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Il "The Floating Piers", il sistema di pontili fluttuanti che l'artista bulgaro Christo ha montato sul lago d'Iseo, nel comune di Brescia, regalando a tantissime persone la sensazione di camminare sulle acque, rappresenta uno degli eventi dell'estate 2016 in Italia. E non solo per un afflusso record (circa 1 milione e mezzo di visitatori, anche se una parte di loro non ha potuto accedere alla passerella ma solo ammirarla da lontano) nei sedici giorni di apertura, dal 18 giugno a domenica 3 luglio. Il "ciclone" Christo, come viene soprannominato, è noto per aver "impacchettato" monumenti storici, il Pont Neuf a Parigi e il Reichstag a Berlino, tanto per citare alcuni dei più famosi. Ma questa volta si è esibito in una performance davvero straordinaria, sbarcata nel Nord Italia dopo essere stata respinta in Argentina, Germania e altre nazioni perché ritenuta troppo difficile da realizzare, basti pensare ai 200 mila blocchi galleggianti posizionati nel fondale del lago.
«La gente - ha spiegato nella sua presentazione l'artista, che tuttavia non ha rilasciato interviste a nessun giornalista - viene da ogni parte per camminare verso il nulla: non per lo shopping, non per incontrare gli amici. Ma se non avete pazienza, non venite: l'attesa fa parte dell'esperienza».
In molti ad inizio luglio (a partire dagli operatori turistici della zona) hanno spinto affinché l'opera non venisse smontata, ma diventasse perenne o almeno la chiusura fosse posticipata. Niente da fare: l'artista bulgaro, il più grande esponente mondiale della land art, è stato irremovibile. Da sempre le sue opere sono temporanee, accessibili a tutti e gratuite.
Il portale www.ladomenicadivicenza.it, in maniera anche un po' provocatoria, ha contattato l'assessore alla crescita di Vicenza e i sindaci di Montecchio Maggiore, Bassano del Grappa e Marostica per capire se sarebbero disposti ad ospitare l'artista bulgaro per un suo progetto. Ecco sa ci hanno risposto.