NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
google
  • Newsletter Iscriviti!
 
 

Centro sempre meno accessibile alle auto

facebookStampa la pagina invia la pagina

Centro sempre meno accessibile alle auto

Chiariamo prima di tutto la questione della sosta abbreviata, particolare finora non conosciuto ed equivocato. Le cose non stanno così. Qual è la vera storia di questa delibera che scatta il 10 febbraio?

ANTONIO_DALLA_POZZA (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)ANTONIO DALLA POZZA- Sempre meno auto ma sempre più persone. Quattro mesi per elaborare questo piano che in prima fase allarga l'ambito del centro storico che oggi vive soprattutto in Corso e in Piazza dei Signori e valorizzare altri luoghi meravigliosi che meritano attenzione. In particolare Piazza Erbe, la parte terminale di piazza Matteotti alla fine di Corso Palladio, e poi Corso Fogazzaro, una delle vie più belle dove ancora resiste l'artigianato locale, già pedonalizzato sabato e domenica almeno finora. Il piano prevede Catena Gazzolle e Pescherie e infine entro il 17 marzo la parte finale di Corso Palladio e poi per Pasqua corso Fogazzaro, il tutto accompagnato da modifiche importanti alla viabilità, riordino della segnaletica, riarredo e rimodulazione dell'assetto della sosta, dove occorre rotazione come in Piazzetta San Nicola dove alla fine non si perderà nessun posto blu, se ne guadagneranno di gialli e non dico della storia dei 30 minuti che riguarda 25 posti auto più 40 già esistenti su 3400 posti in totale in centro storico, una percentuale del 2,4 per ceto, cioè una tempesta in un biccher d'acqua. Nessun problema, anzi favoriremo la presenza delle persone in centro e i negozi di vicinato...

Qual è la posizione di Confcommercio? Pensate che questa riforma in centro storico migliorerà le cose?

NICOLA PICCOLO- Siamo contrari a interventi a spot dovuti al protagonismo di amministratori del passato, quando c'è informazione e pubblicità per un provvedimento che renda attrattivo il centro storico siamo attenti e non pregiudiziali; siamo pronti a una proficua collaborazione per la soluzione. Se poi c'è qualcosa di più complicato da gestire dovremo ritrovarci e parlarne, ma fa parte delle cose che si possono fare. Effettivamente per noi è fondamentale l'informativa sui cambiamenti che rendono sempre difficile ogni cosa se non viene spiegata e poi ben recepita dai destinatari del messaggio, quindi è un principio base per comunicare bene e rompere le barriere anche emozionali che si hanno come prima reazione istintiva. Chiaro che se mi scrivono sul giornale che la sosta dura 30 minuti il problema si solleva subito perchè non si è capito leggendo solo il titolo e non andando a leggere invece cosa c'era effettivamente scritto nell'articolo. Noi dobbiamo accompagnare i nostri operatori in modo che possano continuare a lavorare e vigiliamo perchè ci sia progresso di posizioni. Il fattore informazione è fondamentale, se ci sono errori debbono essere sistemati subito perchè sbagliare in questo momento significa andare a incidere direttamente sul fatturato e le attività. Ecco perchè bisogna stare molto attenti anche perchè i negozi che rimango in centro hanno bisogno di attenzione per rimanerci.

L'Automobile Club è da sempre in una posizione quasi sindacale: credete che allargare la pedonalizzazione sarà utile o no?

VALTER BIZZOTTO- Parlo sempre da innamorato di Vicenza. Ora che c'è anche la rinnovata Basilica e questo progetto moderno che vuole far godere il centro storico nel modo migliore credo si possano fare passi avanti. Il centro storico è medievale e naturalmente non sono possibili operazioni radicali come i parcheggi sotterranei che risolverebbero la questione. Ora però con buon senso si può davvero ottenere di andare in centro nel modo migliore. In viale Dal Verme spesso mi trovo in mezzo al traffico che non procede e naturalmente mi metto nei panni di quelli che come me hanno bisogno di vie alternative. Bisogna cominciare dai sensi unici per far scorrere il traffico in modo da trovare parcheggi, ma non solo in centro, anche qui attorno alla nostra sede, ai Pomari, cioè molto lontano dal centro. Con 84mila auto in città e 700mila in provincia, 1100 bus, 78mila mezzi di trasporto abbiamo a che fare con dati che spiegano bene la situazione e le necessità. Conciliare tutto, questo è difficile, ma ci vogliono programmi per migliorare la situazione sfruttando anche la stasi dei numeri degli ultimi due anni che non sono più cresciuti: su questa piattaforma di partenza possiamo lavorare meglio, dopo di che tra Pedemontana, bretella della 46 e tutte le altre soluzioni all'orizzonte arriveremo alla soluzione.

Verona nell'anno dei mondiali con Padova si è rifatta mezza viabilità senza contare la Valdastico sul che dal 745 è stata inaugurata l'anno scorso... A Michele Mutterle invece, come rappresentante dell'altra parte della questione mobilità in centro affido l'analisi dell'alternativa, in bici effettivamente, salvo essere persone educate, si può andare dappertutto.

MICHELE_MUTTERLE (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)MICHELE MUTTERLE- Tuttinbici ha un po' più di vent'anni passati collaborare con le amministrazioni, convinti che è possibile spostarsi in bicicletta. Più persone come le descrive l'assessore, significa più gente che va in centro nel modo più semplice e in pochi minuti. Se i posti auto sono 3300, i ciclisti che entrano in città tra le 7,30 e le 13,30 sono quasi 7000, pensate se decidessero di andare tutti in auto... Se vogliamo che le persone aumentino in centro e sostengano le attività del centro con poco incentivo possiamo far salire la massa dei ciclisti fino a 8/9000 persone con poca spesa. Una base già molto alta l'abbiamo. In maggio in corso Padova e contrà Bonollo le biciclette erano il 45 per centro del totale dei passaggi quindi compresi i bus e le auto. La convivenza con il traffico è ancora difficile e on soltanto per i pericoli del circolare in bici, ma anche per le auto in sosta che occupano spazi sulle piste ciclabili. Basta che si posteggi sul lato della strada e si costringe uno in bicicletta ad andare verso il centro con pericoli evidenti per chi è più debole cioè per il ciclista. Viale Trieste, S. Agostino e tanti altri punti della città vedono le piste ciclabili spesso con tratti impercorribili a causa delle auto.

ANTONIO DALLA POZZA- Spessissimo succede questo tanto che le piste ciclabili a poco a poco le stiamo proteggendo con divisori, con paletti che impediscono le invasioni indebite. Esteticamente parlando non sono belli da vedere, ma rendono bene la funzione che gli si chiede. L'incolumità è importante al di là della buona educazione. Non ho e non voglio approcci ideologici al tema dell'auto, vedo che fuori dall'Italia ci comportiamo in un modo mentre qui non se ne parla. Siamo però anche pedoni e anche ciclisti e di questo invertire i ruoli dovremmo sempre ricordarci specie nei momenti difficili quando ci troviamo alle prese con cattivi comportamenti

MICHELE MUTTERLE- Nelle nostre manifestazioni siamo molto numerosi, abbiamo cinque sedi nel vicentino da Bassano a Isola a Schio a Noventa, ecc. Cerchiamo di far capire come cambierebbe il territorio se più persone si trovassero strada libera in bici. Ci guadagneremmo tutti in salute e anche a livello di spese, sanitarie o di altro genere. In Olanda sono arrivati alla bici dopo aver sofferto l'intasamento dell'auto negli anni fino al 70. Ora però hanno cambiato e calcolano che ogni 100milioni spesi in strutture ciclabili ne risparmiano 140 in totale. Una strada che costa 20milioni a chilometro come la variante alla 46 fa venire dubbi: mi piacerebbe sapere da Dalla Pozza quante cose potrebbe fare con questa cifra.



« ritorna

continua »

Come installare l'app
nel tuo smartphone
o tablet

Guarda il video per
Android    Apple® IOS®
- P.I. 01261960247
Engineered SITEngine by Telemar