NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Dagli Usa a Vicenza
sulle tracce di Palladio

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Palladio

Dagli Stati Uniti a Vicenza sulle tracce di Andrea Palladio. Si può sintetizzare così l'esperienza culturale e umana di un artista statunitense che in questi giorni è presente in città con alcuni suoi lavori di ispirazione palladiana. La Pasticceria Venezia, in centro storico a Vicenza a pochi passi dalla Basilica Palladiana, ospita infatti fino al 31 luglio un’esposizione di disegni e acquerelli di architetture del Veneto, in particolare dedicati all’opera di Andrea Palladio, realizzati dall'artista americano Andrew Quient. In esposizione, accanto alle architetture palladiane, ci sono anche disegni di notevoli edifici della Nuova Inghilterra, ispirati all’architettura veneta.

Palladio (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Andrew Quient è un disegnatore di architetture e acquerellista originario della regione americana del New England, che comprende gli Stati del Maine, Vermont, New Hampshire, Massachusetts, Connecticut e Rhode Island. Ha studiato l’opera del Palladio e la sua influenza sugli edifici all’epoca delle Beaux Arts (Belle Arti) negli Stati Uniti. In occasione della mostra è stato realizzato anche un catalogo che raccoglie alcune delle opere in esposizione e dal quale sono tratte alcune delle immagini che abbiamo scelto per questo articolo. "Nella primavera del 2018 - racconta l'artista americano - ho soggiornato a Vicenza, nel Veneto del nord Italia, per realizzare una serie di disegni a china di architetture notevoli, in particolare gli edifici dell’architetto Andrea Palladio. In questo libro sono raccolti quei lavori, e gli acquerelli e disegni a matita che ne sono derivati. In aggiunta, anche due esempi di influenza dell’architettura italiana nelle costruzioni degli Stati Uniti, nell’era delle Belle Arti".

Palladio (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)All'inaugurazione della mostra di Gabriele Scotolati, nel maggio dell'anno scorso - mostra del trentennale 1988/2018 intitolata W la Grande Vicenza Coloristica - Andrew Quient si trovava (casualmente?) a fare colazione in pasticceria e, disegni de La Rotonda stesi sul tavolino, si è trovato senza volerlo coinvolto in un ambiente che lo ha stimolato dal punto di vista culturale e artistico. "Era a Vicenza per studiare da vicino l'opera di Palladio, avendone riscontrata l'influenza nelle architetture della sua regione, il New England negli Stati Uniti dell'Est, all'epoca delle Beaux Arts (1810-1914) - racconta Loris Crivellaro, amico e collaboratore dell'artista - . Ha girato la nostra terra per ritrarre dal vivo quegli edifici, con lo sguardo fresco del forestiero, non abituato alla visione quotidiana di quella bellezza che ai nostri occhi spesso sfugge. Oggi è lui a esporre in Pasticceria Venezia, quei primi schizzi e le successive rielaborazioni a matita e acquerello". Crivellaro racconta un altro aneddoto recente: "giorni fa Andrew era a Vicenza mentre diluviava. Allora si è rifugiato all'interno della chiesa di San Gaetano, in Corso Palladio. Gliel'avevo fatta conoscere io e gli erano molto piaciuti i colonnati interni, con un ritmo particolare di pieni e vuoti dei capitelli. Visto che fuori non si poteva proprio stare, ha chiesto il permesso di potersi fermare e disegnare gli interni al prete che era in chiesa. E, ovviamente, lo ha fatto nel suo Italiano 'maccheronico'... al che il prete gli ha risposto in perfetto inglese: era originario del Texas!".

Abbiamo incontrato Quient dialogando con lui sui suoi lavori e sul volume che li contiene.

Palladio (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)

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