On. Daniela Sbrollini, parlamentare del PD, gli ultimi sondaggi danno il centrosinistra in forte ascesa. Come considera questo dato ed il governo di tecnici non vi può penalizzare?
«I dati vedono il centrosinistra in vantaggio e il PD quale primo partito nazionale rispetto a ipotetiche elezioni. Questo si è reso possibile grazie al lavoro di consolidamento del progetto nazionale, e dall’infinito impegno di migliaia di militanti che ogni giorno lavorano con passione per un impegno civile nei diversi territori. Sarebbe stato semplice portare il Paese ad elezioni anticipate, come fatto nel 2008 dal centrodestra respingendo l’idea di un Governo di larghe intese presieduto dal sen. Marini. Ipotesi, allora messa in campo dal Presidente Napolitano, non accolta per puro tornaconto elettorale. Oggi, a parti invertite, i cittadini possono verificare che il PD e il centrosinistra prima degli interessi di parte guarda al Paese e ai Cittadini; questo è un dato di fatto. Non sarà semplice, la situazione è grave ma non impossibile da superare. Serve rigore, equità e coraggio. Una pausa tra la “guerriglia” degli schieramenti è necessaria; il Governo lavorerà nell’interesse del Paese, i Partiti si distingueranno appoggiando, proponendo e migliorando i provvedimenti. Ai cittadini spetta il giudizio misurare il rigore e l’impegno con cui la classe politica gestirà questa fase. Sono fiduciosa sul giudizio degli Italiani, che sanno ben giudicare e non dovranno dimenticare questi ultimi anni di malgoverno».
Il Pd tiene rispetto alle regionali ed è il primo partito in Italia. Che effetto le fa e che serve per fare consolidare questa posizione?
«Le dati sull’indicazione di voto del Pd sono positivi, e di questo sono felice perché si tratta di un progetto su cui abbiamo investito molto. Ora serve chiarezza di linguaggio, unità d’azione e intense relazione con il territorio. Insomma una politica attenta che sappia riavvicinare i cittadini e che tolga quel velo di qualunquismo che a volte emerge con troppa forza. Come detto prima non siamo tutti uguali».
Il Terzo Polo può essere un alleato affidabile? Meglio loro o la sinistra?
«Da qui al 2013, data di fine legislatura, lo scenario può assumere forme e colori molto diversi da oggi. Se al primo posto c’è l’Italia, ragionare oggi per schemi mi convince poco, sarà il programma di governo per il Paese il discrimine su cui creare anche la proposta politica di coalizione.
Su questo il PD ovviamente ha molto da dire e saprà orientare la coalizione su proposte e progetti concreti per l’Italia e L’Europa».
In vista delle Provinciali che tipo di alleanze lavorerete?
«La Provincia di Vicenza merita un cambio di guida, e noi del PD lavoriamo da tempo per questo appuntamento. Le primarie del centrosinistra delineeranno il nocciolo della coalizione che sosterrà il candidato indicato dai partecipanti alle primarie. Sarà poi compito del candidato capire quali altre forze si possono riconoscere nel programma e nelle proposte da proporre ai Vicentini. Mi sembra sia un percorso serio e concreto, ancorato alle forze del centrosinistra e proiettano senza preconcetti ad una sfida che ci vede fiduciosi».
nr. 40 anno XVI del 26 novembre 2011