NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Amministrative, tre sindaci senza avversari

di L.P.

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Amministrative, tre sindaci senza avversari

Luigi Dalla Via, ex sindaco di Schio: «Non è un bel segnale per queste amministrazioni, ma in ogni caso saranno i cittadini a tenere sotto pressione sindaco e assessori»

Amministrative, tre sindaci senza avversari (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Chi sull'argomento può esprimere un giudizio competente è sicuramente Luigi Dalla Via, che vanta un'esperienza politica di oltre trent'anni, visto che nella prima metà degli Anni Ottanta era già assessore allo sport di Schio, città dove ha trascorso alcuni decenni in Giunta, per poi ricoprire il ruolo di sindaco per due mandati consecutivi, dal 2004 al 2014.

«Certamente non è un bel segnale - la posizione di Dalla Via - visto che solitamente sono proprio le amministrazioni comunali il primo gradino dell'impegno politico, in cui una persona si mette a disposizione per la propria comunità. Non conosco i casi specifici di quei comuni, quindi non sono in grado di esprimere giudizi singoli. Dalla mia esperienza posso ricordare che un solo candidato sindaco in vista delle amministrative era un fenomeno nei piccolissimi comuni, ricordo ad esempio che è avvenuto in passato a Posina e Laghi. Di certo un solo candidato a Costabissara, un comune dell'hinterland di Vicenza di quasi 10 mila abitanti è sicuramente una sorpresa e un fatto inedito».

Ma secondo l'ex sindaco scledense ci sono anche altre le motivazioni di questo "trend" negativo. «Indubbiamente è un segnale chiaro della difficoltà di gestione dei comuni, non solo da un punto di vista legato ad un aspetto economico, ma più ampio. Credo sia necessaria una riflessione più ampia, a mio parere deve essere accelerato la strategia dell'unione dei comuni».

Doveroso a questo punto una domanda, che abbiamo rivolto a Dalla Via. "La mancanza di un'opposizione rischia di rappresentare un danno per l'attività amministrativa e quindi un danno per i cittadini?". «Indubbiamente la mancanza di un'opposizione non è mai positivo in nessun contesto, non solo politico: la concorrenza è sempre utile, anche nel mondo del lavoro, perchè è sempre importante avere chi ti controlla, ti pungola e ti stimola a fare meglio. Detto questo credo che la mancanza di una valida opposizione sarebbe più grave in un ambito di politica regionale e nazionale, dove molte cose non si conoscono. In un paese, soprattutto se piccolo, il rapporto tra amministrazione e cittadino è continuo: sono i cittadini a tenere sotto pressione sindaco e assessori per tutte le tematiche possibili».

 

Antonio Mondardo, segretario provinciale Lega Nord e sindaco di Grancona: «Non sono sorpreso, il rischio è che nelle prossime tornate questi casi possano aumentare»

Amministrative, tre sindaci senza avversari (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)«Non sono assolutamente sorpreso che in tre comuni ci sia un solo candidato sindaco. È un trend in ascesa, il rischio è che nelle prossime tornate elettorali questi casi possano aumentare». È questa la posizione di Antonio Mondardo, segretario provinciale della Lega Nord e attuale sindaco di Grancona, amministratore di lungo corso.

«È un brutto segnale - precisa Mondardo - anche se non conosco le singole realtà di quelle amministrazioni e quindi preferisco non esprimere giudizi di quanto avvenuto. Diciamo che per paesi piccoli come Mossano e Rotzo può essere spiegabile anche con il fatto non c'è davvero nessuno disposto a mettersi in gioco. Più sorprendente invece il "caso" di Costabissara, che è un comune di quasi 8 mila abitanti dell'hinterland di Vicenza».

«Il vero problema - aggiunge Mondardo - è che la politica ha nauseato i cittadini e questo avviene ogni giorno di più: certamente non aiutano tutti quei talk-show serali, dai canali nazionali alle televisioni locali, dove tutti sono contro tutti e in cui la politica in primo piano viene presentata sempre come qualcuno di sporco e di brutto, che finirà con l'allontanare la gente sempre di più e anche un potenziale sindaco, magari giovane, si chiede "Ma chi me lo fa fare?". Si tratta di un segnale pericolosissimo, se poi la conseguenza è per l'appunto la mancanza di candidati sindaci nei paesi. Purtroppo in politica la mancanza di dialettica è deleteria, il quanto il confronto quotidiano è proprio alla base di una crescita: non avere una minoranza decisa, o addirittura non averla del tutto, rischia di far perdere gli stimoli anche al sindaco più bravo. Le discussioni ci sono in una famiglia formata da 3-4 elementi, non averle in un'amministrazione locale rappresenta un fallimento politico/generale».

Infine Mondardo sottolinea un altro aspetto, sicuramente più storico. «In politica non ci sono più i maestri di una volta ma forse non ci sono più gli alunni, cioè coloro che hanno voglia di imparare. Il problema è che con l'avvento del "berlusconismo" molti esponenti della politica italiana, donne ma anche uomini, si sono trovati in Parlamento senza possedere una necessaria gavetta, in diversi casi senza mai essere approdati in un consiglio comunale».

 

Giovanni Maria Forte, ex sindaco di Costabissara ed ex assessore provinciale alla viabilità: «Nel mio paese un solo candidato sindaco è frutto di una lavoro inizio nel 1992»

Amministrative, tre sindaci senza avversari (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Sul "caso Costabissara", legato alla presenza di un solo candidato sindaco in un paese dell'hinterland del capoluogo di quasi 7.500 abitanti, dove molti desidererebbero abitare, abbiamo sentito il parere di Giovanni Maria Forte, che di questo comune è stato protagonista diretto dell'ultimo quarto di secolo e dove ha ricoperto il ruolo di sindaco per quattro mandati (due volte consecutivamente), dal 1985 al 1995 e poi dal 2001 al 2011.

«A mio parere - esordisce Forte - non è giusto accomunare Costabissara ad altri comuni, magari molto piccoli, dove c'è un solo candidato. Quanto avvenuto nel mio paese non è altro che il frutto di un lavoro iniziato nel lontano 1992 con la nascita di "Proposta per Costabissara", che non è una lista civica, nè tantomeno un gruppo politico, ma un gruppo costituito da cittadini che amano il loro paese e la comunità. Il cda si rinnova ad ogni mandato amministrativo ma l'attività che viene portata avanti da 24 anni non è politica nel vero senso della parola, visto che lo scopo è quello di organizzare, quando possibile in collaborazione con le categorie economiche, attività in paese, feste in mezzo alla gente, oltre ad incontri e conferenze informative, ma mai con tema la politica italiana». «È altrettanto vero - tiene a precisare l'ex sindaco di Costabissara - che tra questo gruppo esiste uno stretto collegamento con sindaco, assessore e capigruppo, ma che ha come obiettivo quello di coinvolgere tutti i cittadini, al di là delle preferenze politiche. Per questo ogni mese viene organizzato un incontro, aperto a tutti, e dove ognuno può esprimere il proprio pensiero o mettere all'attenzione problematiche che riguardano lui ma che interessano la comunità. Alla fine, a distanza di anni, o meglio dire di decenni, mi piace pensare che a Costabissara si sia creato un gruppo omogeneo, rappresentato da tutti».

Inusuale tuttavia che a Costabissara nessuna coalizione abbia provato a mettersi assieme per creare un'opposizione. «In effetti ci hanno provato - conclude Giovanni Maria Forte - ma era poco omogenea, con due rappresentanti del Pd, uno di destra e uno legato al nuovo partito di Tosi. Cosa succede adesso? Che dovrà andare a votare il 50% degli aventi diritto al voto: il sindaco Maria Cristina Franco è intenzionata a chiedere a chi sia in disaccordo di votare scheda bianca, così ci si può rendere conto coloro che non sposano le idee dell'unico candidato».

 

nr. 18 anno XXI del 14 maggio 2016

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