NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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L'ex bocciodromo va raso al suolo

di Luca Faietti
faiettil@tvavicenza.it

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L'ex bocciodromo va raso al suolo

Non vogliamo un'altra Ya Basta

«Abbiamo visto che è successo in passato con Ya Basta -sostiene sempre Giuliano Corsi con veemenza- e non vogliamo che i Ferrovieri diventino il luogo che ospita un centro con quelle caratteristiche. Inoltre che ricchezza potrebbe portare un simile progetto alla nostra area. Nulla. O davvero poco. Sono più le problematiche che i vantaggi, di questo siamo un po' tutti sicuri qui».

Corsi se la prende anche con il sindaco Variati. «Il primo cittadino ci ha detto che si assumerà lui in prima persona la responsabilità di tutto quello che succede. Ma noi gli chiediamo che non ci prenda in giro. Anche perché lui tra tre anni se ne andrà e poi chi risponderà in vece sua? Lui se ne andrà ma il centro sociale rimarrà. Con tutto quello che ciò può comportare».


Un referendum?


Visto che in passato se ne è tanto parlato per altre cose della città, perché non fare un referendum per chiedere agli abitanti della Sette che ne pensano? «Credo che vi siano quelli favorevoli, ma alla fine la maggioranza della Circoscrizione è sicuramente contro questo progetto passato in Comune. Non ci sta bene stare sempre qui a subire le idee un po' bislacche di qualcuno, facciamo invece opere che rilancino il nostro quartiere, non supportiamo invece volontà di compensazione che arrivano da ben altri ragionamenti che nulla hanno a che fare con il benessere della nostra zona».

L'idea di fare un referendum non dispiace affatto ad Adriano Carollo, presidente della Circoscrizione 7 dal 2000 al 2003. «Certo lo si dovrebbe fare solo limitato alla popolazione del luogo, non avrebbe senso estenderlo a tutta la città; credo che ai Ferrovieri il 90 per cento della popolazione voterebbe contro la soluzione attuale e non ci sarebbero proprio dubbi sull'esito finale contrario al progetto delle associazioni che hanno vinto il bando».


Pericolo ex Lanerossi già occupato


Già all'inizio dello scorso decennio si era pensato di aprire l'ex bocciodromo ad altre esperienze aggregative: «Sì - conferma Carollo - avevo pensato di spostare il centro diurno degli anziani in loco, ma poi non se ne fece nulla, perché già allora la struttura era fatiscente. Figurarsi ora. Ma ha senso ristrutturare un simile edificio? Non credo. Poi avevamo pensato di farci un centro giovanile». Ma come? Allora l'idea non è nuova! Perché allora sì ed adesso invece siete tutti contrari? «Non equivochiamo! In realtà al tempo avevamo pensato ad un centro giovanile ma solo per i ragazzi del posto, mica una situazione estesa oltre il quartiere!Allora poi era una decisione presa da noi sul territorio, mica calata dall'alto e senza poi sapere che conseguenze arriveranno per la nostra zona!».

Il timore di Carollo infatti è legato anche alla vicinanza dell'ex Lanerossi. «Come può il sindaco non ricordare come qualche anno fa l'ex Lanerossi fu occupata dagli ex yabastini che ne fecero un centro sociale prima di essere mandati via dalle forze dell'ordine? Ora le due strutture sono vicine, chi ci dice che un giorno dall'ex bocciodromo non si passi ad occupare anche l'altro stabile? Ne deriverebbe una sorta di ghetto con feste e rumori molesti a tutte le ore. È la paura più grande che abbiamo!».

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