NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Ritorna il grande spettacolo della Mille Miglia

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1000 MIGLIA

A proposito del traffico: gli automobilisti sono tanto affascinati da queste vetture storiche da togliersi di mezzo almeno momentaneamente per lasciare via libera, oppure fanno resistenza e stentano a lasciar strada? E come portate voi piloti il peso dell'eredità di uomini come Giannino Marzotto e quella sua generazione di eroi addirittura, di gente che ha tracciato davvero una strada per l'automobilismo degli ultimi cinquant'anni?

ANDREW_THOMAS_ARDUINI (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)ANDREW THOMAS ARDUINI- Difficile un paragone: dopo la guerra erano anno di rilancio, oggi non esiste l'equivalente se non forse nello sport estremo. Io ho fatto la mia prima Mille Miglia l'anno scorso, con una decisione nata attorno a un tavolo con amici: nacque l'idea da appassionati che questa manifestazione ci mancava e abbiamo fatto in modo che si potesse realizzare il sogno. Tutti assieme ci siamo messi a lavorare e ora io personalmente mi guardo questa edizione e penso da pilota alla prossima. È un fascino incredibile. Queste macchine sono bambine anziane, per così dire, con l'obiettivo di arrivare alla fine della gara, quindi in una condizione non facile. Un'avventura che rifarò e possibilmente la rifarò per vincere. Quanto poi al comportamento in strada degli automobilisti si possono dire tante cose a partire dal fatto che tutti, loro e noi, siamo sottoposti alle stesse regole per cui...

MASSIMO AMENDUNI- La regolarità richiede rispetto dei controlli orari che sono appuntamenti a cui non si può mancare: se non ci sei la gara è molto compromessa. Siccome esistono incognite nel traffico come lavori, intasamenti e tutto quel che comporta il traffico normale è chiaro che non abbiamo via libera e che le incognite del caso sono praticamente illimitate. Ognuno va come può e con i limiti da rispettare. A volte arrivano anche multe e va beh... Per dire che la vecchia Mille Miglia che andava in 10 ore e 40 lungo 1600 chilometri aveva bisogno di ben altro: a 160 di media si chiudevano le strade, per forza. Era tutt'altra cosa. Ora davanti a noi a fare come da staffetta ci sono 150 Ferrari che fanno una specie di gara nella gara e sono tutte macchine recentissime: fanno anche qualche sosta perché se lo possono permettere, dopo di che ci superano come missili e poi naturalmente arrivano le multe...

PERUZZI_CAMPAGNOLO (Art. corrente, Pag. 3, Foto generica)MAURO PERUZZI- A questo proposito dell'uso delle strade, Vicenza ci ha chiesto di portare le transenne a un chilometro prima rispetto all'anno scorso. Il che vuol dire cominciare con le transenne alla rotatoria del coccodrillo di Viale Milano. L'anno scorso c'era talmente tanta gente da rendere necessario questo intervento e sappiamo quasi matematicamente che l'anno prossimo non basterà il ritocco di oggi e occorrerà invece qualcosa di più ancora. Correre in mezzo a tanta gente credo sia esaltante, come sanno bene i piloti.

LAURA CAMPAGNOLO- L'invito che estendiamo a tutto il pubblico è di seguire la gara da Monte Berico, dal Cristo al Piazzale e oltre, per evitare che ad esempio lungo la Commenda ci sia troppo affollamento: lì vale veramente la pena di andarci a piedi.

In un tratto così stretto cosa pensano i piloti: ci sono rischi per la gente che si assiepa ai lati della strada o no?

MASSIMO AMENDUNI- Personalmente credo che sia meglio sistemarsi altrove, la strada è stretta effettivamente e il punto di passaggio è di una prova cronometrata per cui è pensabile che le velocità siano diverse dal normale, più alte, e qualche rischio ci sia soprattutto se ci capita come l'anno scorso di avere cattivo tempo e un po' di asfalto bagnato, anche se in misura minima. La Commenda ha un sacco di curve, specialmente chi non conosce la strada può essere tratto in inganno e naturalmente se capita qualcosa chi ci rimette è la gente e con la gente anche la manifestazione. Quel che si aspetta il pubblico dei rally qui invece non ci deve essere, la derapata, le auto di traverso eccetera. Il nostro consiglio quindi è di andare soprattutto tra Monte Berico e la Esse di Monte Berico...

MAURO PERUZZI- Il nostro consiglio è questo; appunto, in quel settore della tappa si vede di più e bisogna andarsi a sistemare nei posti giusti non in quelli pericolosi. Sono strade non facili come del resto si vedrà con il Giro d'Italia anche se a correre saranno le biciclette e le strade saranno chiuse con anticipo: qui ci sono variabili diverse. Bisogna stare attenti e abbiamo fatto di tutto per la migliore riuscita della manifestazione. La Commenda del resto è indovinata come soluzione proprio perché propone difficoltà di un certo livello...



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