NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Prego signor giudice, non mi freghi il posto…

di Giulio Ardinghi

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Prego signor giudice, non mi freghi il posto…

Prego signor giudice, non mi freghi il posto… (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)COSA FANNO I COMUNI: VICENZA- Antonio Dalla Pozza, assessore alla progettazione e sostenibilità urbana di Vicenza, si riferisce con soddisfazione all’iniziativa dell’Unione Ciechi che ha prodotto il secondo posto nazionale con il premio di 60mila euro per i semafori con avviso acustico di via Fusinieri e via Quadri: “In realtà il metodo giusto è quello di impostare le attività progettuali tutte verso la soddisfazione delle esigenze pratiche e di mobilità di chi altrimenti si troverebbe di fronte a grossi problemi, a quelle barriere architettoniche che continuano mediamente ad essere un problema per tutti i Comuni della provincia. Molte situazioni da questo punto di vista sono pregresse e si possono solo rimediare in parte, ma in fase di progetto si può arrivare a fare tutto riuscendo ad evitare i problemi. I programmi urbanistici si innestano spesso su realtà territoriali di provenienza storico-artistica lontane per cui gli adattamenti sono quasi sempre difficili. Quel che si può fare invece, e sarebbe criminale non pensarci, è realizzare al meglio le cose nuove, i programmi nuovi: è lì che si deve agire e a poco a poco si arriverà ad una copertura soddisfacente delle esigenze. Del resto sono anni che le amministrazioni di Vicenza lavorano anche in questa direzione. La nostra ha stanziato in bilancio 100mila euro, che magari sembreranno non così tanti, ma sono invece una cifra rispettabile nella percentuale di un conto complessivo come il nostro sempre limitato dalla capacità di spesa determinata dalle regole imposte dal governo e dalle leggi comunitarie. Siamo del resto sempre stati in contatto con le associazioni che rappresentano i disabili, compresi i non vedenti e gli ipovedenti e recentemente abbiamo accompagnato l’associazione italiana ciechi e ipovedenti in un piccolo viaggio in città alla scoperta dei punti che ancora rappresentano un disagio reale a chi si deve muovere e lo vuole fare in sicurezza. Non sono affatto pessimista su questo tema e sono d’atra parte soddisfatto di aver visto riconosciuto dal ministero delle Infrastrutture questo nostro livello di consapevolezza civica nel momento in cui hanno classificato la città al secondo posto del bando nazionale per l’ottenimento del finanziamento di cui ho detto per i due semafori con avvisatore acustico. Tutto può essere migliorato ovviamente, cercheremo di andare oltre questi risultati già ottenuti”.

Prego signor giudice, non mi freghi il posto… (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)COSA FANNO I COMUNI: THIENE- Thiene non sfugge al problema di conciliare l’identità di una urbanistica legata alla storia e all’arte con la necessità di rispondere alle esigenze della gente che popola la città e che nel caso dei disabili propone esigenze di accesso e di servizio del tutto diverse e nuove giorno dopo giorno. Con la migliore volontà e l’impegno più generoso è quasi impossibile cambiare il volto di un centro storico cittadino, ma è altrettanto vero che con progressione e pianificazione si riesce quanto meno ad alleviare i disagi pensando peraltro che quando si progetta il nuovo la prima cosa da tenere presente subito dopo gli obblighi di legge è appunto il diritto di accesso delle persone a tutte le situazioni e a tutti i servizi.

Prego signor giudice, non mi freghi il posto… (Art. corrente, Pag. 3, Foto generica)La conferma viene appunto dal Comune: "L'amministrazione Casarotto - dichiara Andrea Zorzan, Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Thiene -ha accordato un'attenzione costante sin da subito alla disabilità: dal 2012 tutte le manutenzioni stradali e i rifacimenti di marciapiedi e strade prevedono in fase di progetto e di esecuzione che gli interventi abbattano le barriere architettoniche o, in caso di nuove opere, non ne abbiano.

Prego signor giudice, non mi freghi il posto… (Art. corrente, Pag. 3, Foto generica) I cittadini in questi anni hanno potuto perciò apprezzare gli abbassamenti riportati a norma tramite rampe che annullano dislivelli e gradini preesistenti, anche con la posa di piastre a terra che aiutano i non vedenti a riconoscere, in autonomia, i cambi di pendenza e gli attraversamenti pedonali". Nelle nuove lottizzazioni, inoltre, tali accorgimenti vengono posti dagli Uffici Comunali come prescrizioni obbligatorie, anche laddove non siano previste nei piani. "Si tratta di un'attenzione doverosa - continua Andrea Zorzan - ma purtroppo non scontata. I primi risultati positivi cominciamo a registrarli. Per questo posso affermare che l'attenzione e la costanza che abbiamo riservato a questo aspetto comincia a dare i frutti, con una città che diventa, giorno dopo giorno, più accessibile e vivibile da parte di tutti i cittadini". 



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