NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Ecco l’Unione dei Comuni: ma ora chi la copierà?

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Ecco l’Unione dei Comuni: ma ora chi la copierà?

Filippi Farmar (presidente Comunità montana Leogra-Timonchio): «Le aggregazioni non saranno tante»

 

Ecco l’Unione dei Comuni: ma ora chi la copierà? (Art. corrente, Pag. 4, Foto generica)Corrado Filippi Farmar, presidente della Comunità montana Leogra-Timonchio, che nella sua carriera politica è stato anche vicesindaco di Valli del Pasubio, ritiene che non saranno poi così molte, almeno in tempi brevi, le aggregazioni tra due o più comuni. «Non si tratta di scelte facili, perché i comuni, con i primi cittadini in prima linea, da sempre difendono le loro realtà. Per questo posso presumere che non ci sarà un affollamento in questo senso, probabilmente gli accordi si conteranno sulle dita di una mano. Se andiamo a vedere il nostro territorio, che comprende centri come Torrebelvicino, Valli del Pasubio, Santorso, Monte di Malo e San Vito di Leguzzano, bisogna considerare che Piovene Rocchette ha preferito tenersi fuori dalle convenzioni della Comunità Montana, pur non essendoci nessun legame con l'attività comunale».

Filippi Farmar è stato tra gli artefici dello studio del 1998, finanziato dall'Anci Veneto, a quel tempo presieduto da Berlato Sella, già indirizzato verso l’unione dei comuni. «Anche tredici anni fa - spiega il presidente della Leogra-Timonchio - si ragionava in questi termini. Già allora si partiva dal presupposto che 8.000 comuni in Italia erano davvero troppi, ma poi i vari disegni di legge non si sono mai materializzati. A Valli con il cambio di amministrazione e l’arrivo del sindaco Fausto Dalla Riva si è preferito abbandonare quella strada».

Aspetto fondamentale sarà quello di capire, come nel caso della Val Leogra o dell'Altopiano di Asiago, il ruolo delle comunità montane. «Ritengo che queste realtà - conclude - saranno punti di riferimento nel territorio. Se non altro per il fatto che svolgono già ora un lavoro di raccordo, che riguarda certi settori in un territorio ben definito. Tuttavia l’unione dei comuni non sarà una strada facile, io la reputo in salita».

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