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Mercato immobiliare, aria di ripresa dopo 8 anni

di L.P.

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Mercato immobiliare, aria di ripresa dopo 8 anni

Antonio Vescovi, presidente costruttori edili Confindustria Vicenza: «Evidenti segnali di ripresa, ma ora sono necessari incentivi strutturali per alimentarla»

Un osservatorio privilegiato per "tastare il polso" del settore nella provincia berica è sicuramente la sezione costruttori edili di Confindustria Vicenza, che comprende 130 aziende associate per una forza lavoro complessiva di circa 1.900 addetti.

Mercato immobiliare, aria di ripresa dopo 8 anni (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)«Ci sono segnali se non proprio di ripresa – dice Antonio Vescovi, presidente della sezione costruttori edili di Confindustria Vicenza - quantomeno di stabilizzazione del mercato dell'edilizia: un'ulteriore conferma arriva anche dai dati sulla Cassa Edile, che in provincia ha registrato nell'ultimo anno un discreto aumento della massa contributiva, passata dai 47,5 milioni di euro del 2014 ai 48,7 milioni del 2015, con un aumento che negli ultimi mesi, da ottobre a gennaio, è stato percentualmente maggiore, intorno all'8%».

E se il trend, anche in questi primi mesi dell'anno è improntato ad un leggero ottimismo, l'attenzione è rivolta a cosa succederà a più lunga scadenza, non solo al 2016 ma anche agli anni successivi. «Una chance in più alla ripresa – prosegue Vescovi - la dà certamente anche la detrazione Irpef del 50% dell’Iva per l’acquisto di abitazioni in classe energetica A o B, così come la danno gli altri incentivi che il governo sta mettendo in campo per favorire l'acquisto di abitazioni da parte di privati. Tuttavia Andrebbe compiuto peraltro un passo ulteriore, incentivando maggiormente l'acquisto di abitazioni ad alta prestazione energetica ed estendendo gli incentivi non soltanto agli interventi su singoli edifici ma anche ai progetti di riqualificazione d'area, la cosiddetta rigenerazione urbana. Per dare impulso efficace e duraturo alla ripresa, insomma, serve una politica di incentivi strutturata e organica».

Proprio quello della "rigenerazione urbana" ha rappresentato il tema del giorno dell'ultima assemblea della sezione costruttori edili, svoltasi nello scorso mese di ottobre. «Non c'è dubbio - aggiunge il presidente dei costruttori edili - che questa rappresenta la scommessa del futuro non solo per motivi economici e occupazionali, ma anche sotto il profilo urbanistico. A Vicenza ad esempio sono presenti decine e decine di edifici vecchi, assolutamente fuori norma sotto il profilo sismico ed energetico: per una parte di loro difficile ipotizzare una ristrutturazione, meglio procedere con una demolizione e poi ricostruire ex novo nella stessa area. Lo stesso discorso vale per ulteriori aree in altri comuni, anche in siti che una volta ospitava grandi fabbriche».

Mercato immobiliare, aria di ripresa dopo 8 anni (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)L'ultima battuta riguarda le prospettive future del settore in ambito vicentino. «Mettere in atto, seppur gradualmente, questo trend di opere - conclude Antonio Vescovi - significherebbe dare ossigeno al comparto, che tuttavia potrebbe avere un volano notevole quando inizieranno i lavori della Tav, che presuppongono interventi viari ingenti a Vicenza. In questo senso anche i cantieri della Pedemontana Veneta, che si sviluppa per buona parte del Vicentino, sta garantendo importanti numeri».

 

Renato Guglielmi, vicepresidente provinciale Fiaip: «Spiragli di miglioramento, ma nel 2016 le compravendite saranno la metà rispetto ai massimi di una decina d'anni fa»

«Noi riteniamo che in linea generale ci siano spiragli di miglioramento, quindi siamo moderatamente ottimismi. Tuttavia è bene ricordare che le stime relative al 2016 evidenziano come le compravendita in Italia sono stimate attorno a 400-450 mila, quindi circa la metà di una decina d'anni fa quando si superava le 800 mila compravendite».

 Mercato immobiliare, aria di ripresa dopo 8 anni (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)È questa l'analisi di Renato Guglielmi, vicepresidente provinciale e delegato all'Osservatorio immobiliare della Fiaip (la federazione di agenti immobiliari e periti in stime e valutazioni di immobili) che è stata costituita nel 1946 e che conta a livello nazionale oltre 10 mila iscritti. Nella provincia berica gli iscritti alla Fiaip (che è partner di Confindustria e la cui si sede si trova in Via Zamenhof 817 a Vicenza) sono 145, per buona parte titolari di agenzie immobiliari e attività, anche se gli operatori (collaboratori compresi) sono complessivamente circa 400.

«Pur in mancanza di dati ufficiali - riprende Guglielmi - possiamo confermare che anche in questi primi tre mesi di quest'anno stiamo registrando un leggero incremento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e in linea con il trend positivo della seconda metà del 2015. Insomma possiamo vedere un po' di luce attorno, ma senza trionfalismi visto che dovremo abituarci ad un "mercato normale": gli anni del boom in cui si costruiva molto e si vendeva sulla carta difficilmente torneranno. Se infatti andiamo a vedere le statistiche a livello nazionale, ma il trend è lo stesso a livello regionale e provinciale, è evidente come dal 2008 al 2014 le compravendite hanno registrato un calo continuo, mentre lo scorso anno c'è stata finalmente una stabilizzazione. Lo scenario, seppur diversificato da zona a zona e da casa a casa, registra finalmente una certa congruenza tra domanda e offerta, dopo che i prezzi sono notevolmente scesi in questi anni. A questo va aggiunto che mediamente le banche garantiscono tassi interessanti che indubbiamente invogliano ad effettuare l'investimento. Possiamo ipotizzare che nell'arco di un paio d'anni si registrerà un consolidamento del mercato. Lo scenario vicentino? Non è facile da analizzare, vista la presenza di una città come Vicenza, altri centri importanti, ma anche zone ben diverse da loro, dal bassanese all'Alto Vicentino, dal Basso Vicentino alla vallata dell'Agno».

Quando si parla di immobili il discorso riguarda anche gli affitti. «Per quanto riguarda le locazioni - conclude il vicepresidente provinciale Fiaip - la richiesta di case e alloggi rimane sempre alta. Semmai c'è da dire che la legge vigente non tutela i proprietari. Preoccupanti in tal senso è l'aumento degli sfratti per morosità, causato dalla crisi economica: chi è si è trovato senza lavoro fatica a pagare l'affitto, ma a pagarne le conseguenze è direttamente il proprietario dell'appartamento».

 

nr. 14 anno XXI del 16 aprile 2016

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