Dopo la tornata elettorale delle amministrative 2016, che ha portato all'elezione di undici sindaci vicentini, abbiamo interpellato quattro di loro (due uomini e due donne), tutti eletti per la prima volta, per capire lo stato d'animo, cosa li attende e le principali difficoltà del loro incarico. Ad Emanuela Dal Cengio (sindaco di Crespadoro), Andrea Nardin (Montegalda), Michele Poli (Gambellara) ed Elisa Santucci (Monteviale), abbiamo rivolto le stesse cinque domande: ecco che cosa ci hanno risposto.
Dopo la sua elezione a sindaco cosa la preoccupa di più: il bilancio, le nuove lottizzazioni o il doversi preparare i vari discorsi?
EMANUELA DAL CENGIO, sindaco di CRESPADORO: «Indubbiamente il bilancio, a causa delle scarse risorse di cui dispongono i comuni, in particolare quelli piccoli come il nostro: più che tirare la cinghia sono sicura che ci sarà da lavorare anche per capire come far quadrare i conti: posso anticipare che è nostra intenzione stipulare collaborazioni con i comuni contermini, anche quelli veronesi della Lessinia. Un tema altrettanto delicato è quello delle lottizzazioni, ma devo anche dire che in questo specifico comparto sarò aiutata molto da Celestino Mecenero che, lo posso dire in esclusiva (l'intervista è stata realizzata martedì 7 giugno, ndr.) sarà il mio vice e si occuperà proprio del settore urbanistica: pur essendo anche lui, come la sottoscritta alla prima esperienza politica, la sua professione è quella di geometra e lavora spesso con i comuni anche sulle nuove lottizzazioni, quindi in questo senso vanta una notevole esperienza. Per quanto riguarda il terzo punto i discorsi in pubblico non mi preoccupano minimamente: io di lavoro faccio la strumentista all'ospedale di Arzignano, ma spesso mi capita di fare da relatrice in corsi di aggiornamento, dove parla a ruota libera e poi rispondo alle varie domande».
ANDREA NARDIN, sindaco di MONTEGALDA: «La mia principale preoccupazione è senza dubbio il bilancio in quanto le situazioni di necessità e le aspettative dei cittadini aumentano mentre le risorse a disposizione diminuiscono e quindi il sindaco si trova fra l'incudine ed il martello; ritengo che le risorse a livello locale dovrebbero essere maggiori in quanto verrebbero gestite dal sindaco che è molto più vicino ai cittadini. Le nuove lottizzazioni non sono assolutamente un problema semplicemente perché non ce ne saranno visto che a Montegalda quelle già esistenti e potenziali sono ampiamente sufficienti ed in grado di rispondere ad una domanda non altissima ma che mi auguro torni presto a salire. Preparo i discorsi è per me la minore delle preoccupazioni visto che non uso farlo ma pensi amo dire quello che sento in base alle circostanze, nei cosi in cui la documentazione preliminare è necessaria è per me un piacere aumentare le mie conoscenze».
MICHELE POLI, sindaco di GAMBELLARA: «L'elezione a sindaco del mio paese (che fra l’altro è il più bello del mondo) è stata una grande soddisfazione. A pochi giorni dall'ottenimento di questo prezioso risultato, l’euforia e la gioia sono ancora notevoli. Stiamo per cominciare un’avventura seria, lunga e impegnativa, dove le insidie sono dietro l’angolo e la razza dei “criticoni” non è ancora estinta. Sicuramente il bilancio comunale costituisce un elemento importante per la continuità e la dinamicità di un paese: le risorse che un comune reperisce non sono dovute ad attività imprenditoriali e/o commerciali, ma derivano esclusivamente da imposte e tasse, oppure da vari fondi a cui si riesce non sempre accedere oppure dall’indebitamento diretto, come mutui e finanziamenti vari. Far quadrare il bilancio, quindi, a volte è quasi un’operazione di equilibrismo in cui da una parte si cerca di intervenire con spese ed opere pubbliche varie e dall’altra, però, si cerca di non perdere di vista le risorse disponibili che sono sempre più esigue. La mia preparazione accademica e la mia attività professionale mi agevolano nella gestione di questo aspetto e quindi sono fiducioso. Altro problema sono le lottizzazioni: questa materia non è mia preferita, ma ho dei consiglieri e assessori che sapranno istruirmi a dovere: alle nuove lottizzazioni preferirei che si ristrutturassero le case già esistenti, incentivando, magari questa operazione con agevolazioni ad hoc. È chiaro che quando parliamo di lottizzazioni non ci si riferisce solamente alla costruzione di case ma anche la realizzazione di immobili con destinazione diversa, ed alla relativa predisposizione di strade e servizi vari. La terza questione sinceramente non mi pesa, anzi. Solitamente non preparo nulla ma parlo a braccio. Ovviamente se mi devo "esibire" in circostanze altamente importanti, magari qualcosa mi scrivo, ma solitamente non lo faccio. Amo il confronto con le persone e mi piace tastarne il polso. Nei miei incontri non voglio apparire preparato ed ingessato, ma spontaneo e sincero».
ELISA SANTUCCI, sindaco di MONTEVIALE: «Sono tre temi ugualmente importanti e delicati. Il bilancio dei piccoli Comuni è particolarmente in sofferenza, quindi ci sarà da lavorare. Per quanto riguarda le lottizzazioni il territorio dà chiari segnali di criticità rispetto ai nuovi insediamenti, anche qui agiremo con grande attenzione e scrupolo. Per quanto riguarda il terzo punto personalmente ritengo che la comunicazione con i cittadini sia fondamentale. In definitiva dovendo scegliere la sfida più impegnativa, direi sicuramente far quadrare i conti di un bilancio che deve dare risposte ai cittadini con risorse sempre più esigue».
Quante ore al giorno conta di trascorrere in Municipio?
DAL CENGIO: «La mia intenzione è di trascorrere in Municipio come minimo quattro mezze giornate alla settimana. In realtà, almeno nei primi mesi, conto di trascorrere molto più tempo per la necessità di leggere la normativa e di prendere visione dei vari argomenti legati alla macchina amministrativa. In realtà, per chi fa il sindaco in maniera convinta e proficua, gli orari non rappresentano certo un problema, basti pensare agli impegni, anche di rappresentanza, prevista nei fine settimana e anche di sera».
NARDIN: «Il tempo necessario ne un ora di più ne una di meno, l'importante è la qualità del tempo che si dedica alle cose ed esserci quando serve. Ritengo che la delega come strumento serva a valorizzare le persone ed a farle crescere. L'importante è tenere sempre tutto sotto controllo per rispondere ai cittadini di quello che succede. Cercherò invece di passare tanto tempo fra la gente, nei cantieri che spero partiranno ed in generale nella vita vera del mio paese. Se poi riuscirò a ricavare del tempo per la mia famiglia, moglie e figlie in particolare, sarà una gara cosa perché mi servirà a ricordare perché faccio tutto questo».
POLI: «Il ruolo del sindaco è molto importante. Gambellara ha circa 3.500 abitanti e nella maggior parte dei casi ci si conosce tutti. Chiaramente fare il sindaco in un piccolo paese non è così impegnativo rispetto a quello di una grande città. È chiaro che gli adempimenti amministrativi sono uguali per tutti, quello che varia è la quantità di lavoro da eseguire. La macchina burocratica è ben gestita dai dipendenti e dai relativi capi sezione che vigilano sul loro buon operato. Il Segretario, inoltre, svolge una funzione di controllo e di raccordo fra il comune e lo stato centrale ed il suo lavoro è indispensabile. Il sindaco è quello che guida e dà le coordinate al fine di perseguire quei risultati sociali che l’amministrazione si prefigge. Ad ogni modo è difficile quantificare le giornate che riserverò allo svolgimento di questa carica istituzionale: quello che posso affermare con estrema certezza è che dedicherò tutto il tempo che servirà».
SANTUCCI: «Tutto il tempo che sarà necessario, innanzitutto, per capire il funzionamento della macchina comunale. Ritengo non sia esclusivamente un fattore di presenza fisica, quanto di capacità di gestione e informazione in diretto contatto con gli uffici e con il fondamentale contributo degli altri componenti della Giunta. Crediamo che la vera differenza la faccia il lavoro di squadra».