NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Il monumento può essere lo specchio della città?

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Il monumento può essere lo specchio della città?

Da dove nasce questa specie di sindrome del monumento? Ciascuno risponda secondo sensibilità propria...

LASELLA (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)SILVIO LACASELLA- Una considerazione quasi banale però da fare: la differenza tra la pittura e la scultura è nella fatica con cui la si sposta; il monumento è difficilmente removibile e se la scelta non è azzeccata non c'è verso di ripensare la posizione. Il quadro cambia chiodo, il monumento no. Nella surrealtà della situazione di distacco dell'immagine dal territorio c'è da dire che la scultura a Vicenza viene posizionata in una specie di zoo, vicino allo stadio, dove ce n'è una serie di messe e tolte con un ripensamento in quel caso dignitoso. È una cosa che si fa raramente, certo prima di collocare una scultura uno ci pensa, magari dovrebbe esserci una commissione che medita e poi agisce. La scultura trasmette infatti il fatto artistico ma anche la memoria di chi è rappresentato ma non basta perché poi si va all'originalità e all'arte di chi ha elaborato il lavoro e la creazione. Ilaria del Carretto nessuno di noi se la ricorderebbe se non fosse opera di Jacopo Della Quercia. Quello di Lucca è uno esempio ottimo di opera affidata a persona di valore per fare un buon servizio anche al rappresentato. Rientra tutto nel discorso, come quel monumento a Neri Pozza piazzato al ponte che Pozza odiava, scultura da androne, con piedistallo che non appartiene alla scultura, a venti metri dalla piazza, ponte sbagliato, condizioni sbagliate. So d'altra parte che questo è il terzo progetto approvato dalla sovrintendenza, sarei davvero curioso di vedere gli altri due perché come minimo ci stupirebbero.

STEFANO FERRIO- Sono convinto che la Vicenza dei monumenti è una delle tante Vicenze possibili: sono immagato dal monumento a Pigafetta che tra l'altro ritagliava la posizione dei vespasiani ora tolti e dei quali era come un continuum; Vicenza è specifica per questo tipo di monumento totalmente estraneo a tutto. Magari però ha fatto piacere a generazioni di studenti del Pigafetta che passando da lì hanno trovato una ragione. Dall'altra parte c'è Gandhi, si va verso l'insondabile.

TONI_VEDU (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)TONI VEDU'- La decisione sui monumenti da qualcuno arriva. I busti arrivano da un mecenate, non saprei con quale meccanismo. Parlo di un altro monumento, quello dei bersaglieri a Ponte degli Angeli. Dopo Vicenza città Unesco è stato inaugurato, l'avevo spiato perché è rimasto coperto proprio fino all'ultimo. L'Anonima ha mandato anche una lettera piena di spirito per dire che il monumento mancava un po' come minimo di dimensione, l'imponenza ti dà una misura, mentre un monumento piccolo non ti dà questo. Così è venuto fuori quella specie di parmigiano in scaglie con le figurette dei bersaglieri che stanno attorno e c'è questa ruvidezza di linee che fa perfino male: dietro l'Olimpico non ci pareva proprio l'ideale. Debbo dire che adesso nessuno lo vede più, è stato rimosso dalla realtà, per far capire dov'è gli devi fare un disegno a chi te lo chiede. Il Pigafetta è stato offerto dai marinai, questo dai bersaglieri, in genere sono le associazioni d'arma ad offrire queste opere e nessuno ha il coraggio di rifiutare. Che dire? Evidentemente il budget è limitato per cui il monumento cala poi anche di dimensione. Gandhi è piccolissimo se ci pensate. C'è poi la questione dell'iconografia bellica oggi però in allontanamento; ma tutti i monumenti di Vicenza hanno una specie di vassoio con cui pare vogliano offrire qualcosa alla città. Non può essere casuale tutto questo. Certo che basterebbe un piccolo consulto magari dei mezzi di informazione e forse così si eviterebbero tanti dispiaceri, diciamo così, estetici.

SILVIO LACASELLA- Anche questo è da vedere. Ci sono sempre commenti preventivamente negativi che a volte determinano il fatto. Come nel caso del cavallo di Marini visto da un consigliere di allora e descritto come un cavallo con sopra un pupazzo. Quel pupazzo oggi è nel patrimonio del museo Rockfeller di New York.

Il monumento può essere lo specchio della città? (Art. corrente, Pag. 3, Foto generica)

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