NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Klimt, Sisi e Sachertorte la Vienna della cultura

di Tiziano Bullato
bullatot@tvavicenza.it

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viaggio a vienna

Il nostro soggiorno è stato organizzato con poco anticipo, ma tutti i viaggi hanno una caratteristica in comune: sono fatti a misura di famiglia. Siamo in quattro, con due ragazzi di quattordici e undici anni. L'albergo, sulla Wiedner Hauptstrasse, a due passi da Karlsplatz, è l'hotel Papageno. Lo si trova facilmente sul sito http://www.booking.com/ e offre pernottamento e prima colazione per quattro a meno di cento euro a notte. La camera è grandissima e ben arredata, il letto per i ragazzi non esattamente comodissimo, ma la vista dalla enorme finestra è quasi mozzafiato.

Per il trasferimento abbiamo optato per la macchina. Si tratta di percorrere quasi settecento chilometri, tutti in autostrada: il pedaggio da Vicenza al confine di stato, percorsa prima la A4 fino a Udine e poi la A27 fino al Tarvisio, è di 16 euro e 40 centesimi. In Austria è necessario esporre sul parabrezza quella che loro chiamano "Vignette": è un bollino che si può comprare anche all'Aci di Vicenza, in via Fermi. Per una validità di dieci giorni il prezzo e di sette euro e 90 centesimi. Consente di percorrere, senza fermarsi ad alcun casello e senza pagare alcun pedaggio, tutte le strade austriache, l'autostrada A2 che conduce fino a Vienna oppure anche qualsiasi altra arteria locale. Il navigatore satellitare accompagna il viaggiatore fino alla porta dell'albergo e in zona è possibile parcheggiare chiedendo alla reception una specie di lavagnetta di legno e un permesso che costa dieci euro al giorno. Prima di partire avevamo sentito molto parlare del problema della scarsità di parcheggi a Vienna: la prova dei fatti è stata più positiva del previsto.

Se arrivate a Vienna il 13 febbraio, come abbiamo fatto noi, può accadervi di entrare in una specie di città incantata: aveva nevicato praticamente tutto il giorno precedente e tutto era coperto da uno strato bianco di neve spesso una decina di centimetri. Tutto? No, non tutto. Le strade erano pulitissime e i marciapiedi anche. Non ho idea di come facciano a Vienna, ma di certo il loro sistema andrebbe attentamente studiato. Ho visto in azione una specie di spargisale domestico, un carrettino dotato di un recipiente per il sale e di una ventola che sparge il sale, mano a mano che il carrettino viene spinto dal proprietario. Ho visto a terra una gran quantità di ghiaino scuro, e la mia automobile, al rientro, era coperta da una patina di sale bianco. Eppure le strade, tutte, e i marciapiedi, tutti, erano puliti il giorno dopo la nevicata. Anche in periferia, anche nelle strettissime viuzze del centro.

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