Nessun intervento nel 2009 in ottemperanza alla ordinanza di sgombero di aree pubbliche notificate ai nomadi, e solo 9 controlli in un anno. Il problema si è risolto?
Pecori: «Non credo che il problema sia risolto, molte aree della Città sono ancora considerate da taluno come luoghi di sosta e campeggio. Non bisogna abbassare mai la guardia e continuare a controllare i quartieri di Vicenza. Solo i controlli continui potranno ridurre questo fenomeno. I controlli sporadici, del resto, causano solo minimi spostamenti da un'area ad un'altra».
Franzina: «No, questa Amministrazione non percepisce questo come problema, e lascia i cittadini in balia di persone con scarso rispetto della legge, che sanno di essere impunite. Basta chiedere ad uno dei tanti " vu cumprà" che, da tutto il nord Italia vengono a Vicenza, perché sono qui, o a qualche nomade. Risponderanno che sono qui perché il sindaco Variati è buono ed ha dato disposizioni affinché la loro attività (accattonaggio ed altro) sia tollerata. I vicentini ne tengano conto!»
Soprana: «Se si intende che i nomadi "spariscano" il problema non è risolto, se si intendono azioni per l'integrazione e il controllo, le notifiche non sono l'unico strumento».
Sorrentino: «Assolutamente no. I nomadi sono sempre presenti in tutta la città. La pressione della Giunta Variati sul fenomeno è stata anche in questo caso solo mediatica. Basti pensare alle gravissime inadempienze sulla questione via Nicolosi. L'approccio al problema è esclusivamente buonista e la città se ne è accorta».
1810 controlli effettuati a pubblici esercizi etc, il 20% in meno rispetto al 2009: Vicenza torna ad essere città virtuosa nel rispetto delle regole a suo avviso?
Pecori: «Ho qualche dubbio. Probabilmente la diminuzione dei controlli è legata ai pochi agenti a disposizione del Comando di Polizia Locale».
Franzina: «No, semplicemente si fanno meno controlli perché l'Amministrazione preferisce non controllare».
Soprana: «La collaborazione degli operatori dei servizi pubblici in accordo con l'Amministrazione è fondamentale: meno multe ma più rispetto reciproco tra residenti e servizio pubblico».
Sorrentino: «Anche su questo problema, vi è stata molta enfasi all'inizio. Poi più nulla. Si preferisce non controllare e non reprimere per far sembrare che tutto vada bene».
nr. 23 anno XV del 19 giugno 2010