Valentina Traverso, presidente provinciale sezione librai di Confcommercio: «Situazione difficile in città, alcune librerie vicine alla chiusura. Non aiuta la poca gente»
Un altro osservatorio privilegiato per affrontare questo tema è rappresentato dal parere di Valentina Traverso, presidente provinciale sezione librai di Confcommercio, che ha dunque il polso della situazione del comparto nella provincia berica.
«Il nostro settore - spiega la signora Traverso, titolare dell'omonima libreria che ha sede in corso Palladio, a fianco del cinema Odeon - continua ad essere in difficoltà, almeno al momento non si vedono spiragli di ripresa: il pubblico dei lettori si riduce sempre di più, almeno apparentemente appare difficile uscire da questa difficile situazione, che riguarda non solo la nostra realtà, anche il Veneto e tutta l'Italia. Anche il Vicentino non fa differenza e a Vicenza molte librerie stanno chiudendo, mentre nel frattempo ne sono sorte altre con la formula del franchising. Nel centro storico di Vicenza questa situazione è ulteriormente aggravata da un calo di presenze, ormai visibile ad occhio nudo, senza bisogno di tante statistiche. Non mi riferisco solo a quel movimento massiccio che si era registrato in concomitanza con le grandi mostre d'arte, ma alla gente che ad esempio passeggia il sabato pomeriggio: una volta c'era davvero la folla, negli ultimi tempi la situazione è desolante».
Alla presidente dei librai vicentini chiediamo se «a pesare sulla riduzione delle vendite sta influendo anche il business di smartphone, social e nuove tecnologie»? «Probabilmente sta influendo, ma se andiamo a vedere i maggiori fruitori in assoluto dei book non solo i giovani e gli studenti, ma sicuramente i professionisti, anche per questioni di tempo e abitudini. Certo i tempi stanno cambiando se pensiamo che in viaggio, per motivi di spazio e comodità si possono caricare uno o più libri sul proprio apparecchio tecnologico. Le proposte dei librai per invogliare all'acquisto? Le famose offerte 2x1 registrano ormai uno scarso interesse: una volta l'acquisto contemporaneo di due libri era abbastanza frequente, da qualche anno è diventato quasi una rarità».
Carlo Presotto (La Piccionaia-I Carrara), ideatore di "Tessitori di voce". «L'impegno dei volontari che leggono pagine di libri in ospedali e strutture per anziani»
Nel mondo dei libri una splendida e lodevole iniziativa in corso nel Vicentino è quella avviata da Carlo Presotto e dal teatro stabile di innovazione La Piccionaia-I Carrara (di cui l’attore, regista e drammaturgo fa parte dal 1982) che è stata avviata nel 2013: l'iniziativa, denominata "Tessitori di voce", prevede la lettura di libri di ogni genere all'ospedale San Bortolo di Vicenza, ma che dallo scorso anno è stata ampliata anche in alcune strutture per anziani del capoluogo berico, grazie alla collaborazione con l'Ipab. «In realtà questa iniziativa - tiene a precisare Presotto - è già uscita dai confini provinciali, visto che due delle nostre volontarie abitano nell'Alto Vicentino e hanno iniziato a svolgere questo servizio all'ospedale unico di Santorso, mentre un'altra volontaria, che ha cambiato città, ha iniziato, sia pur in forma sperimentare, a leggere pagine di libri all'ospedale di Venezia».
«Tutto è iniziato nel 2012 - raccolta l'attore de La Piccionaia-I Carrara - in occasione di un Forum del libro a Vicenza, organizzato da librai, biblioteche e case editrici, ha visto il coinvolgimento di personaggi della cultura berica. In quell'occasione lanciai la proposta di portare la lettura ad alta voce a favore di persone ricoverate in ospedale. Fu deciso la creazione di un doppio gruppo di volontari, per poi procedere con un abbinamento tra loro: il primo formato da giovani di età compresa tra i 16 ai 18 anni, tutti studenti delle scuole superiori e il secondo da adulti, ovviamente tutti appassionati di lettura».
«L'approccio e poi l'accordo con il mondo sanitario - prosegue Presotto - è avvenuto con la "Fondazione Zoè", che ben conosce l'ambiente della cura: alla fine si è deciso di avviare questa iniziative in due reparti del San Bortolo, precisamente quello di oncologia diretto dal primario Paolo Morandi e in quello di pediatria diretto dal primario Massimo Bellettazzo. In tempi relativamente brevi abbiamo coinvolto una quarantina di volontari, che hanno dunque formato 20 coppie, che prima di iniziare sono stati coinvolti in un breve corso di formazione (tenuto dallo stesso Presotto, ndr.), incentrato sulle tecniche di lettura ad alta voce, sulle tecniche delle relazioni con altre persone e sul linguaggio verbale e non verbale. Mediamente ogni mese ci troviamo per verificare come sono andate le cose e per confrontarci: complessivamente sono circa 200 le uscite ogni anno».
«In realtà - confida l'attore de La Piccionaia-I Carrara - l'iniziativa era stata denominata "Donatori di voce", poi abbiamo preferito cambiarla in "Tessitori di voce" perché ci siamo resi conto che noi volontari siamo più che riceviamo che quello che doniamo. Che libri leggiamo e come procediamo? Di qualsiasi tipo, in base alle preferenze, ovviamente legate anch'età, anche se possiamo dire che per quanto riguarda gli adulti i più apprezzati sono quelli dei viaggi ma anche i classici, ad esempio "I promessi sposi". Ma gli anziani, visto che da quest'anno operiamo a Monte Crocetta, anche con i malati di Alzheimer, amano i libri in dialetto o quelli che raccontano vicende del passato. In genere si procede con una lettura di 5', poi in base all'interesse si procede sino a un massimo di 40'-45'. Capita, all'interno della stessa stanza, di coinvolgere due pazienti, ma solamente se sono pienamente d'accordo tra loro. Al San Bortolo utilizziamo i libri che ci sono nella biblioteca interna, per consentire ai pazienti poi di proseguire la lettura da soli se lo vogliono».
nr. 15 anno XXI del 23 aprile 2016