NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Giro a Vicenza, spettacolo economia turismo

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Giro a Vicenza, spettacolo economia turismo

Con lo stesso Moras vorremmo anche sentire le difficoltà tecnico mediche di una corsa: cosa suggerisce questo percorso?

GIANLUIGI_MORAS (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)GIGI MORAS- Prima di tutto mi suggerisce che con questo percorso ed altri qua attorno possiamo permetterci davvero di pensare a qualsiasi classica alla maniera del nord. Vicenza non ha una sua classica per il suo territorio e sarebbe davvero bello che ne creassimo. Una volta cominciato

poi magari si potrebbe moltiplicarne l’effetto in altre corse dello stesso tipo.

ANDREA FERRIGATO- Qui siamo a livello di un Fiandre o di una Liegi, abbiamo tratti di pavè interessanti e grandissimi sponsor che su questo genere di tratti di salita e di discesa tecnica certo non scapperebbero. Il problema è di coinvolgere davvero tutti sulla base della passione e anche sulla base dell’interesse economico dimostrabile e solido. Io mi alleno tutti i giorni suoi Colli: incontri in due ore un bus scolastico e qualche macchina. A casa mia a Schio mi alleno in mezzo al traffico. Insomma, i Colli davvero sono un luogo separato.

Ci saranno migliaia di persone, dove si metteranno?

GIGI MORAS- Non credo ci saranno grandi problemi perché queste salite si raggiungono facilmente anche in bici e quindi non credo mancherà il posto con grande possibilità di sistemarsi pero tutti quelli che saranno da quelle parti ad applaudire i corridori.

STEFANIA VILLANOVA- Siamo alla svolta finale per l’organizzazione con un bel po’ di lavoro quotidiano ancora da fare. Da presidente debbo dire che ognuno di noi fa il suo e poi si confronta con tutti gli altri. È il gruppo che va avanti molto unito. Personalmente mi sento supportata e anche… sopportata. Tra l’altro sto conoscendo meglio il ciclismo e il ciclismo mi sta appassionando. Certo è che il gruppo lavora bene, in perfetto accordo. Non so rispondere alle ipotesi sul futuro di Vicenza ancora coinvolta nel Giro, ma credo che stiamo facendo un ottimo lavoro per dare un grande spettacolo e questo indubbiamente resterà e aiuterà aòtre eventuali iniziative.

LINO MOSELE- Portiamo a termine prima questo discorso del 22 maggio e lasciamo stare il resto. Visto che l’organizzazione funziona, allora sì che dopo lo spettacolo offerto da questi 50 chilometri contribuirà ad aprire altre strade. Con le televisioni ci saranno milioni di spettatori in tutto il mondo… Non so se si potrà fare qualcosa al mattino prima dell’arrivo, ma credo di no perché ci sarà un movimento enorme. In compenso abbiamo molte iniziative che precedono i giorni prima coinvolgendo tra l’altro anche le scuole. Comunque in questi chilometri abbiamo 500 persone addette al servizio e questo vi dice della complicazione e dei dettagli curati fino al minimo particolare. Gli eventi collaterali ci sono, ma saranno tutti nei giorni precedenti.

ALESSANDRO_BELLUSCIO (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)ALESSANDRO BELLUSCIO- C’è effettivamente questa serie ulteriore di avvenimenti anche se non possiamo ancora darne i dettagli. Il mattino di quel giorno abbiamo scadenze ben dettate e precisate dall’organizzazione generale, ma abbiamo anche molto altro con partecipazione di tutti e di tutto il territorio. Questo evento arriva sotto la spinta di una forte sponsorizzazione collettiva per cui noi dobbiamo far fruttare questo sforzo. Teniamo presente che se superiamo con un successo questo lavoro probabilmente avremo altri eventi di questa natura, oppure crerandone altri come dicevamo prima. Visto che ora tutto funziona, che lo spettacolo, che c’è l’evento anche, quel che diventa indispensabile è il ritorno economico perché solo allora si ottengono altre cose. La reazione degli imprenditori è positiva e c’è la collaborazione del pubblico con le categorie: Industriali, Artigiani, Banca Popolare, tutto assieme dimostrano che si è capito lo spirito di quanto sta per accadere. È una palestra per tutti. La risposta è positiva da parte di tutti, debbo dirlo. Noi andiamo a chiedere cercando le eccellenze del territorio. Vediamo una grande risposta e l’obiettivo che ci siamo prefissati credo stia per essere raggiunto. Occorrerà probabilmente marzo intero per concludere, ma siamo a tre quarti del percorso. Non diciamo di cifre, ma sappiamo che oltre all’organizzazione di RCS dobbiamo far fronte a costi importanti: ci eravamo prefissi 400mila euro di base e siamo convinti che ci arriveremo. È un po’ come un sogno che si trasforma prima in un progetto, poi mette assieme le persone per realizzarlo e infine l’organizzazione va al punto chiave delle cose che si vedono. La nostra presidente è tosta: e tutti noi ci abbiamo messo tanta passione al punto da pensare di non poter fallire.

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