NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
google
  • Newsletter Iscriviti!
 
 

Thiene sta diventando laboratorio politico?

facebookStampa la pagina invia la pagina

Thiene sta diventando laboratorio politico?

La discussione non può che prendere l'avvio dalla situazione generale e dal riflesso che quella di Thiene in particolare può esercitare su tutto il resto.

raffaele grazia (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)RAFFAELE GRAZIA- Il caso di Thiene è un caso emblematico ma non rappresenta una novità nel contesto vicentino perché se andiamo a vedere troviamo situazioni diverse dal grande consenso che hanno avuto i partiti di centro destra con la lega e che ci dicono che molti Comuni sono governati da coalizioni; a Bassano tre anni fa abbiamo sperimentato un percorso innovativo, non esattamente come quello di Thiene, ma qualcosa che si avvicinava. Vicenza stessa non dimentichiamoci che è amministrata dal centro sinistra con l'entrata in corso d'opera dell'UDC, mentre ci sono altri Comuni importanti come Schio, Lonigo e altri che hanno amministrazioni non esattamente corrispondenti con quelli che erano i dati che raccoglievano i partiti anche ad altri livelli. Si sono trovate persone con progetti amministrativi per la città a fronte di un governo che magari i cittadini non hanno considerato positivo come Thiene ed è nata questa maggioranza che penso governerà bene la città attorno ad un candidato sindaco come Gianni Casarotto, persona stimata, che li rappresenterà tutti. Possiamo dire che questa esperienza è proiettabile al futuro? Credo che pensare ad una politica statica di questi tempi sia assumersi una bella responsabilità. I partiti come li abbiamo conosciuti hanno finito il loro percorso, ha chiuso l'esperienza della seconda repubblica e si apre uno scenario nuovo rispetto al quale le novità possono essere tante anche perché ci sono altra espressioni politiche nascenti, tipo le liste che hanno ottenuto risultati, come a Sarego, nella stessa Thiene hanno avuto il 20 per cento dei consensi; per me non rappresentano l'antipolitica ma forse la volontà di una politica diversa rispetto a quello che c'è stato finora. I partiti hanno dimostrato palesemente le loro difficoltà e i risultati elettorali sono credo di conseguenza.

ROBERTO CIAMBETTI- Tutti contro la Lega può comportare anche questo tipo di risultato come a Cornedo due anni e mezzo fa; a Thiene però ci sono molte variabili perché sicuramente ha influito un mese abbondante di battage contro il nostro movimento a livello nazionale con una ricaduta certa a livello locale e probabilmente anche qualche passaggio amministrativo che ha causato qualche difficoltà nel rapporto con i cittadini. E comunque la sintesi è la Lega contro tutti: cinque anni fa si era vinto, ora no. Però la situazione politica è veramente fluida, noi stiamo subendo problematiche che arrivano dal livello nazionale le dalla sponda lombarda per cui stiamo facendo analisi e verifiche sui singoli risultati elettorali perché alcune situazioni hanno invece avuto il premio della buona amministrazione come Rosà, Cittadella, Verona. Bisogna analizzare e valutare il significato politico di quanto è avvenuto e le dinamiche locali che hanno influito con il loro peso per determinare poi in più o in meno il risultato. Come diceva Grazia la situazione è davvero molto fluida per cui capire cosa accadrà tra un anno sia alle politiche sia alle locali è come azzardare un terno al lotto, potremmo avere scenari completamente diversi e situazioni inedite da affrontare sia con i cittadini sia come proposta politica su cui ragionare.

federico ginato (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)FEDERICO GINATO- Partirei dicendo che bisogna analizzare bene il tutto partendo da Thiene. È una città simbolo per la Lega perché lì governano amministrazioni leghiste da quindici anni, prima con Schneck poi con la Busetti. È successo a Thiene quanto era già successo a Bassano, in questo caso con una figura civica come Gianni Casarotto, partito con un progetto a dicembre, discusso a tre a gennaio, appoggiato con liste civiche e alla fine in ultima battuta da una buona parte del PdL anche con una configurazione civica che ha dato il proprio sostegno per cui su una figura come quella di Casarotto e con quel programma è stato trovato questo accordo. Il tutto, è premiato dagli elettori. Ma è successo anche in altre parti del Veneto che riformisti e moderati abbiano ottenuto assieme successi, direi senza identificare neppure con un partito preciso le maggioranze che hanno vinto; Venezia, Padova, Chioggia ci dimostrano che le liste di matrice civica funzionano. È una realtà che si sta concretizzando un po' alla volta e questo di Thiene è stato probabilmente uno dei momenti chiave, che ha sintetizzato qualcosa già in moto da tre anni a questa parte. Difficile capire cosa succederà nel prossimo futuro nel campo del centro destra, ma un'alleanza tra progressisti e moderati sta dando buoni frutti sul piano amministrativo e potrebbe farlo anche ad altro livello, regionale ad esempio. Grazia è all'opposizione in Regione e anche noi, non vedo perché non potremmo ritrovarci anche su un ragionamento di maggioranza da costruire.

VALERIO SORRENTINO- È indubbio che la crisi dei partiti a livello romano abbia di fatto scardinato i legami con la periferia per cui oggi è obiettivamente difficile che un partito possa coordinarsi e imporre determinate alleanze a livello locale. Forse è anche giusto sia così. Per cui se ne ricava che bisogna soffermarsi sulla realtà amministrativa di ogni città che va al voto. Dire però che Thiene è diventata un laboratorio politico mi pare assolutamente forzato. Caso per caso, in questo momento in cui non ci sono fari precisi provenienti da Roma rispetto alle scelte da fare, non ci dobbiamo aspettare proprio niente. Quando le cose cambieranno allora forse si potrà dirigere in un certo modo anche il livello locale. Ora in ogni città c'è una realtà precisa. Personalmente non sono entusiasta dell'indicazione di Thiene perché secondo me l'obiettivo non è andare al governo a tutti i costi, ma cercare un progetto e un obiettivo su cui lavorare. A Thiene l'obiettivo era evidentemente di creare alternativa ad un sindaco che non era stato capace di creare una forte coalizione attorno a sé. Ma è altro discorso rispetto all'unione a tutti i costi. Non ci sono chiaramente più alleanze stabilite in maniera aprioristica ma sicuramente a Vicenza non è che possiamo stare a guardare quel che fanno o hanno fatto a Thiene. Vediamo qual è l'obiettivo qui e parliamo di come muoverci di conseguenza. Al di là del momento particolare che stiamo vivendo non credo che queste unioni così trasversali possano avere solido futuro, è cosa momentanea, ma non credo comunque ci sia troppo da brindare su tutto questo.

« ritorna

continua »

Come installare l'app
nel tuo smartphone
o tablet

Guarda il video per
Android    Apple® IOS®
- P.I. 01261960247
Engineered SITEngine by Telemar