NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Ecco l’Unione dei Comuni: ma ora chi la copierà?

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Ecco l’Unione dei Comuni: ma ora chi la copierà?

Emilio Scapin (consigliere Lega Torrebelvicino): «La popolazione non è informata»

 

Una voce contraria all'iniziativa arriva da Emilio Scapin, rappresentante della Lega Nord e consigliere all'opposizione a Torrebelvicino. «La cosa più eclatante - attacca - è che la popolazione non sa niente. Anche il nostro gruppo di minoranza, che avrebbe dovuto essere informato con larghissimo anticipo, ha ricevuto la prima comunicazione ufficiale il 4 ottobre scorso ed è caduto letteralmente dal mondo delle nuvole».

«Secondo il nostro punto di vista - aggiunge Scapin - il problema principale riguarda il mancato approfondimento della questione: per questo motivo nel corso del primo consiglio (tenutosi nella sera di mercoledì 30 novembre, ndr.) abbiamo chiesto un rinvio, che è stato respinto immediatamente in maniera sbrigativa. Non era nostra intenzione esprimere parere contrario all'iniziativa, ma avere il tempo per capire di cosa si tratta. Non dico che fosse necessaria una consultazione referendaria, ma almeno un sondaggio per capire cosa pensa la gente».

Secondo Scapin esisterebbe poi un problema democratico. «La struttura dell'Unione dei Comuni è intermedia e non totalmente legittima, anche per il fatto che nei programmi elettorali non si parlava di questo progetto. Da un punto di vista legale forse sarebbe meglio un unico comune, con relativa elezione da parte dei cittadini».

Su un aspetto il consigliere di opposizione è d'accordo con l'attuale Giunta. «È vero che si tratta di una prova di coraggio, visto che a parte il segretario comunale congiunto, già utilizzato in vari comuni, per tutte le altre funzioni sarà un salto del buio. Come ci comporteremo nei prossimi mesi? All'interno dell'Unione abbiamo due nostri rappresentanti di minoranza che vigileranno con grande attenzione e puntualità».

 

 Pietro Collareda (ex sindaco di Torrebelvicino): «I campanili sono più forti dei municipi»

 

Ecco l’Unione dei Comuni: ma ora chi la copierà? (Art. corrente, Pag. 3, Foto generica)«Soprattutto nella realtà vicentina è molto alto il senso di appartenenza e il legame del territorio. Per questo possiamo dire che i campanili sono più forti dei municipi». Non è una metafora, ma una convinzione, quella che esprime Pietro Collareda, ex sindaco di Torrebelvicino e attuale capogruppo del partito Democratico in Provincia a Palazzo Nievo.

«L'Unione aggiunge Collareda - è una cosa preziosa ma delicata, visto che di fatto si fondono due comuni, ma anche due realtà fatte di storia e tradizioni. Per questo la gente dovrà essere accompagnata in questo cambio di direzione, che è assolutamente epocale e che come tale non sarà accettato di buon grado dalla popolazione, magari quella anziana, più legate alle proprie radici e tradizioni. In un discorso generale ce la faremo se spiegheremo ai cittadini i benefici di scala, ma il rischio è di trovare gente impreparata: il consiglio è quello di lavorare per dissodare il terreno, raggiungere famiglie e far circolare le motivazioni. In particolare nel cittadino deve esserci la consapevolezza che le aggregazioni sono un vantaggio per tutti».

«Si tratta tuttavia di una strada virtuosa - ammette Collareda - visto che rappresenta il primo passo dell'aggregazione di più comuni, che in futuro saranno obbligatorie per legge. Pensare all'unione di due comuni è indubbiamente riduttivo, in quanto queste aggregazioni ne comprenderanno molte più. In futuro questo comprensorio potrebbe avere come cittadina come Schio a capo di un ampio territorio che finirebbe con il comprendere, tra gli altri, anche Monte di Malo e Marano Vicentino. Non c'è dubbio che qualsiasi sia l'unione, il rischio è che con un unico programma di opere pubbliche un cittadino possa temere che nel comune vicino possano essere lavoro più importanti rispetto a quelli del centro dove abita lui».

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