NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Il restauro della Basilica come “Odissea nello spazio”: un’avventura nell’architettura di Andrea Palladio

di Fiorenza Conti
fiorenza.conti@venetogiornalisti.it

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Il restauro della Basilica come “Odissea nello spa

La loggia, la terrazza e la domus comestabilis

Per quanIl restauro della Basilica come “Odissea nello spa (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)to riguarda la loggia, risulta completamente ripulita e in alcuni punti anche consolidata. Il pavimento in pietra nella primavera del 2010 è stato sollevato, i “masini”, ovvero le lastre, sono stati numerati, puliti e ricollocati, uno dopo l’altro, dopo che erano stati disposti i necessari condotti impiantistici.

Le due scalinate di accesso da piazzetta Palladio sono state pulite e risistemate (ora non visibili dall’esterno a causa dell’impalcatura che le protegge, che rimarrà in sede fino al conclusione lavori).

Percorrendo la loggia, si nota anche un accesso alla torre dei Bissari attraverso una scalinata in pietra che appariva sconnessa e deteriorata. Ora la scala appare regolarizzata e sarà completata dalla ricollocazione degli scalini e dai parapetti in pietra rimossi e ripuliti.

Anche la terrazza sopra la loggia che circonda la volta carenata è stata oggetto di lavori: la guaina che la ricopriva è stata sollevata, ripulita, ed è stata sistemata una piccola struttura con dei piedini sulla quale poi sono state calate delle lastre di trachite per ottenere un pavimento “galleggiante”, al di sotto del quale sono sistemati degli impianti, che potranno sempre servire.

Sono stati controllate e rinforzate la staffe che reggono le statue sopra il balcone balaustrato. Così, anche la terrazza potrà essere goduta dai visitatori, anche se il loro accesso sarà limitato.

Dalla logIl restauro della Basilica come “Odissea nello spa (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)gia è possibile accedere anche alla porzione superiore della Domus comestabilis. Qui sono stati mantenuti soffitti a travi in legno e pavimento. Dopo il restauro, sarà rivalutata indubbiamente quella che è la “chicca” moderna nel monumento, la scala a chiocciola in ferro che porta al piano superiore della Domus, dove avrà sede l’ufficio preposto alla gestione della Basilica.

«La scala è stata progettata nel 1972 dall’architetto Franco Albini – rivela l’architetto Donadello – il quale disegnò anche l’allestimento per la grande mostra su Palladio nel Salone. Di questa scala ci sono i disegni, che svelano che in origine era concepita per avere i gradini in marmo, ma probabilmente ristrettezze finanziarie dell’amministrazione hanno fatto scegliere la moquette. Ora è stata sabbiata e i gradini saranno ricoperti con nuova moquette».

Dell’architetto Albini, maestro della progettazione di strutture in ferro, sono anche i serramenti che sono stati recuperati mentre alle finestrature sono stati sostituiti i vetri, per motivi di sicurezza.

 

I negozi, gli zavatteri e la Corte dei Bissari

Al piano terra sta proseguendo la pulitura degli apparati murari e lapidei dei negozi. Gli impianti verranno riordinati, uniformati, adeguati alle norme di sicurezza e portati alla soglia esterna di ciascun negozio. Anche nel loggiato al pianterreno si è conclusa la collocazione dell’illuminazione sulle serliane: successivamente si procederà all’allacciamento dell’impianto.

Il lavoro più impegnativo è ora in corso al piano terra.

Qui si sta agendo in primis nel recupero e nella trasformazione del salone Zavatteri. I tecnici della soprintendenza ai beni archeologici di Padova, coordinati dalla dottoressa Mariolina Gamba, hanno effettuato continue visite e verifiche nel corso degli scavi conseguenti alla rimozione del pavimento, controllando la realizzazione dei rilievi e la struttura fondale indispensabile per comprendere le vicende architettoniche della Basilica. In quest’area, in attuazione del progetto, Il restauro della Basilica come “Odissea nello spa (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)sono in corso i lavori per ripristinare il passaggio che collega piazza dei Signori con piazza delle Erbe e la corte, mentre gli altri spazi saranno adibiti ai servizi per l’accoglienza, biglietteria, bookshop e primo accesso alla Basilica anche attraverso l’uso del nuovo ascensore.

Nella corte dei Bissari, dopo la demolizione delle strutture degli ultimi anni ‘40-’50, è stato realizzato il palancolato di contenimento e la struttura perimetrale in cemento armato ed è stato effettuato lo scavo di sbancamento con l’assistenza archeologica della soprintendenza di Padova. Sono iniziate quindi le operazioni per realizzare la centrale tecnologica che accoglierà le centrali impiantistiche, che serviranno tutto il complesso della Basilica, sulle quali poi verrà stesa la pavimentazione.

La radicale riqualificazione della corte, vedrà anche la valorizzazione dei reperti archeologici risalenti alla cittadella romana.

Sarà poi indispensabile trovare una soluzione estetica per occultare la “oscena” parete tappezzata di vecchi condizionatori del palazzo adiacente che ospita gli uffici comunali, facciata che ora offende ancor più lo sguardo di chi ammira questa parte della basilica.

Il recupero della duecentesca fortificazione sarebbe l'ultima fase di un'operazione di riqualificazione delle piazze.

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