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Enzo Benetti, direttore Associazione Commercianti mandamento di Asiago:
«Un inverno con tanta neve, ma alcuni comparti sono in forte sofferenza»
È un bilancio in chiaroscuro quello che traccia Enzo Benetti, direttore dell'Associazione Commercianti del mandamento di Asiago. «Rispetto allo scorso inverno – spiega Benetti – le cose sono andate decisamente meglio, ma siamo ben lontani dalle presenze di 4-5 anni. La crisi economica si sta facendo sentire e ovviamente il problema non riguarda solo l'Altopiano, ma anche rinomate località delle Dolomiti o, tanto per non andare troppo distante dall'Altopiano, centri come Folgaria. Questo non significa consolarsi nelle difficoltà che riguardano tutti, semmai bisogna rimboccarsi ancora di più le maniche per garantire un allungamento sia della stagione invernale che di quella estiva».
Tornando al consuntivo della stagione che ci stiamo lasciando alle spalle Benetti sottolinea che «abbiamo vissuto un inverno con tanta neve ma purtroppo molti fine settimane sono stati condizionati dal maltempo, ad esempio a marzo in nessuno dei week-end c’è stato il sole. E in una stagione relativamente corta com'è quella invernale in sede di bilancio queste situazioni finiscono con il pesare negativamente. Per il resto è stato fatto un buon lavoro anche quest'anno con le settimane bianche, grazie ad un gruppo di operatori che riescono a far quadrare i conti anche con offerte turistiche molto allettanti sotto il profilo economico. Non c'è dubbio tuttavia che la nota più positiva di questo inverno è stata l'organizzazione dei Mondiali Master di sci di fondo, che hanno portato in Altopiano circa 1200 persone, una buona parte stranieri, per una decina di giorni: in tal senso i conti sono presto fatti».
Per quanto riguarda invece un'analisi specifica del settore commercio il direttore del mandamento di Asiago dei commercianti precisa che «la difficoltà riguarda un po' tutti, a partire da boutique e negozi di abbigliamento, per il quali la situazione è davvero complicata. Gli alimentaristi riescono in qualche modo a barcamenarsi, mentre per quanto riguarda gli esercizi pubblici la crisi si sente di più nelle pizzerie e nei ristoranti da 20-25 euro, che non in quelli da 60-70 euro. Pur sempre condizionati dal meteo i bar registrano buoni affari nei giorni di maggior afflusso turistico, caratterizzato sempre più, in inverno come in estate, dai cosiddetti pendolari. In questo senso va evidenziato che, in una situazione di crisi economica, il pendolarismo rappresenta comunque una possibilità di introito per una parte degli associati».
«Il nostro impegno per il rilancio del turismo altopianese – conclude Benetti – deve essere finalizzato ad un allungamento della stagione di maggior afflusso, sia quelle invernale che quella estiva. In tal senso è positiva l'organizzazione dei mercatini natalizi già da inizio novembre o dei fuochi sulla neve ad a febbraio, così come manifestazioni di richiamo a giugno e settembre. Guardare con un occhio attento al futuro, significa anche proporre l'Altopiano estivo ai partecipanti ai mondiali di sci nordico, oppure in occasione dei mondiali di corsa orientamento che nell'estate 2014 verranno organizzati assieme a Folgaria e Lavarone, vanno pubblicizzate le piste da fondo».
