Com'è nata la collaborazione tra Opera Estate e Arte Sella?
"Nel 2014 ho assistito a una presentazione di Arte Sella condotta da Emanuele Montibeller e Giacomo Bianchi a Venezia, affascinato dalla descrizione dei loro progetti e dalle immagini che accompagnavano l'intervento, mi sono recato in Val di Sella e ho visitato il percorso e l'area dedicati alle opere. In occasione della visita è iniziato un dialogo con Emanuele e Giacomo incentrato sulle possibilità di proporre delle iniziative di danza ad Arte Sella ma anche lungo la ciclopista del brenta che collega Bassano a Borgo Valsugana. Da qui sono nate le collaborazioni con Operaestate Festival che ci hanno portato a sviluppare delle commissioni coreografiche per Arte Sella, Cycling Dance, alcune azioni del progetto Dance Well Movement Research for Parkinson e il progetto sostenuto dal programma Creative Europe dell'Unione Europea Dancing Museums".
Che significato ha per un artista esprimersi in un tale contesto naturalistico?
"Per un artista della danza significa entrare in dialogo con la natura, con le opere, con le evocazioni o suggestioni che possono suggerire, con un concetto di tempo e ritmo influenzati dalla particolarità del luogo in cui si svolgono la ricerca, la creazione e la presentazione. Significa mettere il corpo al centro di un percorso di ricerca che spesso collega le opere e la natura al presente, al vivere di oggi nei diversi contesti culturali e sociali che abitiamo. Esplorare modalità diverse di incontro e dialogo con il pubblico dei visitatori, attivare nuove forme di comunicazione artistica, studiare le scelte musicali o sonore, a volte danzare in silenzio. Arricchirsi di esperienze artistiche uniche determinate dall'unicità di Arte Sella, delle opere che vivono in quel contesto e di esperienze umane straordinarie attraverso il dialogo con i direttori, il personale, gli artisti e i visitatori che vivono ogni giorno la mountain gallery".
Arte Sella è un luogo unico in Italia, basti pensare alla celebre cattedrale vegetale: come si inserisce la vostra presenza in questo ambiente?
"Direi che si può considerare come come un'esperienza unica che permette di espandere le suggestioni e le emozioni che la sola danza o le sole opere contestualizzate nella natura potrebbero offrire o evocare".
Possiamo dire che, nel segno e nel linguaggio dell'arte, Veneto e Trentino si uniscono nel migliore dei modi?
"Penso che siano un'esperienza straordinaria basata sulla condivisione di valori comuni, su un profondo spirito di rispetto e fiducia e sul desiderio di percorrere assieme dei percorsi di ricerca e creazione. La collaborazione si sta perpetuando nel tempo e questo consente di esplorare sempre più diverse modalità di condivisione dei percorsi".
Cosa direbbe ad un vicentino o bassanese che non ha mai visitato quei luoghi per invogliarlo a visitare il luogo?
"Che incontrerà un luogo indimenticabile, in continuo e costante cambiamento pertanto sempre in grado di offrire nuove emozioni e nuovi spunti per immaginare, per ritrovarsi in dialogo con se stessi e condividere la bellezza con altri. Le diverse stagioni, le diverse opere e iniziative presenti, le condizioni atmosferiche rendono sempre unica l'esperienza di una visita ad Arte Sella".
nr. 27 anno XXII del 15 luglio 2017