NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Nuovo sport, la rcauto che non si paga più

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Nuovo sport, la rcauto che non si paga più

Primo giro di interventi sullo stato delle cose: è vero che sono tantissime le situazioni difficili per mancanza di assicurazione?

GIAMPIERO BELLONI (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)RUGGERO BIZZOTTO- È vero e dipende dal fatto che una volta scaduto il termine per il versamento del premio qualsiasi cliente può non farsi più vedere; le nostre agenzie mandano preventivamente un avviso sulla scadenza, in più spesso facciamo anche qualche telefonata, Ripeto: se il cliente ha già deciso che cambierà compagnia non possiamo né saperlo né chiedergliene conto per cui dalla nostra parte si resta praticamente al buio, le persone possono anche non fare assolutamente niente, non assicurarsi con nessuna compagnia e non si è in grado di saperlo. Questa è la situazione.

GIAMPIERO BELLONI- Siamo in una situazione particolare di crisi, la viviamo tutti giornalmente ed in qualche modo penso che anche questo sia un riflesso da considerare per cui il peso di una polizza assicurativa può incidere in maniera a volte determinante in un bilancio familiare e in quel momento magari si è in difficoltà. Parlo della gente in buona fede. Purtroppo ci sono anche i soliti furbetti che girano, fanno e cercano in qualche modo di non assolvere agli obblighi di legge, una legge uscita nel 1969. La assicurazione obbligatoria è stata una riforma importante, pianifica i rischi che fanno carico ad un determinato soggetto e li trasferisce ad un assicuratore. Fu un passo importante. Oggi purtroppo quella sensibilità di allora è cambiata e rischia davvero la crisi, sia per questioni di difficoltà economica ma soprattutto perché alle spalle c’è la realtà di persone che oggettivamente agiscono in malafede per creare frodi e procurarsi vantaggi illeciti. Come? Con l’ingresso in una struttura a volte malavitosa che c’è alle spalle di tutto questo, lei può acquistare un contrassegno e fare contratto con una compagnia che non è abilitata alla rca; lei è convinto di avere assolto al suo obbligo e si ritrova raggirato. Le comunicazioni di compagnie con nomi strani e mai sentiti sono abbastanza frequenti, la realtà è che poi non risponde nessuno. I dati che conosco dicono che per la nostra realtà non ho grandi casi di numeri preoccupanti, però debbo anche dire che è un indicatore parziale perché molto dipende dal tipo di clientela che il singolo agente si è costruito nel tempo…

RUGGERO BIZZOTTO- È anche un discorso di civiltà e coscienza civica, ci può essere disattenzione ma nella maggior parte dei casi in cui la persona circola non assicurata lo sa benissimo e mette a rischio la sicurezza altrui, spesso avendo questo problema in fondo a tutta un’altra serie di problemi. Al di là di come si risolve il problema che c’è tant’è vero che c’è un fondo vittime della strada, resta questo fatto secondo me legato alla coscienza personale di ciascuno, una parte molto importante.

roberto cazzaro (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)ROBERTO CAZZARO- Vorrei sottolineare il fatto che molte volte alla base di tante situazioni c’è anche la crisi; assicurarsi costa, con varie situazioni diverse tra loro, ma comunque non sempre si è in condizioni di pagare tutti questi soldi, magari da 1500 a 2000 euro; certo che chi non si assicura non può e non deve circolare, ma vorrei che ci fosse più attenzione da parte delle compagnie a non alzare troppo il costo delle polizze. Certo è che stanno circolando 3milioni e mezzo di vetture senza assicurazione e questo è un fatto; occorrono controlli, ma secondo me bisognerebbe abbassare anche i costi. Il che non vuol dire, lo ripeto, giustificare nessuno, sia chiaro.

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