Come si piazzerà l’Italia?
MONS. BENIAMINO PIZZIOL: «Spero tra i primi posti».
ATTILIO SCHNECK: «Quanto a debito pubblico pro-capite direi meglio del Brasile».
ACHILLE VARIATI: «Speriamo prima, davanti a tutte le altre squadre. Ma l’importante è che la nazionale si impegni al massimo per ripagare la passione di milioni di tifosi. Il nostro è un Paese strano, che troppo spesso si divide su tutto. La nazionale di calcio, invece, unisce».
MANUELA DAL LAGO: «Mi auguro possa arrivare alla finale per il titolo. E se questo avvenisse proprio contro il Brasile sarebbe una grande soddisfazione e una sfida aperta anche a livello di tifo, perché non dimentichiamoci che nel Paese sudamericano abitano milioni di persone di origine veneta».
GIUSEPPE ZIGLIOTTO: «Se parte con sufficiente benzina nel motore l’Italia è capace di arrivare fino in fondo. Non mettiamo limiti. Diciamo semifinale, e a quel punto si potrà fare un pensierino anche a qualcosa di più».
ERNESTO BOSCHIERO: «Mi auguro che l’Italia possa arrivare alle semifinali. Per la nostra nazionale sarebbe sicuramente un grande risultato che la proietterebbe tra le prime al mondo».
AGOSTINO BONOMO: «Non ho citato, prima, l'Italia per pura scaramanzia. In realtà confido che la tradizione venga confermata: premondiale con tante ombre ed epilogo entusiasmante. Del resto, penso che il c.t. azzurro abbia voluto fin qui nascondere le sue reali intenzioni e che nel corso del mondiale vedremo diverse facce nuove in campo, con più di qualche "staffetta", come diverse volte successe in passato. Sarei felice poi di rispolverare un manifesto (vedi foto qui a fianco, ndr.) che facemmo dopo il trionfo in Germania, una campagna fatta come Associazione per supportare la battaglia per la difesa dei nostri prodotti, con 11 giocatori in maglia azzurra. Sulla loro schiena 11 lettere a comporre "Made in Italy"».
FLAVIO LORENZIN: «Con un po’ di fortuna può arrivare alle semifinali. Poi sarebbe tutto un terno al lotto».