NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Se rinasco ti vengo a cercare

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Se rinasco ti vengo a cercare

Dall’Osto, la storia affronta i rapporti di coppia tra fiducia, sincerità e rispetto. Ma anche tradimenti e mezze verità…

Se rinasco ti vengo a cercare (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)«La domanda che spesso pongo fra le righe del libro è: conosciamo realmente che ci vive accanto? Così parla il protagonista della moglie: '.. averla conosciuta, aver capito di lei anche il suo intimo, aveva fatto scattare in me delle emozioni indescrivibili: le palpitazioni al primo appuntamento, l’adrenalina del primo bacio, lo scoprire ogni giorno cose nuove e sconosciute. Ma le emozioni dell’innamoramento possono non valere nulla se poi non approfondiamo, correggendo col dialogo, ogni problema. Abbiamo avuto fretta di correre, di arrivare e non abbiamo trovato mai il tempo, in questa fase, di fermarci a ragionare, a discutere, anche animatamente, per chiarire ognuno i propri bisogni, le proprie necessità affettive nel rispetto, comunque, dei bisogni e delle necessità reciproche; questo mettersi in discussione, guardarsi diversamente, ci avrebbe aiutati a crescere con prospettive diverse, a maturare certezze che ora non abbiamo più, con il nostro rapporto basato più sul come eravamo che sul come saremo. Le mezze verità e i tradimenti sono solo la logica conseguenza dei silenzi di coppia».

Ad una prima lettura sembra che nelle tre coppie del romanzo tutti tradiscano tutti, o quasi... è un'amara constatazione della realtà oppure solo un pretesto letterario per rendere la storia più interessante?

«Credo purtroppo sia la constatazione dell’amara realtà della nostra quotidianità. Con le moderna tecnologie (internet, Iphone, Ipad, tablet e cellulari sempre più avanzati) abbiamo azzerato lo spazio e il tempo e attraverso le conoscenze e gli incontri virtuali sono notevolmente aumentate le occasioni di nuovi incontri. Questa nuova libertà ha permesso di creare più opportunità e c’è chi ne approfitta e chi si lascia andare. Molti matrimoni, molte convivenze e molte amicizie finiscono perché non abbiamo più il tempo, e la voglia, di conoscerci di più. Vogliamo vivere e cogliere l’attimo. La nostra vita, reale o virtuale, lavorativa o affettiva, è basata esclusivamente sul Carpe Diem. Nessun pretesto narrativo. Sono le storie che senti raccontare dal barbiere o dalla parrucchiera; per strada o al bar».

Ha scelto la formula del romanzo epistolare, ma in chiave moderna... le classiche lettere d'amore sono sostitute da lunghe e-mail tra i due protagonisti Anna e Marco.

«Ho cercato di dividere il romanzo in tre parti, la prima delle quali, la conoscenza, cui fanno seguito l'approfondimento e la scelta, è di una epistolarità volutamente asfissiante. Questo mi è servito per fare conoscere i personaggi, i protagonisti del romanzo e non solo nella loro parte romantica, ma anche nella loro psicologia, partendo dall’infanzia e accompagnando il lettore, passo dopo passo, e-mail dopo e-mail, alla conoscenza profonda, intima, romantica e fisica dei due protagonisti nella loro maturità. Vero è che a metà libro, di qualsiasi personaggio io racconti l’attimo, il lettore ha ben delineate nella mente personalità, aspetto, comportamento e tutto ciò possa servire per inquadrare il personaggio di cui si sta leggendo. Le e-mail mi hanno permesso di recuperare la passione per lo scrivere, la bellezza di usare le parole, la parola fine a se stessa senza quegli acronimi o abbreviazioni che si usano negli sms. Se a volte l’esposizione può sembrare edulcorata, credo che a molti, anche giovani, faccia piacere sentirsi dire certe parole, specie in amore».

Nel finale si capisce il motivo della scelta del titolo... è questo il significato che dà al vero amore?

«Credo sia evidente che il sentimento amore abbia per me un significato importante, che prevarica in maniera assoluta la fisicità dell’amore stesso. Le emozioni appartengono all’attimo in cui sono vissute e sono personali, indivisibili. Nell’epigrafe di pagina 9 uso la citazione del Mahatma Gandhi che dice 'L’uomo è dove è il suo cuore, non dove è il suo corpo'. Il sentimento vero ha poca razionalità, altrimenti non sarebbe tale! L’amore vero và oltre la nostra concezione stessa del sentimento. Il titolo, di per se stesso, non è un concetto chiuso. Il se rinasco, ossimoro condizionale, apre indirettamente alla quarta di copertina dove, usando una frase di una canzone degli U2, affermo che I still haven’t found what I’m looking for – Non ho ancora trovato quello che sto cercando».

 



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