NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Record di nuovi preti, ma è crisi di vocazioni

In cattedrale sono appena stati ordinati nove presbiteri (tra cui un frate), ma prosegue il trend al ribasso: di due di loro si raccontano. Da settembre si ripartirà con 17 iscritti al Seminario di Vicenza

di L.P.

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Record di nuovi preti, ma è crisi di vocazioni

L'ordinazione di sette nuovi preti per la Diocesi di Vicenza, uno per l'Associazione Mato Grosso ed un altro per i Frati Minori, per un totale di nove elementi. Nel Vicentino da molto tempo non si assisteva ad un numero così elevato di ordinandi nello stesso anno. Anche se non si tratta, come assicurano dal Seminario berico, di un'inversione di tendenza ma una coincidenza. Il portale www.ladomenicadivicenza.it ha voluto approfondire il tema per analizzare la situazione delle vocazioni e degli iscritti al Seminario. Ma anche per raccontare la storia di due di loro, il più vecchio e il più giovane del gruppo.

 

Il messaggio del Vescovo monsignor Beniamino Pizziol: «In questo periodo così complesso tale scelta da parte dei novelli preti richiede ancora più fede e coraggio»

Record di nuovi preti, ma è crisi di vocazioni (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Era una cattedrale in trepida attesa e particolarmente gremita quella che lo scorso sabato 4 giugno ha partecipato con grande gioia alla proclamazione dei nuovi preti da parte del Vescovo, monsignor Beniamino Pizziol. Come detto i presbiteri ordinati sono stati nove, di cui otto provenienti dal Seminario ed uno dai Frati Minori. I nomi dei novelli presbiteri sono: Christian Corradin, Enrico Destrini, Marco Ferrari, Michele Giuriato, Manuel Loremi, Enrico Posenato, Carlo Sandonà, Roberto Viero e Fra Tullio Bonollo. Durante l'Omelia proprio monsignor Pizziol ha sottolineato «che essere ordinati presbiteri in questo contesto sociale, culturale ed ecclesiale, profondamente cambiato rispetto a un recente passato, appare più arduo e più complesso e richiede da parte vostra ancor più fede e coraggio».

«Voi siete chiamati - ha detto il Vescovo rivolto ai nuovi preti, ai quali ha inviato gli auguri più cari di un buon cammino alla sequela di Gesù anche da parte dell'Ufficio comunicazioni sociali della diocesi - come Mosè ad accostarvi al roveto che brucia e non si consuma, al luogo dove si prende coscienza della presenza misteriosa di Dio nella nostra vita. È un luogo deserto, uno spazio di silenzio, di essenzialità, di riflessione. È una terra santa che deve essere calpestata senza sandali, a piedi nudi. Ecco come si esprime Papa Francesco: "Come Mosè, il presbitero è uno che si è avvicinato al fuoco e ha lasciato che le fiamme bruciassero le sue ambizioni di carriera e di potere. Ha fatto un rogo anche della tentazione di interpretarsi come un “devoto” che si rifugia in un intimismo religioso che di spirituale ha ben poco"».

Durante i riti esplicativi dell'ordinazione si è chiaramente percepita una partecipazione commossa ed attenta da parte dei numerosi presenti che alla fine è esplosa in un lungo e accorato applauso conclusivo. La festa, anche alla presenza di familiari e amici, è poi continuata in Seminario e la gioia di tutti si è manifestata pienamente.

 

Don Carlo Guidolin, Rettore unico del Seminario Vescovile di Vicenza: «A settembre si riparte con 17 seminaristi, fra un anno saranno proclamati 4 nuovi preti»

Ad analizzare la situazione attuale, anche con i numeri precisi, è don Carlo Guidolin, Rettore unico del Seminario Vescovile di Vicenza, che conferma come la proclamazione di nove nuovi preti contemporaneamente ha rappresentato una situazione abbastanza anomala.

Record di nuovi preti, ma è crisi di vocazioni (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)«È un segnale positivo e in qualche modo rappresenta un investimento per il futuro - precisa - ma tutto ciò non rappresenta certamente un'inversione di tendenza. Almeno per quanto riguarda la nostra realtà, la situazione è abbastanza stabilizzata da alcuni decenni: diciamo che negli Anni Duemila la media di nuovi preti, sia in entrata che in uscita, è compresa tra i quattro e i sei elementi. In precedenza, nella parte finale del secolo scorso avevamo assistito ad una lenta discesa, mentre ad esempio la diocesi di Padova ha registrato un grosso calo abbastanza improvvisamente solo in questi anni».

Ecco nel dettaglio la situazione numerica, secondo quanto riferito dai vertici del Seminario di Vicenza: nel settembre 2014 (quindi all'inizio dell'anno accademico 2014-2015) in teologia c'erano 29 giovani di età compresa tra i 20 e i 38 anni, mentre nella stagione appena conclusa il gruppo era formato da 21 elementi. «Con la proclamazione di otto preti (come detto il nono proveniva dai Frati Minori, ndr.) - precisa don Guidolin - sono rimasti in 13, ma a settembre sono attesi quattro nuovi studenti, quindi partiremo in 17. Nel giugno del prossimo anno è prevista la proclamazione di quattro nuovi preti, quindi siamo di fronte a numeri di equilibrio, destinati a proseguire almeno per i prossimi anni».

Tra le novità del Seminario Vescovile di Vicenza il fatto che da qualche anno non vengono più ospitati i ragazzi delle scuole medie, che dunque svolgono il triennio nel loro paese e vivendo nella loro famiglia. «Il basso numero degli iscritti - tiene e precisare il Rettore - non permetteva più di sostenere questa fascia scolastica. Peraltro negli anni precedenti a questa storica decisione avevamo registrato una fatica crescente, anche nelle famiglie più praticanti e motivate dal punto di vista della fede, a vivere il distacco dai propri figli che iniziavano il cammino di vita e di ricerca vocazionale in Seminario. Rispetto al passato i tempi sono cambiati, basti pensare che una parte dei ragazzi di adesso sono figli unici: in definitiva tale scelta consente ai ragazzi di età compresa tra 11 e i 14 anni di non essere sradicati dal loro ambiente e di crescere in famiglia e nella loro parrocchia. In questo triennio vivono comunque periodi con noi, che comprendono tra gli altri un campo estivo in Seminario, un fine settimana al mese, un periodo durante le vacanze di Natale per gli esercizi spirituali e altri momenti di festa e di incontro».

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