Multe agli automobilisti indisciplinati, controlli anti bivacco e anti prostituzione, una nuova centrale operativa, presidio del territorio per una maggiore sicurezza dei cittadini, nuove ordinanze contro il degrado della città, la ZTL dopo anni di chiacchiere, e tanti altri interventi ancora. L'assessore alla sicurezza Antonio Dalla Pozza restituisce al mittente le critiche e sottolinea un lavoro importante e quanto mai consolidato in città da parte della Polizia locale. «Altro che solo multe per incrementare il bilancio, affermare ciò è parziale e riduttivo», sbotta l'assessore.
E come dargli torto analizzando nel dettaglio il lavoro diffuso portato avanti dagli agenti di polizia locale?
«Innanzitutto - è l'incipit di Dalla Pozza- vi è stata l'importante novità della entrata in funzione del sistema di controllo automatico degli accessi dei veicoli alla ZTL. Dopo un decennio di chiacchiere, e di tempo perduto, mentre software e hardware rischiavano di diventare obsoleti, l'attività è partita ed ha dato immediatamente i suoi frutti: in un semestre sono state accertate 15.000 violazioni, e l'inserimento di oltre 17.000 targhe autorizzate in un database, unito alla puntuale attività di aggiornamento e di verifica, ha reso praticamente inesistenti i ricorsi. Tutto ciò ha reso il centro storico più sicuro, con meno auto non autorizzate circolanti, con maggiori tutele per la mobilità "debole", in particolare ciclisti, pedoni e turisti, e dando all'Amministrazione l'opportunità di stringere accordi con alcune categorie di operatori, basati sulla fiducia reciproca e sulla diminuzione delle incombenze burocratiche».
Vi è stata poi la realizzazione della nuova centrale operativa, con l'ulteriore sviluppo delle sinergie tra le Forze di polizia e il Corpo di Polizia Locale, al fine di migliorare l'impiego delle risorse sul territorio. «Una centrale operativa moderna spiega Dalla Pozza- capace di gestire al meglio le richieste d'intervento provenienti dal cittadino. Ma la centrale operativa è solo una tappa della progressiva digitalizzazione dell'attività degli agenti, volta a migliorare l'operatività sul territorio».
Il terzo punto significativo delle azioni operate nel 2009 riguarda il tema della competenza attribuita ai Sindaci di intervento in tema di sicurezza pubblica, tramite il potere di emanare ordinanze, su materie importanti e vivamente sentite dai cittadini, quali il degrado urbano, la prostituzione, l'accattonaggio molesto ed insistente, l'uso scorretto di spazi pubblici da parte di gruppi nomadi, l'abuso di bevande alcoliche in strada, l'appropriazione di aree pubbliche.
«Le nuove competenze riconosciute ai Sindaci si concretizzano in un maggiore e diverso lavoro per la Polizia Locale, che per prima è chiamata a dare applicazione alle ordinanze sindacali, ma che finalmente ha la possibilità di dare una risposta concreta e tempestiva alle problematiche di sicurezza urbana maggiormente sentite dai cittadini. L'attuazione delle nuove disposizioni in materia di sicurezza pubblica ha nuovamente esaltato e rafforzato la collaborazione tra la Polizia Locale e le Forze di Polizia dello Stato sotto l'indirizzo del Prefetto».
Alcuni finanziamenti regionali e provinciali, legati ad azioni di contrasto su temi specifici della sicurezza urbana o su aree ben delimitate, grazie al lavoro supplementare del personale, hanno dato risultati numericamente rilevanti secondo Dalla Pozza: «627 agenti impiegati per 2301 ore di servizio, 1342 persone identificate, 44 violazioni all'ordinanza antialcol, 121 controlli ad esercizi pubblici e commerciali, 141 violazioni contestate all'ordinanza antiprostituzione. Abbiamo deciso di investire in questi due anni di amministrazione cifre importanti su questi progetti specifici, con i quali abbiamo anche migliorato le dotazioni tecnologiche, strumentali ed operative degli agenti, al fine di dare sempre ai cittadini risposte efficaci per battere il degrado sociale. E i numeri finali delle sanzioni del 2009 ci danno ampiamente ragione: 143 violazioni all'ordinanza antialcol, 271 violazioni all'ordinanza antiprostituzione (più 67 nel 2010), 278 violazioni all'ordinanza antiaccattonaggio, 43 violazioni all'ordinanza antibivacco, 1 violazione riscontrata alla restrittiva ordinanza di via Napoli, una, ma sufficiente a ripristinare la sensazione di vivibilità per i residenti».
Su alcuni problemi, come quello ineliminabile della prostituzione, un Comune da solo può fare poco, nonostante l'abnegazione con cui ha operato la Polizia Locale, ricorda l'assessore. «Servono provvedimenti legislativi, più volte annunciati ma mai trasformatisi in leggi, che limitino drasticamente il fenomeno, senza scaricarlo sugli Enti Locali».
A questi numeri si aggiungono i controlli ai pubblici esercizi "fracassoni" con 76 verbali elevati per inosservanza dell'orario di chiusura e 29 verbali, uniti ai 32 del 2010 per i rumori e suoni emessi oltre le ore 23.30.
«A 182 anni dalla fondazione, il Corpo di Polizia Locale di Vicenza prosegue nella sua preziosa opera di essere vicino ai cittadini, assumendo responsabilmente i nuovi compiti che le modifiche normative e l'evoluzione della società hanno portato, consapevole del proprio ruolo e delle proprie capacità. Abbiamo fortunatamente trovato nel nostro Corpo di Polizia Locale una forza in grado di assolvere con professionalità anche compiti che prima non aveva: ma questo è ciò che i cittadini pretendono. Questo è ciò che chiedono i cittadini di Vicenza, con le loro 122099 telefonate fatte nel 2009 alla Centrale Operativa».