NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Nel gioco più innocenza o più malizia?

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Nel gioco più innocenza o più malizia?

Come si è sviluppata e secondo quali basi l’azione avviata dal comitato dei genitori del Farina e proseguito poi con l’azione del Comune?

tommaso ruggeri (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)TOMMASO RUGGERI- Anzitutto diciamo che il problema sta nel fatto che è diventato fenomeno in eccesso quello che prima era assolutamente sotto controllo: numeri spaventosi rispetto a prima. Quando le cose cedono arriva la reazione. Abbiamo avuto reazioni prima a San Lazzaro poi via via in altri quartieri, corso Padova, via IV Novembre; comitati di genitori preoccupati per aperture eccessive di sale gioco. Ci siamo mobilitati immediatamente dopo la prima riunione in corso San Felice; è stato subito riunito il comitato di ordine pubblico dal Prefetto con Sindaco comandante dei Carabinieri e il Questore per ricordare che le licenze per le sale gioco sono rilasciate dalla Questura e dal Comune e abbiamo pensato di approvare un regolamento che ponesse limitazioni circa le zone di collocazione delle sale in arrivo; il risultato è un regolamento tra i più restrittivi in Italia con il vincolo dei 500 metri di distanza da scuole, chiese, ecc. cioè i luoghi sensibili, poi la zona Unesco vale a dire il centro storico e poi regole sui parcheggi e altro; il secondo passaggio è recepire queste indicazioni anche a livello urbanistico per rendere più vincolanti; siamo stati seguiti da Prefetto e Questore che ci stanno supportando, Quello che lamentiamo come amministratori è che c’è uno Stato il quale dal 99 ad oggi è passato da un profilo di normalità ad uno di assoluto eccesso, pubblicità continua e battente, aumentano le dipendenze, sorgono non a caso comitati. È lo Stato che deve intervenire, ma con grande serietà.

RAFFAELE COLOMBARA- Con l’inserimento nel progetto urbanistico diventa tutto più cogente; l’assessore ha precisato i contorni, sono determinanti, fanno riferimento alla normativa europea; ma ci sono altri aspetti, amministrativi, come in altre parti d’Italia. Determinante credo sia la fase in cui siamo: importante l’aspetto della sensibilizzazione e della mobilitazione; gli incontri pubblici servono eccome, sei mesi fa di questa cosa non si parlava, oggi sì e stiamo ottenendo risultati per ora parziali, ma possono diventare definitivi. L’attenzione c’è. Le componenti normative sono stringenti in un quadro generale pesantissimo, queste attività sono equiparate all’attività di concessione di un esattore, delle ricevitorie del lotto, eccetera. L’aspetto degli incassi è un altro punto da analizzare: risulta che tutto il guadagno vada allo Stato…

cristina scettro danese (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)CRISTINA SCETTRO DANESE- Il comitato dei genitori del Farina si è mosso per aver saputo prima di Natale di una sala giochi: era una chiacchiera, ma ci abbiamo creduto e ci siamo informati. Ci hanno confermato che era vero, si trattava di una sala scommesse di fianco alle poste. Ci siamo preoccupati, abbiamo i nostri figli dall’altra parte della strada, per cui visto che supportiamo sempre la scuola in varie attività a cominciare dalle dipendenze da droga e alcol ora sappiamo che dobbiamo occuparci anche della dipendenza da gioco. Abbiamo chiesto al Comune e ci siamo mossi di conseguenza, prima la scuola, poi i genitori; abbiamo anche sentito il Rossi, a poca distanza, interpellato anche la Caritas. È in gioco la società del domani, il futuro dei nostri figli, sappiamo che se qualcuno non parla queste cose si diffondono e diventano davvero pericolose. C’è sensibilità perché ad esempio sono venuti anche i genitori dell’interistituto e i commercianti; c’era anche il rappresentante della società austriaca che diffonde questi centri e ci ha detto che loro per legge sono a posto per cui sono andati avanti.

TIZIANO CUNICO- Come operatore dei Bingo comincio col dire che non a caso paghiamo 200mila euro all’anno per garantire sicurezza ai nostri utenti e tenere sotto controllo tutto quel che va tenuto sotto controllo a cominciare dall’ingresso di minorenni che non è ovviamente consentito. Siamo un caso abbastanza unico in Italia avendo chiesto come categoria di poterci autolimitare; undici anni fa quando abbiamo aperto il Bingo era aperto a tutti, la tombola di famiglia; ci siamo resi conto che non era così, che le frequentazioni favorivano situazioni raccapriccianti con genitori sconsiderati che si portavano bambinetti di cinque anni fino a tarda notte; non riuscivamo ad avere uno strumento per arrestare tutto questo. Quando abbiamo chiesto la possibilità di mettere fine a tutto questo i Monopoli di Stato ci hanno dato ragione e dopo tre anni è stata imposta la limitazione di ingresso ai soli maggiorenni. Abbiamo cinquanta dipendenti otto dei quali sono rivolti alla sola sicurezza. Preciso solo che anche se cambia di poco la realtà quella che vogliono aprire non è una sala scommesse, ma una gaming-hall, sala da gioco che ospita solo macchinette speciali, nuove, molto aggressive, che danno la possibilità anche di vincite importanti, ma molto più aggressive psicologicamente di quelle che erano e sono ancora nei bar. La nuova situazione parte dal terremoto in Abruzzo; lo Stato per velocizzare la raccolta di denaro ha messo nel mille-proroghe la possibilità di aprire nuove tipologie di sale da gioco e da allora l’ondata non è più finita. Lo Stato ha un debito verso i 10 concessionari che sono multinazionali e grande di entità finanziaria. Dirò dopo che questo legame prevede l’apertura di tre volte le sale esistenti oggi perché il contratto questo prevede dal momento che lo Stato ha già ricevuto i soldi in questione incassati per i diritti sulle nuove macchine e ora le multinazionali debbo posizionare due terzi in più delle macchine visibili già oggi per cui hanno dalla loro un progetto che non si ferma dato che è già sotto contratto.

Nel gioco più innocenza o più malizia? (Art. corrente, Pag. 3, Foto generica)

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