NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Uno studente dello scientifico Paolo Lioy di Vicenza vince il concorso “La scuola e il teatro” della FITA

di Mario Bagnara
mario.bagnara@fastwebnet.it

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Uno studente dello scientifico Paolo Lioy di Vicen

Ho scoperto che a scuola anche tu svolgi attività teatrale, come documentano le foto qui appresso. Che importanza ha o può avere il teatro nella tua vita di giovane

Nella cultura ellenica il teatro era una forma di educazione e un momento catartico per liberarsi dagli affanni della vita. Alcune migliaia di anni ci separano da quella cultura, ma gli scopi di quest’attività non sono cambiati molto: infatti, per me e per molti altri giovani, sia da spettatori che da attori, quello del teatro è un momento importante per poterci sciogliere dai vincoli della società, uscendone così rafforzati per abbattere ostacoli davanti ai quali facilmente ci si ferma nel vivere quotidiano, come la timidezza che rende introversi e impedisce di mostrare i lati migliori della nostra personalità.
Come altre forme d’arte, il teatro libera dagli stress, ma ha anche la funzione aggiuntiva di educare: se compiuta in modo corretto, questa attività può migliorare e modellare la personalità dell’individuo e contribuire ad instaurare un approccio corretto nel dialogo e nel rapporto con le altre persone.

A tuo giudizio, i tuoi coetanei (a parte gli altri 18 che hanno partecipato al concorso che ti ha visto vincitore) amano il teatro e ne comprendono l'importanza formativa?

A mio parere, la maggior parte no. Purtroppo l’imbarazzo e la timidezza spesso scoraggiano il giovane ancor prima di cominciare: molte volte manca il prerequisito necessario per recitare, cioè la voglia di mettersi in gioco con sé stessi. Così è facile che davanti alla scelta di un impegno formativo extrascolastico l’adolescente sia attratto maggiormente da una attività sportiva che dall’attività teatrale. Superando questo ostacolo, soprattutto i più introversi certamente la amerebbero e ne comprenderebbero la notevole importanza formativa.
Per quanto riguarda invece il teatro visto come spettatore, penso che venga purtroppo considerato da molti miei coetanei come una forma d’arte noiosa, paragonabile all’attività scolastica, che richiede sforzo intellettuale di attenzione e comprensione. Concordo anch’io con questa idea che sia necessario uno sforzo intellettuale, tuttavia penso che tale sforzo non sia noioso e difficile, ma piuttosto che sia stimolante, appassionante e anche divertente.

E a scuola, nella tua in particolare, c'è ancora il rischio che l'attività teatrale, come quella sportiva, sia considerata un ostacolo all'impegno scolastico, un perditempo, come avveniva abbastanza diffusamente, per ignoranza, in passato (anche al Lioy)?

Come per ogni disciplina o arte, l’apprendimento richiede costantemente tempo per esercitarsi. Tempo che per alcuni può essere sottratto allo studio: è compito dell’allievo organizzare i suoi impegni, per non trascurare nulla. È inutile quindi che la scuola o i docenti facciano ostruzionismo all’alunno che si cimenta nelle attività extrascolastiche per timore di qualche cedimento nella rendita dello studio: per quanto mi riguarda, le valuto una forma di responsabilizzazione.
Fortunatamente le attività formative pomeridiane nel mio liceo vengono premiate, tuttavia concordo nel considerare esistente il rischio di reputarle superflue.

 

nr. 13 anno XVI del 9 aprile 2011

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