Cosa non bisogna assolutamente perdere? Non lo so, credo che in ogni città sia necessario prendersi del tempo per girare a vuoto, guardare le vetrine e rendersi conto che anche Vienna, come molte altre città europee, non è priva di problemi sociali: le stazioni della metropolitana sono spesso ritrovo per tossicodipendenti e sbandati. Non abbiamo avuto la sensazione di essere in pericolo e nessuno ci ha mai dato fastidio, ma ci sono effettivamente dei luoghi come la stazione sotterranea di Karlsplatz attraverso la quale preferivamo passare rapidamente. A proposito: noi abbiamo comprato un biglietto della metropolitana che costa 13 euro e 60 centesimi, vale 72 ore e consente di viaggiare su tutta la rete dei treni sotterranei, su tutti gli autobus e soprattutto su tutti i moltissimi tram a rotaie che attraversano la città. Un reticolo di mezzi pubblici impressionante, davvero degno di una capitale europea e non per questo antico. La metropolitana risale al 1975 ed è estremamente efficiente. La linea U1 offre treni che, nelle ore di punta, passano addirittura ogni due minuti, gli altri non passano mai a più di sette minuti uno dall'altro. È per questo, probabilmente, che il traffico in città non appare per nulla caotico. Pur essendo centro amministrativo di prima importanza, sede del Presidente della repubblica federale, del Parlamento e del Governo, ospita un numero impressionante di uffici pubblici e ministeri, ambasciate estere e anche una Nunziatura Apostolica, non si ha nemmeno un minimo dell'impressione di caos che si prova, per esempio, a Roma.
La piazza del Graben con la barocca colonna realizzata per celebrare la fine della peste del 1679, e la centralissima Stephanplatz sono il cuore della città. La chiesa di Stephansdom sorge sui resti di una costruzione romanica, poi sostituita dall'edificio gotico con le sue guglie svettanti e la torre che i viennesi chiamano Steffl (Stefanino) alta 136 metri. Il tetto è ricoperto di tegole di maiolica colorata.