NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Una sola donna al comando: è il sindaco

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Una sola donna al comando: è il sindaco

Le variabili davvero importanti di questo fare politica, che non è fare politica, ma amministrazione è l'associazionismo, la partecipazione di centinaia, decine di migliaia di persone in provincia, secondo numeri che sembrano perfino irreali. Come vedete questo mondo?

GIUSY ARMILETTI- Ho seguito l'associazionismo e continuerò anche da sindaco; da noi ci sono centinaia di associazioni, si lavora in rete e più ci resti dentro questo impegno maggiormente si ingrandisce la possibilità di fare altre cose assieme come avviene ad esempio nell'iniziativa degli Orti Solidali o nel settore della cultura. Senza le associazioni mancherebbe un braccio operativo essenziale e con le poche risorse a disposizione non otterremmo mai di lavorare davvero per il paese e con il paese. Tutto dipende da come le cose si gestiscono perché se si gestiscono bene in genere la cose funzionano.

MARILISA_MUNARI (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)MARILISA MUNARI- Cinque anni fa abbiamo avuto una intuizione che è stata felice, abbiamo creato uno sportello delle attività sociali secondo un modello del nord Europa; questo sportello è poi diventato una onlus perché la collaborazione con le altre associazioni e l'attuazione di progetti anche in collaborazione con Regione e Provincia accendendo a due bandi per il lavoro è stato l'elemento cardine che ci ha fatto costruire altri progetti che ora cercheremo di attuare. Certo che fare rete dentro la struttura del territorio e con gli altri Comuni è una operazione essenziale. Anche con i Comuni vicini è necessario tentare tutto questo pur sapendo che non è semplice, ma sapendo anche che lo Stato prima o poi sarà costretto dalla realtà a ottimizzare le risorse in questo modo come è già avvenuto in Germania e nel nord Europa. È una bella esperienza: il referato del sociosanitario appartiene al sindaco e gli dà possibilità di avere una visione globale molto utile per gestire al meglio i problemi. Per questo con Creazzo, Gambugliano e Monteviale stiamo cercando la gestione comune dei servizi.

TIZIANA OCCHINO- Qualche associazione di servizio c'è, c'è la futura unione dei comuni montani, c'è una realtà che è attorno alla comunità montana che si trasformerà e che con tutto questo ha già dovuto fare i conti. L'unione delle forze è indispensabile e stiamo spingendo per coordinare le forze varie e mettere in rete le varie associazioni di servizio cioè l'unico modo per dare un servizio migliore alla gente e razionalizzare le spese. L'associazionismo è alla base delle possibilità di operare, è indispensabile; ad Arsiero soffriamo l'invecchiamento anche delle associazioni come se ci fosse una difficoltà anche nel loro ricambio generazionale. Credo che questo dipenda più da uno scoramento delle associazioni che hanno preferito prendere una strada propria, ma credo anche che si debba ricucire il coordinamento tra le associazioni e fare in modo che operino assieme specie se si occupano di settori condivisi, quelli dei servizi in particolare. Tutte operano nel territorio e credo che se riusciamo a dialogare bene si possono davvero recuperare anche risorse, si può dare spazio e visibilità alle associazioni e far riavvicinare i giovani che le associazioni in molti casi non le conoscono per niente e quindi debbono essere messi nelle condizioni di accorgersi che esistono. Il ricambio generazionale si può creare nei fatti.

GIADA_SCUCCATO (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)GIADA SCUCCATO- Debbo dire che a Pozzoleone siamo fortunati perché questo problema dell'associazionismo che si rinnova con difficoltà non lo abbiamo; abbiamo al contrario gruppi così attivi che c'è bisogno di un calendario delle attività e degli appuntamenti per evitare sovrapposizioni. Tutto questo dura da molto tempo, i giovani chiamano i giovani e ci si mischia bene tra persone e gruppi di età diverse; abbiamo anche creato una casa delle associazioni perché abbiano una sede e uno spazio dove incontrarsi, uno spazio comune che serve a tutto e a tutti, serve anche da archivio per il materiale e i documenti dei vari gruppi. È una bella rete che fa condividere valori e tradizioni. Non so di chi è merito, sicuramente di tante persone che si sono incontrate non da ora per condividere momenti di lavoro effettivo per la comunità ma anche altri momenti piacevoli e di festa, omenti alternativi di tempo libero.

GIUSY ARMILETTI- Forse Pozzoleone è favorito dalla fiera agricola che attira moltissima gente, così come Bressanvido con la festa della transumanza. Certi eventi catalizzano l'attenzione di tutto il paese e del circondario ed è quasi naturale che alla fine ci sia anche un ricambio generazionale che serve a non sospendere mai le operazioni., la rete e il coordinamento tra le attività servono a fare in modo che tutte le associazioni vedano le altre e si adeguino se c'è da adeguarsi. Non lasciamo punti vuoti nel progetto che d'altra pare riguarda tutti e quindi riceve il contributo di tutti.

MARILISA MUNARI- La collaborazione è in genere consolidata tra le generazioni mentre in altri casi è meno facile ma il concetto di collaborare e donare è molto diffuso tra tutti specialmente tra i più giovani che spesso erroneamente si giudicano lontani dal pensiero di fare qualcosa per gli altri. Non è vero perché una volta sollecitati il risultato alla fine si vede ed è la dimostrazione di quanto utile sia che tutto avvenga in maniera coordinata dentro una comunità dove compattamente a tutti serve partecipare.

 



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