NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Estate, fresco e pioggia da record

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Estate, fresco e pioggia da record

Martino Cerantola, presidente provinciale Coldiretti: «Più che dalle temperature, i danni maggiori da grandine e piogge continue»

Estate, fresco e pioggia da record (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Bilancio negativo non solo nelle piscine vicentine e nelle località turistiche, in primis in quelle balneari dell'Alto Adriatico. I danni causati da un'estate quantomeno anomala riguardano quasi tutti i settori dell'agricoltura. «Più che le temperature basse, ben al di sotto delle medie - sentenzia Martino Cerantola, presidente provinciale di Coldiretti Vicenza - i danni maggiori sono stati causati soprattutto dalla grandine, con fenomeni più volte devastanti, e dalle piogge intense ma soprattutto continue, come poche volte si era visto durante il periodo estivo. Complessivamente, pur con le dovute eccezioni, registriamo un ritardo nella stagione, a cominciare dalla viticoltura, con la vendemmia iniziata in ritardo rispetto agli anni scorsi».

«I settori più penalizzati - precisa Cerantola - riguardano per l'appunto la viticoltura e l'ortofrutta, anche se quest'ultimo non è poi un comparto così diffuso come in altre province limitrofe, penso ad esempio a Verona. Per quanto concerne il mais le cose non sono poi sono andate così male, visto che siamo di fronte ad una buona produzione complessiva. Luci e ombre anche per quanto la fienagione, con una stagione iniziata presto e con più tagli rispetto alle scorse stagioni, vista una primavera mite e l'alternanza tra sole e precipitazioni: anche qui tuttavia non è facile fare un bilancio complessivo, visto che le temperature basse hanno un po' penalizzato i pascoli di montagna, mentre altri, in pianura, sono a loro volta stati flagellati dalle grandinate. Sicuramente i nostri associati sono stati molto impegnati e costretti anche a procedere con un maggior numero di trattamenti. Mi auguro che alla fine il bilancio di fine anno non sia poi così negativo: per quanto riguarda l'uva, ad esempio, ritengo che alla fine sarà comunque un prodotto comunque di ottimo valore».

C'è da capire ora che cosa riserverà il tempo nei prossimi due-tre mesi. «Si tratta comunque di un periodo importante - conclude il presidente provinciale della Coldiretti - a cominciare dall'uva, almeno per quanto riguarda quelle specie in cui la vendemmia è appena avviata o non è ancora iniziata. Poi c'è ancora il mais che deve maturare ma soprattutto i prossimi mesi sono importanti per l’ortocoltura, penso ad esempio radicchio e cavolo, con specie che rappresentano delle eccellenze in alcune aree del Vicentino. La stagione troppo piovosa rischia di ripercuotersi negativamente, ma i prossimi mesi più asciutti potrebbe garantire buoni raccolti».

 

Marta Morini, Servizio fitopatologico "Strampelli" di Lonigo: «Vendemmia già iniziata, prime stime indicano una minor produzione»

Estate, fresco e pioggia da record (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Uno dei settori dell'agricoltura che rischia di uscire con le "ossa rotte" dall'estate 2014 è sicuramente quello della viticoltura, a livello economico uno dei fiori

all'occhiello del settore nel Vicentino. «I bilanci si potranno stilare solo a fine stagione - spiega Marta Morini, tecnico del Servizio fitopatologico della Provincia di Vicenza, che opera all'Istituto di genetica "N. Strampelli" di Lonigo - ma non c'è dubbio che per il settore si preannuncia complessivamente un calo della produzione. A pesare sono state innanzitutto le grandinate, numerose durante i mesi estivi e in alcuni casi davvero devastanti: il riferimento è a quella che ha colpito una volta la zona di Breganze, due volte quella di Gambellara e un paio di volte il Basso Vicentino. C'è da dire che i chicchi di grandine, rispetto alla pioggia, sono in grado di provocare danni, oltre che sull'acino, anche sul tralcio, capaci di ripercuotersi anche negli anni successivi».

Ma qual è la situazione per la vendemmia nella provincia berica ad inizio settembre? (l'intervista è stata realizzata martedì 2, ndr.). È la stessa dottoressa Morini a fare il punto della situazione. «Un periodo estivo così caratterizzato da abbondanti e ripetute piogge ha provocato in molti casi episodi di cosiddetto "marciume", obbligando quindi alla raccolta anticipata per evitare che l'uva potesse rovinarsi. La raccolta delle uve precoci è già in atto, ad esempio nella zona del Basso Vicentino e in certe aree sta ormai volgendo al termine. Nel contempo è già iniziata la raccolta delle uve medie, Merlot e prosecco, anche in questo caso le precipitazioni nell'ultimo week-end di agosto, hanno obbligato ad accelerare ad affrettare i tempi. Infine non è ancora iniziata la vendemmia per quanto riguarda le uve tardive, soprattutto Cabernet e Garganega, per le quali sarà decisivo il clima e le temperature di questi primi 10-12 giorni di settembre. Anche in questo caso, come si può intuire, si vive quasi alla giornata».

Anche all'inizio la stagione della viticoltura non era iniziata neo migliore dei modi. «Nel mese di luglio - conclude Marta Morini - avevamo registrato sulla viti infezioni peronosporiche e il tempo incerto non ha certamente migliorato la situazione. Queste infezioni, che colpiscono sia le foglie che i grappoli, hanno richiesto numerosi trattamenti, con un aggravio di lavoro e di costi. Ma la difesa andava assolutamente fatta».

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