NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
google
  • Newsletter Iscriviti!
 
 

Sul Pat di Vicenza, frenata politica?

di Luca Faietti
faiettil@tvavicenza.it

facebookStampa la pagina invia la pagina

Sul Pat di Vicenza, frenata politica?

Con il Pat fermo in Regione resta ferma anche la città di Vicenza?

Formisano: «Sarebbe opportuno che qualcuno si rendesse conto che questa strategia non porta da nessuna parte. Accusare l'amministrazione di inerzia di fronte ad azioni evidenti di boicottaggio significa correre il rischio di un boomerang. Noi siamo disposti ad andare nei quartieri a spiegare chi e perché sta fermando uno strumento urbanistico che può dare risposte a centinaia di famiglie che attendono da anni e che hanno avuto sinora vaghe promesse. Nel Pat ci sono molte (almeno un migliaio) risposte positive ai BID, ovvero alle esigenze di molte persone di realizzare una casa per i propri figli. Andremo a dire i motivi per cui qualcuno sta cercando di impedire che queste cose vengano realizzate. E vedremo quello che succede».

Zocca: «Con il Pat e variante tecnica generale fermi e con un piano casa molto restrittivo e quindi incapace di dare pieno sviluppo all'urbanistica della città, direi proprio che oggi assistiamo ad un blocco generale, che visto in un momento di forte crisi naturalmente non aiuta nessuno».

Asproso: «Crescente occupazione e impermeabilizzazione dei suoli, edilizia di scarsa qualità e incurante dei problemi energetici, scelte trasportistiche unicamente incentrate sull'uso dell'auto privata, inquinamento e crescita illimitata hanno fatto sì che l'impronta ecologica di ogni vicentino sia pari a 3,9 ettari, ossia undici volte superiore alla quantità di terreno effettivamente disponibile nella nostra provincia (circa 0,33 ettari per abitante). Non riesco a credere che lo sviluppo di una città sia ancora misurabile in base ai metri cubi di costruito».

Pecori: «Ovviamente sì. Oramai da quasi dieci anni si attende questa sorta di nuovo piano regolatore cittadino. Ci sono imprese e singoli cittadini che attendono ormai da troppo tempo di programmare il loro futuro e qualcuno nelle stanze del potere pensa ai giochetti politici. Che tristezza».

Si parla di aree e progetti particolarmente sensibili dal punto di vista urbanistico: quali sono a suo avviso i punti più "problematici" e prevede il rispetto dei 9 mesi più o meno canonici che caratterizzano la maggior parte dei Pat per vedere approvato quello di Vicenza?

Formisano: «Il Pat è stato illustrato pubblicamente a tutti coloro i quali hanno voluto approfondire l'argomento; è stato messo a disposizione dei cittadini sul sito del Comune e del Forum Center, è stato sottoposto al vaglio delle osservazioni. È un documento trasparente frutto di una fase di urbanistica partecipata aperta. Non nasconde insidie particolari perché i cosiddetti preaccordi risalgono alla scorsa amministrazione o sono stati esibiti al pubblico dibattito: alludo alla questione Stadio, all'utilizzo dell'area ex Domenichelli, ecc. Se ci sarà da attendere attenderemo. Ma certi mezzucci non serviranno a fermarci. La nostra maggioranza è coesa nell'intento di procedere alla realizzazione del primo piano d'interventi. E impiegheremo su questo tutta la forza di chi sa di essere dalla parte della ragione».

Zocca: «Gli aspetti negativi di questo Pat sono molti e vanno dal disegno di molte bretelle che andranno a distruggere intere campagne oltre aver già oggi bloccato alcune licenze legate a nuove urbanizzazioni o nuovi spazi commerciali. Preoccupano molto anche le grandi lottizzazioni inserite a discapito delle esigenze familiari che porteranno solo tanto cemento e poco vantaggio per la collettività. Non da ultimo, molti pre accordi firmati lasciano il dubbio sulla liceità e sulla opportunità di dare grande vantaggio economico ad alcuni regalando in alcuni casi grande patrimonio pubblico, vedi area teatro comunale, al privato».

Asproso: «La questione più delicata è sicuramente quella dello Stadio. È lecito avere le convinzioni più diverse sul futuro del Menti, ma non si possono trascurare aspetti economico-patrimoniali così rilevanti. Vicenza Futura SpA vanta la disponibilità di 281.000 mq di terreno agricolo tra Cà Balbi e Settecà e propone al Comune di realizzarvi un nuovo Stadio da 20 mila posti (di proprietà dei privati). In cambio ottiene 110.000 mq di capacità edificatoria - in aggiunta alle superfici destinate allo Stadio - e la possibilità di insediarvi varie attività ricettive e ricreative, negozi al dettaglio, residenza, ecc. Se prendiamo in considerazione solamente il valore dei terreni, scopriamo che da questa operazione il privato ottiene un Plus Valore di oltre 80 milioni di Euro; di questi, neppure un Euro entra nelle casse del Comune. La gran parte dell'impianto declaratorio del Pat è pienamente condivisibile ma, in molti casi, vi è forte contraddittorietà con le Norme Attuative. Anche il grande tema della città sostenibile, non indicando obiettivi concreti, si riduce ad una mera enunciazione di principio. Inoltre, manca del tutto una valutazione economica e strategica sul valore delle aree oggetto di trasformazione e non c'è certezza, sui criteri da attribuire alle perequazioni e ai crediti edilizi. Per concludere, troppe questioni sono demandate alla definizione del Piano degli Interventi e troppa discrezionalità è attribuita all'Esecutivo, il tutto, a discapito della trasparenza e dell'equità».

Pecori: «Guardi, a mio modo di vedere i punti critici sono la mancata individuazione del tracciato definitivo della tangenziale nord. Il Pat poteva già fare chiarezza e, invece, si è scelta la strada più semplice per l'Amministrazione di fissare vincoli ovunque e rinviare a domani la scelta definitiva. Il progetto di trasferire vicino alla stazione ferroviaria i nuovi uffici comunali se certamente ha il pregio di riqualificare una zona degradata della Città comporta il pericolo di un ennesimo schiaffo al centro storico: se si continuano a portare fuori mura le funzioni eccellenti (Tribunale, Teatro e ora Uffici comunali), mi chiedo chi andrà più nel centro cittadino».

 

nr. 19 anno XV del 22 maggio 2010

« ritorna

Come installare l'app
nel tuo smartphone
o tablet

Guarda il video per
Android    Apple® IOS®
- P.I. 01261960247
Engineered SITEngine by Telemar