NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Centenario Grande Guerra, Altopiano capitale

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Centenario Grande Guerra, Altopiano capitale

Valentino Frigo, sindaco di Roana: «Un onore aver sparato il primo colpo di cannone. Al Museo della Grande Guerra visitatori più che raddoppiati, presto l'ampliamento»

Come detto il comune di Roana ha avuto l'onore di aver aperto ufficialmente le manifestazioni della Grande Guerra sull'Altopiano di Asiago, in quella che ha rappresentato un evento simbolo non solo per i Sette Comuni ma per l'intera regione Veneto. Il tutto è avvenuto all'alba del 24 maggio scorso, alle ore 3.55, proprio a 100 anni esatti da quello che i testi storici del settore identificano come l'inizio del più conflitto mondiale della storia.

Centenario Grande Guerra, Altopiano capitale (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)«In effetti si tratta di un motivo d'orgoglio - conferma Valentino Frigo, sindaco di Roana - anche perché l'evento, studiato per mesi, è andato al di là della semplice ricorrenza, ma in qualche modo è stato organizzato un "pellegrinaggio" per onorare la memoria. Un gruppo di circa 250 è partito alle 22.30 da piazza Santa Giustina per raggiungere a piedi per raggiungere le pendici del Monte Verena, sulla cui sommità, a quota 2019 metri, si trovava il forte dal quale, venne sparato il primo colpo di cannone che diede inizio alla Guerra contro l’Austria-Ungheria. Altri gruppi sono partiti da una nostra frazione, Mezzaselva, e da Rotzo. Il tratto da percorrere, dove sono stati allestiti punti di ristoro, era di 10 km, con un dislivello di 750 metri: è stato percorso in circa 4 ore. Da un maxi-schermo posizionato a Piazzale Monte Verena si è potuto assistere allo sparo simbolico del colpo di cannone».

Le manifestazioni sulla Grande Guerra promosse in Altopiano stanno riscuotendo grande successo. «Non abbiamo dati precisi - ammette il sindaco Frigo - ma possiamo dire con sicurezza che gli eventi sono molto seguiti, a conferma dell'interesse per la materia, anche da parte dei giovani. Un nostro osservatorio privilegiato in questo senso è il Museo della Grande Guerra di Canove (situato nel centro della frazione, lungo la "349" del Costo), costruito alla metà degli Anni Settanta, che in questi primi mesi estivi sta registrando una presenza di visitatori più che raddoppiati rispetto alla media delle presenze. A conferma che in qualche modo si tratta di una riscoperta per una struttura che è l'unica, almeno di queste dimensioni, in tutto l'Altopiano».

Proprio per il Museo della Grande Guerra di Canove il 2015 potrebbe rappresentare un anno storico. «Grazie anche a un contributo regionale - conclude Valentino Frigo - procederemo ad un ampliamento, con lavori per una spesa di circa 500 mila euro, nell'ordine del 40%, con la realizzazione di altri locali, tra cui una sala multimediale. In realtà procederemo ad un vero e proprio restyling, visto che verrà rivisto l'intero percorso e l'esposizione, secondo un progetto più moderno e innovativo. Si tratta di un trampolino di lancio che darà ulteriore interesse al Museo». 

 

Emanuele Munari, sindaco di Gallio: «Grande interesse per le rassegne cinematotografiche e gli altri eventi. Al lavoro per la rievocazione della Battaglia dei Tre Monti»

Tutti i capoluoghi dell'Altopiano dei Sette Comuni subirono nel grande conflitto mondiale, eguale sorte di rovina e di distruzione, ma anche di storia. In particolare ciascuno ebbe la sua parte distinta nelle varie vicende della tormenta di fuoco e di sangue, che, per quattro anni, sconvolse l'Altopiano Vicentino. In particolare il comune di Gallio, che divise con Asiago il sacrificio come pernio di manovra su tutto il primo gradone dell'acrocoro, può vantare per se l'incontestato onore di essere stato l'estrema trincea dell'Altopiano dei Sette Comuni sulla Brenta, per la quale si sbarrò al nemico la calata su Bassano.

Centenario Grande Guerra, Altopiano capitale (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)«In effetti i teatri tuttora esistenti sono numerosi - spiega Emanuele Munari, sindaco di Gallio - anche se purtroppo nel nostro territorio non esistono forti, per i quali la Regione Veneto ha stanziato importanti finanziamenti. Tuttavia la storia bellica ha scritto pagine storiche legate al nostro territorio: mi riferiscono a località che vanno dalle Melette al Sisemol, dal Val Bella al Col del Rosso, dal Col d'Echele sino all'alta Val Frenzela, che scende a Valstagna e "pilastra" quindi il Canal di Brenta dall'Altopiano, come Col Moschin lo sbarra dal versante del Grappa. È risaputo, soprattutto tra gli esperti e gli appassionati, che Gallio è stato, nei momenti più aspri delle successive battaglie, trincea di prima linea e caposaldo di tutto il campo di battaglia del margine occidentale del comprensorio dei Sette Comuni».

Lo stesso primo cittadino di Gallio esprime soddisfazione anche per l'ottimo successo che stanno riscuotendo le iniziative promosse in queste settimane. «Con il Consorzio Turistico 7 Comuni - spiega il sindaco Munari - si è deciso di procedere con un doppio binario: il primo con una serie di manifestazioni promosse dallo stesso Consorzio e distribuite in più comuni e il secondo con una serie di iniziative, che possiamo definire minori, come incontri con storici, dibattiti e presentazione di libri. Grande successo in particolare sta riscontrando la rassegna cinematografica e di documentari sulla Grande Guerra, con eventi ospitati al cinema Lux di Asiago ma anche al nostro Cineghel».

Ma è un altro l'evento per il quale l'amministrazione di Gallio investirà le maggiori risorse. «Ogni due anni, in quelli pari, riproponiamo la rievocazione della Battaglia dei Tre Monti, che edizione dopo edizione riscuote sempre maggiore successo e può essere identificata nel cippo che si trova in località Valbella. L'edizione 2016, che è poi quella del vero centenario per la Battaglia, allestiremo un'edizione speciale e in grande stile, per il quale abbiamo già iniziato a lavorare. Un evento a cui teniamo moltissimo».

 

nr. 27 anno XX dell'11 luglio 2015



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