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Il capogruppo del PdL Maurizio Franzina ha "salvato" i matrimoni in sala Stucchi. Come sia andata lo spiega in modo chiaro: «Abbandonare sala Stucchi come sede dei matrimoni civili perché tale ambito è di fatto uno spazio di lavoro del Sindaco. Questa la tesi contenuta nella relazione illustrativa al bilancio di previsione 2010. Su tale ipotesi di abbandono già si è pronunziato il Consiglio Comunale, con un ordine del giorno a mia firma, approvato all'unanimità, dopo un intervento favorevole del Sindaco, che rettificava l'ipotesi in questione, e quindi sala stucchi resterà la sede ufficiale dei matrimoni civili. Ritengo questa una scelta giusta. Infatti in passato i matrimoni civili erano relegati in una angusta situazione a palazzo del Territorio, e si capiva che dietro questa angustia c'era un giudizio. Io credo invece che vada ribadito con forza che il matrimonio civile ha la stessa dignità e merita lo stesso rispetto e lo stesso prestigio di quello religioso, e quindi è bene che per questo momento di festa sia a disposizione, gratuitamente, la più bella sala del comune che è sala Stucchi».
Franzina poi puntualizza: «Non so perché, con la nuova amministrazione, si sia posto il problema di un cambiamento, non credo che la motivazione ufficiale sia fondata, perché se è vero che il sindaco per accedere al suo ufficio deve attraversare la sala degli Stucchi, so che i matrimoni si celebrano il sabato e, a volte, in un pomeriggio infrasettimanale. Non un grande ingombro quindi. E comunque l'eventuale passaggio del sindaco non viene mai visto, dagli ospiti alla cerimonia, come "disturbante" ma forse come arricchente "è passato anche il sindaco!". Resta la proposta, che si è tentato di far transitare in un documento complesso quale è la relazione al bilancio, ma l'opposizione è sempre vigile, su tutto, e quindi la proposta è stata denunciata e cassata».