NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
google
  • Newsletter Iscriviti!
 
 

Il canto di Ester

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

facebookStampa la pagina invia la pagina

Il canto di Ester

Giaretta, c'è un motivo preciso legato alla sua famiglia per cui ha scritto questo libro?

Il canto di Ester (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)«Il libro, come ho scritto nell'introduzione, è nato per due motivi e uno riguarda proprio la mia famiglia. Mio padre mi regalò anni fa l'albero genealogico della nostra famiglia che aveva le radici alla fine del Settecento, oltre non si andava. Mi incuriosì la cosa e cercai di capire perché tutto si fermasse lì. Il motivo era dovuto alle vicende belliche della fine di quel secolo. Napoleone durante la campagna di conquista condotta nel 1796-1797 ordinò frequentemente la distruzione delle canoniche dove erano registrate le nascite e le morti delle famiglie contadine per cui anche noi, di origine contadina, siamo andati in fumo. Ma non era tutto. Nel 1809, durante la rivolta di cui narro, i rivoltosi, tra cui molte donne, diedero alle fiamme i registri anagrafici delle municipalità con l'intento di far sparire documenti che potessero svelare l'età dei figli o fratelli. Napoleone infatti nel 1806 aveva decretato la leva obbligatoria: migliaia di giovani furono costretti a partire per guerre in tutta Europa e molti di loro non fecero più ritorno. Il secondo motivo è stata la lettura del libro 1809: l'insorgenza veneta di Ettore Beggiato, in cui vengono documentate le vicende drammatiche legate alla rivolta che divampò in tutto il Veneto, quando il governo napoleonico impose la famigerata tassa sul macinato».

Lei è un medico, da cosa nasce la passione per la storia e la scrittura?

«La mia passione per la storia nasce dall'attaccamento alla mia terra e alle mie radici. Penso che la memoria sia fondamentale per la vita di un uomo così come per quella di un popolo. Il popolo veneto ha perso gran parte della sua memoria e quindi ha smarrito molta della sua identità. Come medico sono abituato ad osservare il comportamento degli uomini e mi affascinano le vicende che la gente comune vive attraversando giorno dopo giorno lo scorrere della storia».

Il suo è un romanzo storico, ma si basa su fatti realmente accaduti: ce li riassume?

«Il mio romanzo racconta una storia ma si basa su eventi tanto reali quanto drammatici. Siamo nel 1809 e dopo il trattato di Presburgo il Veneto entra a far parte del Regno d'Italia di cui Napoleone si è autoproclamato Re. Questa seconda dominazione francese è stata per il popolo veneto uno dei periodi più difficili della sua storia. In quegli anni il Generale aveva bisogno di due cose per le sue campagne di guerra: denaro e uomini. La tassazione aumenta in modo esponenziale, ci sono tasse per tutto: vino, sale, trasporti. A farne le spese sono soprattutto i più poveri che vengono strozzati dal fisco e dai nobili che in qualche modo devono rifarsi, in quanto anche le rendite fondiarie erano cresciute enormemente. Spesso i piccoli proprietari o peggio i mezzadri non riuscivano a sostenere le spese, venivano multati e perdevano tutto. Inoltre molti giovani venivano arruolati e partivano per qualche guerra. Mentre in Francia la leva prevedeva quattro coscritti ogni 1000 abitanti, in Veneto erano 16 su 1000. Quando fu emanata la tassa sul macinato, chiamata la tassa sulla fame, scoppiò in tutto il Veneto la rivolta antifrancese. Furono migliaia gli uomini e che le donne che si sollevarono e che formarono dei piccoli eserciti: in un primo tempo riuscirono a prevalere sulle forze dell'esercito napoleonico e del Regno, poi però scattò la reazione e seguì una terrificante repressione. A centinaia furono fucilati, altri ghigliottinati, altri mandati ai lavori forzati. I processi e le sentenze durarono per due anni».

Il libro però è anche una storia d'amore, una sorta di "promessi sposi" alla vicentina...

«Il mio libro, pur parlando di un periodo storico è anche un romanzo d'amore. Effettivamente vi sono due giovani di manzoniana memoria che vivono in prima persona le vicende drammatiche di quei momenti. Assieme a loro vi è una moltitudine di povera gente, ma anche borghesi e nobili, che davanti allo stesso evento si comportano in modo molto diverso e questo è uno degli aspetti dell'uomo che più mi affascina: la capacità di scegliere».



« ritorna

continua »

Come installare l'app
nel tuo smartphone
o tablet

Guarda il video per
Android    Apple® IOS®
- P.I. 01261960247
Engineered SITEngine by Telemar