NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
google
  • Newsletter Iscriviti!
 
 

E Amleto diventò un reality

di Elena De Dominicis
elenadedominicis@virgilio.it

facebookStampa la pagina invia la pagina

Collettivo

Come mai senti il bisogno di esplicitare al pubblico le indicazioni, le istruzioni o le annotazioni? Anche nello spettacolo con le piume e il drone, “Dieci mini balletti”.

Collettivo CineticO (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)“Mah, è una cosa che facciamo in tantissimi lavori effettivamente. Mi piace che gli spettatori possano avere il manuale di istruzione in modo che non si debbano preoccupare di capire l’approccio delle cose che secondo me sono puramente meccaniche e di relazione con lo spettacolo. È anche un modo per condividere una nudità della scena, esporre una griglia. Penso che c’entri con l’idea di verità di quello che sta accadendo, anche. Gli viene detto subito che lo spettacolo consiste in un’audizione e cosa succede all’Amleto di Shakespeare formulato in questo modo poi è in mano a loro.

Siete stati in Biennale con entrambe le discipline: danza e teatro, con due spettacoli diversi. Qui è un teatro che ospita la danza.

“Esatto, non si mescolano anche se tutto il lavoro dei candidati è pensato coreograficamente, per quanto non stiamo danzando. La partitura d’azione dell’opera di Shakespeare diventa coreografica. Quando ci hanno proposto di fare un “Amleto” ci siamo chiesti come affrontarlo da compagnia di danza che vede l’opera più importante del teatro. Abbiamo messo in discussione proprio questo aspetto”.

La cultura pop può cancellare il valore di un’opera? La massifica, la banalizza tanto che basta “Essere o non essere”?

“Secondo me si perché gli togli il mistero. L’emblema, lo strillo in testa è talmente forte che appena dici “Amleto” hai l’immagine del teschio con essere o non essere. Toglie la necessità di andare a scoprire e al tempo stesso ti rende presente sempre quell’immagine per cui anche in una variazione sarà sempre riconoscibile, non puoi non farci i conti, per cui questa massificazione diventa l’imperativo”.

Il terrorismo ha fatto sì che ci interrogassimo su come potrebbe cambiare la nostra vita, soprattutto il fatto che sia stata colpita l’arte: Palmira, l’archeologo ucciso, la bomba nei teatri o nei musei. Potrebbe cambiare davvero il nostro modo di fare arte? Nella sua ultima canzone Jovanotti dice: “una ragazza che rischia la vita per poter fare una cosa normale come mostrare i capelli al sole, dire, fare, baciare”, quindi c’è già qualcuno che comincia ad esprimersi artisticamente su queste cose.

Collettivo CineticO (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)“Che domanda difficile e interessante. è sorprendente che il mondo dell’arte sia nell’occhio di questo ciclone, mentre la sensazione è spesso che sia un mondo a parte, non considerato da questi grandi sistemi, per questioni di nicchia e non rappresentatività rispetto alla società generale. È un’attenzione inaspettata e interessante: sentire che dal punto di vista artistico sei stato attaccato può far rispondere all’arte in un modo non mediato e metabolizzato dal sentire di una società. È interessante che si sia aperto un dialogo in questo modo così spietato per sentire che è in pericolo il mondo dell’arte, perché è nel mondo. L’arte ha sempre lavorato su questioni di denuncia però rimanendo sempre su un dialogo non diretto, a parte questioni direttamente politiche o di censura. Mi sembra che apra a un’amplificazione delle possibili conseguenze di quello che succede nel mondo dell’arte, questo dà un potere agli artisti di poterne parlare o meno e di sapere se quello che dicono è rilevante o meno, non soltanto la chiacchiera con chi la pensa allo stesso modo”.

Quindi non un pubblico di appassionati, critici, chi fa arte, ma anche chi ne è fuori.

“Sì, come esiste in un mondo vero, pericoloso realmente. È una domanda complessa, continuerò a pensarci”..



nr. 14 anno XX del 16 aprile 2016

Collettivo (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)

« ritorna

Come installare l'app
nel tuo smartphone
o tablet

Guarda il video per
Android    Apple® IOS®
- P.I. 01261960247
Engineered SITEngine by Telemar