NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Giro d'Italia: ancora pochi giorni e ci siamo

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Giro d'Italia: ancora pochi giorni e ci siamo

Dopo le interviste condotte da Mauro Dalla Pozza a Davide Cassani, Pippo Pozzato e Matteo Marzotto ne commentiamo il contenuto: la tappa di Vicenza è davvero una formidabile arma di propaganda e promozione turistica? e quanto ha faticato il comitato di Vicenza Sport per ottenere questo primo risultato almeno in ipotesi?

moreno_nicoletti (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)MORENO NICOLETTI- Ultime verifiche fatte l'altro ieri, l'asfalto c'è, lo sfalcio finisce ma continua a piovere, domani farò un altro passaggio e filmeremo la salita degli Ulivi e dei pezzi di discesa perché alcune squadre me le hanno chieste queste immagini. D'altra parte i corridori arrivano0 stanchi ed è logico che vogliano sapere tutto. La salita interessa e spaventa molto e quasi tutti. Quanto alla squadra che abbiamo messo a punto per realizzare tutto questo lavoro posso solo dire che è stata indovinata: qui mancano Stefania Villanova e Alessandro Belluscio, però sappiamo che sono impegnati altrove. Tutto hanno dato il meglio ed il risultato lo vedremo. Certo è che fino alla mezzanotte del giorno 22 gli occhi vanno tenuti bene aperti e niente deve essere sbagliato.

gabriele_viale (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)GABRIELE VIALE- Come comitato siamo soddisfatti la città e la provincia hanno risposto come la Regione e i 10 Comuni abbiamo avuto le imprese imprenditoriali erano con noi, diamo la giusta soddisfazione a chi ha investito sulla tappa e quindi sul nostro lavoro. Percorso bellissimo, come mostra la maglietta che regaliamo a Claudio Pasqualin, ed è un ricordo rilevante. Quanto alla organizzazione bisogna dire che abbiamo avuto tante cose e ne abbiamo messe in cantiere anche di più come la mostra della bici antica in Basilica. Tutto è stato fatto per valorizzare il territorio: siamo partiti al Vinitaly di Verona e abbiamo continuato poi con tutto il resto e una serie di manifestazioni diciamo così propedeutiche al punto di arrivo che è naturalmente la tappa del Giro a Vicenza.

andrea_cazzola (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)ANDREA CAZZOLA- Il mio lavoro sul percorso mi ha tolto qualche volta il sonno però con l'aiuto delle amministrazioni e assieme a Moreno sembrava prima che non si riuscisse a fare tutto e poi invece arriviamo al dunque e siamo alla conclusione. Difficile immaginare da fuori tutto questo, stiamo lavorando da più di un anno. Dobbiamo solo piazzare i materassi nei punti chiave per la sicurezza. Solo quello: dopo di che aspettiamo il Giro e basta.

CLAUDIO PASQUALIN- Io ringrazio di questa maglietta naturalmente ha i colori della città e perfino i colori del vino che cito non a caso perché uno degli aspetti da valorizzare è la bellezza del territorio e delle sue produzioni. A parte il paesaggio che non ha niente da invidiare ad altri angoli italiani più celebrati è davvero un unico: ci sono vigneti dappertutto, i campanili si affacciano in un orizzonte straordinario, piacevole. Le riprese dell'elico0ttero, sperando nel tempo, daranno uno spot pubblicitario senza pari nel mondo per la nostra terra. Il turismo è importante e la promozione che può venire da queste manifestazioni è grande. Tra l'altro non si conoscono bene né i colli né i loro prodotti; guardate che certe cose di questa zona sono fantastiche, come il vino chiamato Tai per non confonderlo più col Tocai, al quale bisognerebbe cambiare solo il nome per localizzarlo meglio dove viene prodotto perché la qualità è eccezionale. Potremmo chiamarlo Barbarano o simili. Tai è proprio brutto.

L'aspetto anche imprenditoriale dell'operazione legata al Giro non è né secondario né occasionale: si tratta di andare al cuore di uno degli obiettivi precisi che la squadra di Nicoletti si è proposta come risultato preciso.

mauro_dalla_pozza (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)MAURO DALLA POZZA- Matteo Marzotto ci ha ribadito che si tratta di un aspetto importantissimo perché questo passaggio per i Colli pochissimo conosciuti rispetto a Vicenza e alla città del Palladio induce evidentemente altro, molto altro. Può essere un investimento, dice Marzotto, perché nonostante la crisi la possibilità di crescere specie nel settore turistico esiste. Io chiederei a Raffaele Carlesso presidente della federazione regionale del ciclismo, quali sono le sue considerazioni e l'effetto generale che pensa potrà riversarsi secondo lui sullo sport veneto e anche sulle attività economiche venete e vicentine in particolare.

RAFFAELE CARLESSO- È una vetrina importantissima, questo è certo. L'aver costituito questo gruppo di lavoro per la tappa è stato il lavoro più importante sicuramente. Ho visto come a lungo legato alla organizzazione del Giro che per una manifestazione di questo tipo bisogna essere preparati al massimo, cosa che riguarda direttamente questi componenti dell'organizzazione vicentina. Vicenza è ai vertici del ciclismo regionale subito dopo Treviso con 70 società e quasi 4mila tesserati; dopo tanti anni di assenza di una tappa è evidente che questa occasione è unica, forse irripetibile; bisogna cogliere questa occasione per rilanciare Vicenza e i prodotti locali insieme con tutte le località di questa provincia. Mi auguro solo che non ci manchi il tempo buono perché finora il Giro non è stato davvero fortunato tanto che su dodici giorni ne ha preso otto o nove di pioggia. Speriamo nel solo0 e di vivere una giornata importante e felice per tutto il ciclismo.

MAURO DALLA POZZA- Cosa ne dice di aver scelto questa zona anziché il bassanese e il marosticense?

raffaele_carlesso (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)RAFFAELE CARLESSO- Credo che sia stata una bella idea, magari abbiamo fatto un dispetto a Cavendish, ma certo spero nei vicentini soprattutto in Pippo Pozzato che spero arrivi primo, senza contare che ci sono anche Battaglin, Sella, Brambilla Gatto. Pozzato ha vinto nel 2006 a Padova con la maglia tricolore: è stata una giornata indimenticabile, io padovano mi sono sentito vicentino come Pozzato. Al di là di questo pensiamo anche al significato che questa giornata di mercoledì prossimo può avere sulla capacità di attrattiva del ciclismo che ha sempre bisogno di saper cambiare le generazioni e quindi ha bisogno di giovani. La bicicletta può anche essere pericolosa in strada e lo capiamo benissim9o, però vedo che le affiliazioni sono più o meno sempre quelle di prima anche se quando i nostri direttori sportivo vanno in famiglia a chiedere che i bambini si avvicinino al ciclismo qualche difficoltà la trovano. Però si lavora e si ottengono risultati anche se a differenza di altri paesi europei qui manca la sicurezza le piste ciclabili servono alle auto in sosta e manca una vera cultura per il rispetto della bici e di chi la usa.

claudio_pasqualin (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)CLAUDIO PASQUALIN- Pozzato comincia ad avere una età, meglio che torni lui a vincere adesso perché gli altri ragazzi hanno tempo davanti; Pippo è un po' come Sella, passati i trent'anni devi cominciare a pensarci. Come dice il presidente penso che la partecipazione alla bicicletta sia notevole sempre anche se per esempio nelle gare di gran fondo che stanno salendo di popolarità e ne sono previste due in provincia nel 2014 io proporrei qualche modifica: intanto riportiamo tutto in città con arrivo a Monte Berico, e poi regolamentiamo queste manifestazioni evitando quelle rovinose partenze in due o tremila ciclisti che tutti assieme arrivano alla prima strozzatura provocando spesso cadute. Credo che dotando i corridori di un chip elettronico tutto sarebbe molto più facile: in Francia c'è una fascia oraria di partenza e il controllo del tempo lo fa appunto il chip: uno ha un'ora circa per scegliere quando partire e dopo sono affari suoi per il tempo che fermerà all'arrivo. Credo sarebbe una bella innovazione.

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