Massimo Calearo è parlamentare del Movimento di Responsabilità Nazionale.
Calearo, il PdL è in calo e non pare invertire la tendenza. È una situazione di preoccupazione e di difficoltà che ha un motivo specifico a suo parere?
«La crisi del PdL è sotto gli occhio di tutti, ma oggi è in crisi la politica in genere, anche altri movimenti come Lega e lo stesso PD sono in crisi, l'attuale governo Monti permetterà ai partiti di riorganizzarsi e a ripensarsi.»
Che serve fare per invertire la tendenza?
«Per far invertire la Tendenza, serve a mio avviso ritornare tra la gente, ascoltare i bisogni del territorio, rappresentare le corrette istanze a tutti i livelli amministrativi».
C'è chi afferma che il PdL ormai è finito e che serve un nuovo partito, non più legato così strettamente al suo leader. Lei che rapporto ha con Berlusconi e ritiene che resterà in politica?
«Da imprenditore prestato alla politica, che in tre anni ha potuto conoscere e testare PD, Terzo Polo, e Berlusconi, posso constatare che il Cavaliere è una spanna sopra tutti, lo ha dimostrato suggerendo Angelino Alfano come segretario. Percepisco prima di altri che la gente è stanca delle stesse facce che da anni siedono in Parlamento, e ci dice a casa il fattore B Bindi, Bersani, Bossi e Berlusconi. Il Cavaliere vuole fare il padre nobile del nuovo partito che inevitabilmente si formerà».
Il PD è in calo di un sei per cento rispetto alle politiche del 2008, ma è stabile rispetto alle regionali e oggi sarebbe il primo partito in Italia. Che effetto le fa?
«Il Pd ha abbandonato l'idea di Veltroni di un partito democratico moderno ed è tornato ad essere un ibrido insieme di catto comunisti, non hanno un idea comune, li univa l'invidia e la rabbia contro Berlusconi, ora staremo a vedere, di certo in Veneto saranno sempre minoranza».
Lei ha fatto anche parte del terzo polo: può nascere una alleanza col PdL? O è più facile che nasca con il PD?
«Il terzo polo ha un solo partito strutturato e con capacità economiche l'UDC di Casini, faccio gli auguri a Fini e mi auguro che possano ricostruire con il PDL un unione di governo dei moderati, questo vuole la maggioranza della gente».
E la Lega Nord sarà ancora un partner di coalizione del centrodestra alle prossime amministrative?
«La Lega oggi è l' unico partito di opposizione al governo Monti, pensa di riacquistare i consensi persi nell'ultimo periodo. Se continuerà Bossi come leader è certo l'accordo con Berlusconi, se subentreranno altri capi tutto può succedere. Vorrei infine ribadire la mia vicinanza al governo Monti, che se dovesse come mi auguro risollevare il nostro paese, dimostrerebbe a tutti, che la nostra classe politica romana che siede da decenni in parlamento va mandata a casa per sempre».