NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Il Carnevale impazza, ma la crisi "rallenta" i carri

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Il Carnevale impazza, ma la crisi "rallenta" i car

Stefano Gastaldello (associazione “Carnevale che Passione” di Rossano Veneto)

«Allestire un carro costa 10 mila euro, alla fine difficile pagare tutti i costi»

Il Carnevale impazza, ma la crisi "rallenta" i car (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Chi costruisce carri, nel vero senso della parola, è l’associazione “Carnevale che Passione” di Rossano Veneto, vincitrice lo scorso anno del primo premio alla sfilata di Bassano del Grappa. Si tratta di un super-team formato da un centinaio di persone che in estate iniziano a lavorare in un capannone della zona (che viene concesso ad uso gratuito) per allestire il carro che poi verrà presentato l’anno successivo. «Un carro come il nostro ha costi vivi, cioè di materiali e attrezzature, di circa 10 mila euro - spiega Stefano Gastaldello, responsabile dell’associazione - che poi alla fine riusciamo a ripianare con molta fatica. Alla fine piccoli sponsor e a qualche contributo ci consentono di pareggiare i conti in una contabilità complessiva che non comprende il nostro lavoro e neanche i rimborsi spese. Per noi, che arriviamo a presentare quest’anno il dodicesimo carro si tratta di una passione, come dice il nostro nome».

A ripianare i costi contribuiscono i “gettoni” di presenza, sempre meno remunerativi per la verità, che si riscuotono durante gli eventi. Nell’edizione 2012 il carro di Rossano Veneto ha partecipato alle sfilate di Rosà, Malo (poi rinviata per il ghiaccio domenica 5 febbraio), mentre sarà presente anche a quelle di Bassano nell’ultimo week-end carnevalesco e poi nell’evento a casa propria, in programma l'ultimo giorno di carnevale. Un tour intenso che comprende parecchie trasferte con la partecipazione alle sfilate nel Padovano (precisamente a San Giorgio delle Pertiche, Borgoricco, Piove di Sacco, Carmignano sul Brenta e Conselve) e nel Veneziano, a Dolo.

«Il carro di quest’anno - precisa Gastaldello - si intitola “L’Eroe dei Sogni”. La costruzione allegorica nasce da un’idea comune, ispirata ai tempi di oggi, alla società contemporanea che non riesce più a sognare: solo un eroe potrebbe farci tornare un sorriso inaspettato e pensare al futuro. L’elaborato di cartapesta è ambientato in una grande camera da letto colorata, tra sveglie, coriandoli e scacciapensieri che escono dai cassetti. Nella parte anteriore un letto traballante accoglie un povero sventurato tra le nuvole che ha appena fatto un brutto sogno: è il grande incubo che incombe alle sue spalle. Ma tra di loro compare il nostro fantastico paladino alato che con la sua armatura e i suoi super poteri allontanerà il male che lo avvolge. In suo aiuto, nella parte posteriore del carro, arrivano due grandi nuvole che soffiano via i cattivi pensieri per far posto a dolcissimi desideri. Il nostro carro è un inno alla gioia, al sorriso, a sognare: chiunque ha diritto di farlo e tutto il nostro gruppo con coloratissimi pigiami farà da contorno ad un grande carro. In fondo sognare non costa nulla».

 

Antonio Boschetto (sindaco di Chiampo): «Da quest'anno nessun finanziamento per il Carnevale»

Il Carnevale impazza, ma la crisi "rallenta" i car (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Uno dei carnevali più famosi del Vicentino è quello di Chiampo, che ha festeggiato quest'anno la sua 35esima edizione, il secondo in assoluto più antico e prestigioso dopo quello di Malo. Un importante anniversario che è stato festeggiato con una sfilata di carri che ha visto la presenza di oltre tremila persone, proveniente da ogni parte della provincia. Un grande successo, il cui merito, per il sindaco di Chiampo, Antonio Boschetto, va dato completamente della Pro Loco, che per questo evento si è autofinanziata, senza ricevere nulla dall'amministrazione comunale.

«Non è stato possibile concedere nessun finanziamento per il Carnevale 2012 - conferma il sindaco Boschetto - e credo che, viste le prospettive, non lo sarà neanche in futuro. Come Comune abbiamo garantito una serie di servizi necessari per questi eventi, come l'allestimento e lo smontaggio del palco, la presenza dei vigili urbani e la pulizia della piazza. Siamo comunque contenti sia trattato di una bella e partecipata festa con splendidi carri mascherati».

Boschetto, sindaco da quasi quattro anni, vanta trascorsi come segretario comunale nello stesso comune e quindi ricorda bene il "rapporto" tra amministrazione locale e gli organizzatori. «All'inizio degli Anni Duemila - ricorda il primo cittadino di Chiampo - il Comune assegnava un contributo, attorno ai 300 euro, per ogni carro partecipante, che generalmente erano una dozzina. Il contributo non era altissimo, ma va considerato che in genere ogni carro partecipava in un'annata ad almeno quattro-cinque sfilate, con la possibilità quindi di rientrare almeno in parte delle spese».

Nonostante la crisi economica e i tagli ai comuni, il carnevale di Chiampo continua a sopravvivere. E a divertire. «Alla base di tutto ci sono passione ed entusiasmo - conclude Boschetto - se pensiamo che alcuni gruppi iniziano a lavorare a novembre, magari chiedendo ospitalità in qualche capannone della zona. È bello constatare che sono coinvolti molti giovani e anche i genitori delle scuole d'infanzia, che poi fanno salgono sui carri con i bambini durante le sfilate. Poi ci sono anche gruppi provenienti da Arzignano e altri comuni limitrofi, con i quali la sfida prosegue da anni ed è ormai storica».

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