NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Santorso: ospedale nuovo un’opportunità o un problema per il paese?

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Santorso: ospedale nuovo un’opportunità o un probl

Antonio Compostella (ex candidato sindaco di Santorso): «Nessun contrasto politico sulla scelta»

 

Santorso: ospedale nuovo un’opportunità o un probl (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Sulla nascita del nuovo ospedale dell'Alto Vicentino abbiamo interpellato Antonio Compostella, ex consigliere ed ex candidato sindaco di Santorso, dal 17 novembre scorso direttore generale dell'Ulss n°1 di Belluno. Un prestigioso incarico che lo ha consigliato a lasciare l'incarico politico a Santorso per motivi di opportunità e anche di disponibilità di tempo. Ma visti i trascorsi amministratori e il curriculum professionale - è stato per 7 anni direttore dell´Arss, l´agenzia regionale socio-sanitaria, e in precedenza era anestesista al Boldrini di Thiene - rimane uno dei maggiori conoscitori del progetto sin dalle prime fasi.

«La scelta di costruire l'ospedale a Santorso nel sito attuale - spiega Compostella, a livello politico esponente della Lega Nord - è sempre stata condivisa da tutte le forze politiche locali. A suo tempo noi eravamo all'opposizione ma non ci siamo opposti, a conferma che si è trattato di una scelta che non ha avuto contrasti politici, pur essendoci stato un confronto acceso, che ha consentito di trovare la soluzione migliore anche sotto il profilo logistico. Sin dall'inizio è parso chiaro che quello nuovo non è l'ospedale di Santorso, ma dell'intero Alto Vicentino e in tal senso il miglioramento funzionale è apparso subito evidente. In altre parole non si è trattato di ragionare all'interno del proprio campanile ma in un'economia di scala ben più ampia. Un passo fondamentale è stato quello iniziale, ossia quello di una condivisione totale a livello di amministrazione locale. Inizialmente la coalizione di centro-sinistra era titubante, ma poi c'è stata un'unanime condivisione del progetto».

A Compostella, nel suo ruolo di direttore generale di un'Ulss veneta, abbiamo chiesto un parere "da tecnico" sul nuovo ospedale. «Si tratta di una struttura modello, destinata ad essere copiata in futuro in altre località italiane. Possiamo dire che quello ormai pronto rappresenta uno dei primi modelli, se non il primo in assoluto, di progettazione architettonica legata a un progetto organizzato direttamente dall'Ulss. Concettualmente rappresenta una nuova frontiera di ospedale, ad esempio senza divisioni tra i vari reparti: proprio per questo rappresenta un modello funzionale, tecnologicamente molto avanzato. Peraltro, in un momento come quello attuale di grande attenzione sotto il profilo dei conti, le Ulss devono essere considerate le aziende più importanti in assoluto e proprio per questo obbligate a tutte le strategie possibili per razionalizzare costi ed entrate».

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