NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Supersfida a Thiene: cinque candidati e dodici liste

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Supersfida a Thiene: cinque candidati e dodici lis

A causa della crisi economica uno delle preoccupazioni maggiori per cittadini e titolari di attività riguarda la fiscalità. Quale strategia consentirà di far quadrare i conti ma nello stesso non pesare troppo sulle famiglie e sulle numerose attività economiche del Thienese?

Supersfida a Thiene: cinque candidati e dodici lis (Art. corrente, Pag. 3, Foto generica)GAMBA: «Il nostro programma concernente la fiscalità è articolato su tre punti fondamentali, ma non esaustivi: 1. taglio agli sprechi/inefficienze nell'ambito del funzionamento della macchina amministrativa; 2. maggiori entrate derivanti da un'aliquota Imu maggiore rispetto all'ordinaria prevista per gli immobili vuoti, non utilizzati sia ad uso abitativo che commerciale/professionale e sgravi fiscali per le nuove attività; 3. risparmio di energia per illuminare, riscaldare o rinfrescare significa risparmio economico».

CASAROTTO: «Il problema è grave e sentito: il peso fiscale è senza ombra di dubbio un macigno, che grava in primis sulle famiglie e sulle imprese. Se saremo chiamati a guidare la Città di Thieneper i prossimi 5 anni intendiamo innanzitutto lavorare sul bilancio per combattere gli sprechi e comprimere tutte le spese non essenziali. Poi cercheremo di ottenere ulteriori risparmi operando in sinergia con i comuni dell’Alto Vicentino per la gestione di alcuni servizi in comune. Sarà gioco forza intervenireanche sulla parte fiscale, a cominciare dall’Imu e dall'addizionale Irpef, ma lo faremo per lo stretto necessario, al solo scopo di far quadrare i conti e nonridurre la qualità dei servizi».

Supersfida a Thiene: cinque candidati e dodici lis (Art. corrente, Pag. 3, Foto generica)PAROLIN: «Il problema riguarda l’occupazione e quindi la busta paga che, molto spesso viene a mancare, di riflesso le famiglie, tendono al risparmio e quindi riducono le spese anche dei beni di prima necessità come gli alimentari. I commercianti ne devono tener conto e inventarsi delle strategie “comunitarie” per non chiudere bottega. Ma la priorità per Italia dei Valori è il sostegno al reddito delle famiglie, con uno sconto sulle bollette».

BUSETTI: «Cercheremo con molta attenzione e usando tutta la professionalità dei dirigenti dell'ente comunale di applicare le aliquote imposte da Roma diversificandole e salvaguardando il più possibile le attività lavorative e le famiglie in difficoltà».

BUSATO: «Non c'è strategia che tenga. Con l'ultimo taglio lineare da Roma verso Thiene (vedi trasferimenti) ci sarà un nuovo buco di 2,7 milioni di euro. Sarà già un'impresa garantire almeno i servizi primari».


Uno dei temi caldi degli ultimi giorni riguarda il nuovo digestore di Thiene. Lei cosa ne pensa?

GAMBA: «Siamo contrari, pensiamo porti dei danni all'ambiente e all'economia dell'agroalimentare thienese. Ci sono studi disponibili sulle emissioni nell'ambiente per quanto riguarda impianti simili (monossido di carbonio, carbonio organico, ossidi di azoto, polveri sottili, clostridi, ossia batteri termoresistenti della famiglia del botulino e del tetano) che hanno portato già al divieto di cosSupersfida a Thiene: cinque candidati e dodici lis (Art. corrente, Pag. 3, Foto generica)truirne nelle zone di produzione del Parmigiano Reggiano, noi che produciamo Asiago Dop, Grana padano, e varie altre eccellenze dell'enogastronomia dovremmo pensare a tutelare in modo più accorto il nostro territorio. Le energie rinnovabili sono il sole e il vento, non far marcire del mais col letame».

CASAROTTO: «Penso sia da condannare sia il metodo con cui è stata gestita l’intera operazione da parte dell’amministrazione comunale, sia il progetto, così come è previsto. Se, infatti, era condivisibile l’idea originaria di produrre energia pulita attraverso la raccolta, il trattamento e la trasformazione tramite il digestore dei liquami derivanti dagli allevamenti, per denitrificarli e riutilizzarli poi sotto forma di concimazione per i campi, non si può certo accettare che solo ora si venga a sapere che per far funzionare a regime l’impianto di Thiene si usi circa il 30% di liquami mentre per il restante 70% venga utilizzata una materia prima nobile come il mais. Praticamente si finirebbe per sprecare ben 9 mila tonnellate di mais all’anno, con il conseguente aumento del prezzo, che manderebbe fuori mercato le aziende agricole che utilizzano questo prodotto per i loro allevamenti. In questa battaglia per impedire la realizzazione di questo tipo di impianto saremo a fianco della Coldiretti».

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