NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Ritorna il grande spettacolo della Mille Miglia

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1000 MIGLIA

18INPIAZZA_DIAGONALE (Art. corrente, Pag. 3, Foto generica)Dopo una copertina dedicata alle splendenti auto della Mille Miglia 2012 e alla vittoria di Giannino Marzotto nel 1950 (in camicia bianca, giacca e cravatta dopo 10 ore e mezzo di corsa massacrante su e giù per l'Italia) parliamo con la Scuderia Palladio che è il cuore anche di questa edizione a Vicenza...

MAURO PERUZZI- Siamo quasi alla fine, quel che abbiamo fatto l'anno scorso ci è servito moltissimo ed ora siamo alle ultimissime cose: sperando nel tempo buono, questa è una edizione in cui ci sarà ancora di più da vedere; tra l'altro quest'anno passiamo anche da Ponte degli Angeli, una doppia curva che costringe le auto a rallentare molto e favorisce le fotografie.

LAURA_CAMPAGNOLO (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)LAURA CAMPAGNOLO- Famosa quella vittoria di cui parlano le immagini di apertura con la vittoria in doppio petto; fatica sì, anche per noi, ma siamo praticamente pronti con questa Mille Miglia che torna affidata alla Scuderia Palladio che organizza e si dimostra di nuovo all'altezza di questo avvenimento mondiale; dopo i 24 anni passati l'anno scorso per rivedere la corsa è un grande risulta che ora ritorna. La gente aveva davvero sentito questa lunga assenza e naturalmente ce lo ha dimostrato e ce lo sta dimostrando anche in questi ultimi giorni di attesa.

Manifestazione indimenticabile anche perché Vicenza riceve Mille Miglia e Giro d'Italia nell'arco di otto giorni appena.

MILENA CECCHETTO- Ma Vicenza se lo merita avendo la fortuna di avere persone come queste della Scuderia Palladio che hanno tanto lavorato per rendere possibile questo avvenimento. Quando mi hanno chiesto di essere presidente del comitato ho pensato che davvero eravamo di fronte a mesi di lavoro. È un orgoglio poter rappresentare come amministratore tutta la provincia di Vicenza. Una coincidenza davvero grande quella che si determina poi con il Giro d'Italia.

Davvero una coincidenza da mettere in rilievo. Ma c'è anche dell'altro oltre alla vicinanza dei due avvenimenti...

MAURO_PERUZZI (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)MAURO PERUZZI- In effetti la vicinanza non è casuale e più o meno queste date sono sempre state tali e quali con qualche variante di uno o due giorni. Ma il resto da dire è che Vicenza si è accorta improvvisamente dell'auto. Già l'anno scorso la risposta fu incredibile. Credo che quest'anno sarà ancora meglio: il passaggio della Mille Miglia ha portato infatti a Vicenza eventi collaterali in serie con manifestazioni in Piazza prima e durante e ancora un'altra manifestazione sempre a sfondo motoristico subito dopo; ci dimostra che la città si è ritrovata con l'automobile, cosa finora un po' trascurata.

E i piloti come trascorrono questa vigilia? Lavorano con i meccanici, lavorano addirittura direttamente alla messa a punto, oppure si tratta di una attesa impegnativa soprattutto dal punto di vista nervoso visto che 1600 chilometri filati in tre giorni non sono comunque uno scherzo anche se si tratta di regolarità e non di velocità?

MASSIMO_AMENDUNI (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)MASSIMO AMENDUNI- Abbiamo naturalmente una assistenza dei meccanici, questo sì, e naturalmente è anche per noi una attesa di un certo peso dal punto di vista mentale, però... Queste anziane signore in strada, come la mia Alfa del 1928 al stessa del modello che vinse Campari, forse Ferrari e tanti altri, sono in corsa di regolarità ma in un percorso molto lungo e rispettando le parti cronometrate di regolarità in cui si giocano secondi e decimi; i meccanici sono bravi, noi ci prepariamo a nostro modo, anche calcolando sul pressostato il modo migliore per segnare sull cronometro tempi buoni. Non trascuriamo poi il contorno di folla che vede questo museo itinerante come una benedizione in altro modo non visibile: 375 vetture che partono a qualche secondo una dall'altra e vengono scelte dagli organizzatori con grande maestria. Difficile arrivare in fondo, le percentuali di abbandoni sono sempre alte e proprio per questo e la fatica di orari e di meccanica è un impegno difficile, con poco tempo per recuperare tra la sera prima e la mattina dopo e alla fine la tappa finale, unico percorso filato tra Roma e Brescia, per il ritorno. In più si viaggia su strada normale tranne qualche trasferimento, in mezzo al traffico, sottoposti alle regole normali della strada, vigili compresi. Tutto assieme fa un impegno importante...

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