NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
google
  • Newsletter Iscriviti!
 
 

Tiro, beach volley e pallanuoto: cercasi boom nel post-Olimpiadi

di L.P.

facebookStampa la pagina invia la pagina

Tiro, beach volley e pallanuoto: cercasi boom nel

A Rio 2016 l'Italia di pallanuoto sul podio con uomini e donne. Armando Merluzzi, presidente del Nuoto Vicenza: «Grande impegno, ma mancano gli impianti in provincia»

Se ai Giochi di Rio 2016 tiro a volo e tiro a segno hanno garantito il maggior numero di medaglie per i colori azzurri, c'è anche da rimarcare lo splendido risultato, tra gli sport di squadra, della pallanuoto, che ha portato sul podio sia la squadra femminile (argento) e quella maschile (bronzo), evento mai successo in passato nella rassegna a cinque cerchi. Del possibile interesse per questo sport nel post-Giochi ne abbiamo parlato con Armando Merluzzi, presidente del Nuoto Vicenza, società nata nel 1956 e che quest'anno festeggia il 60° di fondazione, che comprende le discipline di pallanuoto, nuoto e nuoto sincronizzato, imperniate soprattutto sull'attività giovanile, ma va registrata anche la presenza di atleti disabili.

Tiro, beach volley e pallanuoto: cercasi boom nel (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)«Sicuramente i Giochi estivi - spiega Merluzzi - rappresentano una vetrina straordinaria, anche se per la verità le nostre nazionali maschili e femminili hanno già ottenuto in passato risultati straordinari, avendo conquistato il titolo olimpico. Mi ha fatto impressione proprio in questi giorni aver visto in piscina un bambino che con una mascherina addosso imitava il centroboa azzurro Matteo Aicardi, il "cavaliere mascherato" che ha giocato tutta la competizione con una protezione al viso dopo una frattura al naso rimediata alla prima giornata. A Vicenza la pallanuoto è nata nel 1981, mentre l'anno successivo abbiamo disputato il primo campionato. Nel primo decennio degli Anni Duemila, con diversi giocatori provenienti da fuori provincia, abbiamo sfiorato alcune volte la promozione in serie A2, poi dal 2010 abbiamo fatto una scelta societaria, puntando solo su ragazzi vicentini, cresciuti nel vivaio. Ora possiamo contare su tre tecnici federali, il capo-allenatore Enrico Cobalchin, Mirco Dal Bosco che è il suo vice e allena straordinariamente bene i giovani mentre Andrea Peri, figlio di Sergio, segue i più piccoli. Nella nuova stagione giocheremo con la prima squadra in B, a cui si aggiungono due squadre under 17, due under 15 e due under 13, con la possibilità per tutti di giocare. La squadra femminile nella Pallanuoto Vicenza? L'abbiamo avuto sino a 5 anni fa, poi l'abbiamo sciolta per mancanza di atlete. Con noi le bambine giocano nelle formazioni giovanili, poi abbiamo un accordo con la società del Padova, campione d'Italia in carica, dove giocano tre nostre ragazze. Ci piacerebbe ripartire con una nostra squadra».

Ma quali sono le prospettive per la pallanuoto di casa nostra? «Noi ci mettiamo grande impegno e i risultati a livello giovanile ci danno ragione, visto che da anni raggiungiamo le finali nazionali - conclude il presidente Merluzzi - ma il problema è legato agli impianti, visto che in tutta la provincia l'unica piscina dove si può giocare a pallanuoto è di Vicenza, mentre per il nuoto può bastare anche una piscina da 25 metri. Questo è un problema perché un ragazzo di Asiago, Bassano o Noventa non ha la possibilità di cimentarsi con questo splendido sport».

 

Luca Milocco, ex-azzurro di pallavolo: «Il beach volley è una disciplina in forte ascesa: presenti anche nel Vicentino campo indoor di sabbia dove si gioca tutto l'anno»

Sul possibile boom del beach volley dopo i Giochi di Rio 2016, dove la coppia italiana formata da Daniele Lupo e Paolo Nicolai ha conquistato una storica medaglia d'argento - mai questa disciplina, entrata a far parte del programma olimpico ad Atlanta 1996, aveva regalato una medaglia né un piazzamento di prestigio - ne abbiamo parlato con Luca Milocco, classe 1961, residente a Vicenza, campione di volley negli Anni Ottanta e Novanta, con 15 stagioni da professionista (10 in serie A1 e 5 in serie A2), numerose partite con la nazionale, mentre con la maglia del Mediolanum Milan ha conquistato anche un mondiale per club.

«La medaglia d'argento conquistata dall'Italia - assicura Milocco - rappresenta sicuramente un formidabile "spot" per questa disciplina, che ha rappresentato in assoluto una della pagine più belle della nostra spedizione olimpica. In realtà per noi addetti ai lavori si è trattato di una medaglia straordinaria ma non completamente inattesa, visto che Lupo e Nicolai, rappresentano una delle coppie più forti al mondo e non solo per il fatto che sono campioni d'Europa in carica. Almeno nella fase finale ad eliminazione diretta hanno espresso il gioco migliore: in condizioni diverse, senza un pubblico di 25 mila persone che tifava per i brasiliani, potevano diventare campioni olimpici».

Tiro, beach volley e pallanuoto: cercasi boom nel (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Sbagliato tuttavia pensare che in Italia e anche nella nostra provincia beach volley sia una disciplina minore e poco praticata. «Lupo e Nicolai - fa notare l'ex campione - rappresentano l'apice di uno sport in forte crescita e con possibilità di sviluppo anche a livello femminile, se pensiamo che in Italia il volley è la sport con più tesserate tra le donne. D'altronde chi percorre il nostro Paese lungo l'Adriatico, si può rendere conto che da Pescara in su, ogni stabilimento balneare è dotato di almeno un campo di beach-volley. Anche nel Vicentino di campi estivi ce sono diverse decine, ma la novità sostanziale è la nascita di campi di beach volley al coperto, quindi dove è possibile allenarsi dodici mesi all'anno. Nella nostra provincia ne sono sorti più di qualcuno, personalmente ho visto quelli a Costabissara e Mussolente. Una scelta obbligata in tal senso visto che una volta il giocatore medio di beach era un pallavolista che si dedicava a questa attività durante l'estate, in realtà si tratta quasi di due sport diversi non solo per il gioco, ma anche per gli allenamenti e la preparazione fisica».  

Nella sua carriera agonistica anche Milocco ha giocato a beach volley. Racconta: «Ci serviva per restare in forma durante l'estate, i primi tornei vennero organizzati all'inizio degli Anni Novanta a Cervia, era l'occasione anche per fare un po' di vacanza con la famiglia e allenarsi. A quel tempo si giocava con il 3x3, uno a muro e gli altri due dietro. La mia prima esperienza tuttavia risale all'estate 1987: ero appena uscito dal giro della nazionale e fu invitato per un mese a San Diego, negli Stati Uniti, dove è nato questo sport. Lì mi resi conto della differenza tra volley e beach».

 

nr. 30 anno XXI del 3 settembre 2016

« ritorna

Come installare l'app
nel tuo smartphone
o tablet

Guarda il video per
Android    Apple® IOS®
- P.I. 01261960247
Engineered SITEngine by Telemar