NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Tanti Comuni che aspettano il Giro d’Italia

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Tanti Comuni che aspettano il Giro d’Italia

Facciamo prima di tutto il punto della situazione organizzativa parlando della mappa della tappa vicentina.

MORENO_NICOLETTI (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)MORENO NICOLETTI- Da Gambellara a Lonigo e poi fino a Villaga dove c’è la parte più tecnica, poi Barbarano e Mossano, la salita degli Ulivi a Nanto e dopo 7 chilometri di salita si arriva a Lapio, Riviera Berica, da Campedello al sottopasso dello stadio e infine in viale Margherita, Santa Libera e arrivo in viale Roma col traguardo al giardino Salvi. Un bel passaggio attorno ai Colli Berici che è veramente un inedito di grandissimo interesse sia per la Vicenza che vogliamo promuovere noi, sia per il fatto tecnico in sé perché il Giro incontra qui territori bellissimi ma anche percorsi difficili, da vero professionismo. Le abitudini erano diverse perché si arrivava dalla direzione di Verona per entrare in città da San Felice e viale Milano per poi passando vicino alla stazione arrivare sempre in viale Roma. Insomma questo aggiramento produce nella tappa vicentina novità sostanziali, paesaggi eccezionali, un mondo produttivo di grande qualità, architetture artistiche, ecc. Siamo in un contesto che tutto il mondo vedrà e potrà apprezzare tenendo conto che si tratta della prima volta in assoluto. Le difficoltà tecniche parlano poi da sole: a Gambellara i corridori arrivano dopo 180 chilometri abbondanti e quindi devono affrontare un finale assolutamente interessante, magari anche per la classifica se ci arriviamo con ancora incertezze forti nelle posizioni.

EUGENIO GONZATO- Fin dall’inizio, conoscendo Nicoletti, sono subito entrato in questa avventura con il gruppo che se ne occupa. Qualcuno si è ritirato da questo gruppo misto tra pubblico e privato, ma la maggioranza no: grazie alla tenacia di Nicoletti e della sua associazione, ma anche grazie a noi che gli abbiamo fatto da supporto, si è ottenuta una cosa che pareva davvero impossibile, tornare a Vicenza dopo 17 anni, ma in questa forma, attraverso i Colli Berici. Da parte di tutti c’è un riconoscimento che questa area è dotata di una bellezza di paesaggio e di tanto lavoro che si è fatto e si sta facendo anche insieme con e Proloco per conoscere e valorizzare. Il Giro è un evento nazionale e internazionale che trascina davvero tantissimi appassionati e attirerà tutte le tv del mondo e tutti parleranno dei Colli e li vedranno. Questo era il nostro obiettivo e ne siamo felici. Sul piano economico i Comuni debbo dire che spendono pochissimo, danno un contributo modesto in proporzione con le possibilità che sappiamo bene quel che valgono; in compenso ci impegnamo a contattare aziende locali, esercizi pubblici, ristoranti, alberghi e tutto quel che costituisce il quadro economico di casa nostra per avere un aiuto.

GIORGIO_VACCHERELLI (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)GIORGIO VACCHERELLI- È una opportunità unica, un evento eccezionale che premia tutto il nostro lavoro; per quanto riguarda il mio Comune credo che sarà un evento irripetibile anche se spero ovviamente che il Giro passi ancora in futuro per Mossano; era inimmaginabile che accadesse per cui il nostro impegno è assicurato e l’evento deve riuscire secondo le previsioni e la dimensione che deva avere. Il nostro problema sarà quello delle strade che sicuramente dovranno essere toccate per garantire il miglior passaggio in sicurezza dei corridori. Per questo ci daremo da fare sperando che soprattutto la Regione che dia una mano; teniamo presente che il percorso tocca punti meravigliosi come la valle dei mulini,l le prigioni, le ville venete come Montruglio-Camerini; parliamo di un evento che aspettiamo e desideriamo come un fatto che sarà unico e irripetibile.

Un Basso vicentino quindi che non si presenta come area marginale o secondaria ma invece come quello che è tra i più belli della provincia di Vicenza.

MORENO NICOLETTI- Questi sindaci hanno un grande merito in questo aver saputo conservare tutti i Colli così bene. Li conosco benissimo, mi ci sono allenato per trent’anni e debbo dire che le strade sono tra le meglio tenute, tutte al di fuori delle statali e dei grandi percorsi. Anche prima del Giro le strade hanno bisogno di solo qualche intervento perché la base è più che buona. Tra l’altro abbiamo come opzione di ricambio, in caso di intoppi sul percorso normale, salite come via Monti che presenta un 22% di pendenza per cui si può ben dire che anche dal punto di vista tecnico non manca affatto lo stimolo giusto anche per gli specialisti. Un finale di tappa molto bello che potrebbe davvero influire sulla classifica, e qui saremo ormai verso la terza settimana…

Parlando di tutto ciò che riguarda i Colli dal punto di vista dell’immagine e del possibile turismo da incentivare, che sviluppi futuri si possono vedere in questa improvvisa vetrina offerta dal Giro?

ULISSE_BOROTTO (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)ULISSE BOROTTO- I Colli sono conosciuti dagli amanti della bicicletta, per gli altri sono sempre una sorpresa tanto che chi arriva da noi si innamora perché siamo riusciti da un certo punto di vista a rimanere in equilibrio tra turismo di massa e giusta frequentazione. Credo che sia corretto così. Quando il Giro passerà per Nanto e vedranno in televisione gli ulivi dei Colli forse penseranno di essere in Puglia o non so dove. È una zona bellissima con strade larghe e una panoramica fantastica sul territorio e il percorso prende tra l’altro tutta la zona montana di Nanto che è arrivato a tutto questo quasi all’ultimo minuto ed è molto grato a questa organizzazione che ci ha offerto una grossa occasione. Oltre alla pietra abbiamo affreschi del 400 nella nostra antica Pieve e tante altre cose. È un gran bel paese e va difeso ovviamente dall’eccessivo insinuarsi di molto turismo perché appunto come dicevo è questo l’equilibrio che ci conserva la nostra area con tutti i pregi che ha. Anche questo nostro minimalismo politico/amministrativo contribuisce a mantenere un’offerta di qualità nell’immagine che è quella di oggi.

GIUSEPPE BOSCHETTO- Grande attraversamento, 20 chilometri di territorio collinare per Lonigo e tutto il resto dei Colli; quando avremo la fortuna di vedere il territorio dall’alto con le riprese del Giro vedremo di tutto, le corti agricole, il grano, gli ulivi, le ville venete, le varie fioriture, assisteremo insomma a uno spettacolo unico perché i Colli sono unici nel loro complesso. Debbo ringraziare tutti, cittadini e colleghi amministratori, perché c’è sempre stata una grande cura del territorio, senza praticamente speculazione edilizia, tutti abbastanza ligi alle regole e quindi difensori del territorio. Passare per di qua per chi non conosce questo territorio è uno spettacolo davvero unico. Il Giro ha sempre rappresentato nella sua storia un grandissimo spettacolo sportivo forse il più grande e il più popolare oltre che del tutto gratuito. Ha sempre rappresentato qualcosa di più dell’avvenimento sportivo perché ci sono i corridori che sudano e faticano, proprio come chi lavora e magari di più, uno spettacolo che deve essere guardato con rispetto ammirazione e entusiasmo.

tappe (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)

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