NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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La nuova "frontiera" del cicloturismo

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La nuova "frontiera" del cicloturismo

Pierpaolo Romio, titolare del tour-operator "Girolibero" di Vicenza:

«Stranieri in crescita del 10%, auspico accordo con gli albergatori locali»

È una realtà leader in Italia, con un fatturato, pari a 10 milioni e 426 mila euro (dato riferito al 2012) che la pone come una vera e propria industria del turismo. Stiamo parlando del tour-operator "Girolibero" di Vicenza, che ha sede legale nel centro storico della città, in via Manin, e il magazzino con molte centinaia di biciclette in viale Margherita. Protagonista di questa scommessa vincente è Pierpaolo Romio, titolare e amministratore legale dell'azienda, che nell'arco di 15 anni, partendo da zero, ha saputo crescere gradualmente, ponendo sempre al primo posto la bicicletta.

La nuova "frontiera" del cicloturismo (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)«Siamo partiti nel 1998 con mezzo dipendente - racconta Romio - e adesso ne abbiamo 42. A questi vanno aggiunti gli accompagnatori, che sono nostri collaboratori, che sono passati dagli 8 della fine degli Anni Novanta ai 120 attuali: tra loro c'è anche Andrea Ferrigato, ex professionista a livello internazionale, che accompagna gruppi di appassionati ciclisti che scelgono luoghi di vacanza con le loro bici da corsa: lui ovviamente viene a lavorare in bicicletta dall'Alto Vicentino e trascorre almeno 2-3 mesi all'anno ad accompagnare gruppi. Nel 2012, assieme ai nostri partner esteri, abbiamo organizzato vacanze per circa 16.500 persone, quasi equamente divisi tra turisti italiani che decidono di andare all'estero o in altre località italiane e turisti stranieri, di ogni parte del mondo, che invece decidono di venire nel nostro Paese».

«Il nostro non è un servizio noleggio di biciclette - spiega il titolare di "Girolibero" - nel senso che il nostro compito principale è organizzare vacanze o escursioni di vario genere. Tuttavia siamo disponibili all'evenienza: il Cral di Aim Vicenza, tanto per fare un esempio, ogni anno ci chiede di recapitare 150 biciclette a Peschiera del Garda: da qui loro partono per una gita lungo la pista ciclabile che porta a Mantova, dove noi poi andiamo a prendere i mezzi, organizzando anche il viaggio in pullman di andata e ritorno per l'intera comitiva. Lo stesso può avvenire, altro esempio, con un turista americano che chiede di trovare una bicicletta in aeroporto a Verona e poi magari la riconsegna in un hotel delle Dolomiti dopo una settimana di escursioni. Con gli albergatori di Abano Terme abbiamo appena concluso un accordo che prevede la consegna di 60 biciclette e lo stesso avviene anche con quelli di Jesolo, con il numero più alto richiesto durante l'estate».

Il business di "Girolibero" garantisce numeri significativi anche per il capoluogo berico. «Il nostro giro d'affari - precisa Romio - prevede circa 12 mila pernottamenti l'anno in città, con introiti rilevanti a cui va aggiunto anche l'indotto, ossia pranzi, cene o acquisti in negozi vari. La verità è che accordi simili con gli albergatori berici si contano sulle dita di una mano, ad esempio l'Hotel de La Ville ha sempre un paio di bici a disposizione dei clienti se le domandano. Il nostro lavoro ha come fulcro Vicenza qui, saremmo noi i più felici a stipulare un accordo in questo senso con operatori locali, anche con formule diverse».

«Magari siamo un po' di parte - conclude Romio - ma pensiamo che la bicicletta sia il mezzo migliori per fare turismo e che, per viaggiare, servano curiosità, un po’ di iniziativa e la giusta dose di comodità. Inoltre siamo convinti che si debba sempre partire con la compagnia che si preferisce, per questo dedichiamo la stessa attenzione tanto al ciclista solitario e che alla comitiva numerosa. Il nostro barometro sulla crisi? Per la verità non la sentiamo, anche se nel 2012 la crescita è stata meno marcata degli anni precedenti. Rispetto all'anno scorso le prenotazioni degli stranieri sono crescita del 10%, mentre per quanto riguarda i viaggi degli italiani all'estero è un po' presto per dirlo ma non registriamo flessioni evidenti».

La nuova "frontiera" del cicloturismo (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)

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