NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Elezioni a Lonigo, maxi sfida a sei

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Elezioni a Lonigo, maxi sfida a sei

Leggendo le cronache degli ultimi tempi si registra per Lonigo una perdita o un peggioramento di importanti servizi per i cittadini, tra cui la stazione ferroviaria e l'ospedale che ha perso il pronto soccorso e ora è diventata una struttura per la riabilitazione nell'ambito cardiologico. Se lei diventerà sindaco come pensa eventualmente di intervenire?

chiara_gianesin (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)GIANESIN: «L'ospedale di Lonigo è polo riabilitativo provinciale ed è l'unico ospedale medico riabilitativo della regione interamente pubblico. La riabilitazione è suddivisa in neurologica, cardiologica, ortopedica e in futuro anche pneumologica. È dotato di 110 posti letto, 80 per la riabilitazione e 30 di lungodegenza. Conserverà tutti i servizi primari tra cui la presenza dell'ambulanza riabilitativa con la presenza del medico nelle 12 ore diurne come in ogni altro ospedale della Regione con punto di primo intervento, mentre di notte ci saranno 2 medici di guardia con infermiere uno per il reparto e l'altro per l'eventuale uscita con l'ambulanza. Stessa cosa avviene presso gli altri ospedali. Pertanto nessuna perdita di servizi, anzi un reale potenziamento dell'ospedale con tutti i suoi servizi distrettuali e ambulatoriali. Per quanto riguarda la ferrovia nessuno ha mai detto che la stazione di Locara è destinata a chiudere, non risulta scritto  da nessuna parte. Essa serve 800-900 utenti giornalieri provenienti dai territori delle provincie di Verona e Vicenza: con il progetto della Tav è previsto di conservare la parte storica aggiungendo un nuovo ampliamento tale da ospitare tutti i servizi necessari. I primi che si oppongono alla chiusura della stazione di Lonigo, oltre ovviamente  al Comune stesso, sono i comuni di San Bonifacio e Gambellara supportati da quelli dell'Area Berica. Mio obiettivo sarà quello di battermi per potenziare questo servizio essenziale per i cittadini leoniceni».

luca_restello (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)RESTELLO: «Lonigo, proprio per questo, necessita di un cambiamento. L’amministrazione uscente, oltretutto ha sbagliato la decisione di voler aderire al progetto, così come prospettato dagli organi superiori; l’alternativa da noi sostenuta era quella di accorpare le due stazioni ferroviarie di Lonigo e Montebello in una unica stazione localizzata nella frazione di Almisano nella zona industriale, già servita da ottime vie di comunicazione e con ampia possibilità di parcheggi. La proposta è supportata da una analisi economica più vantaggiosa e una ubicazione strategica favorevole al potenziamento del numero delle utenze. Sull’ospedale la nostra attività, come gruppo consiliare di minoranza, è sempre stata molto scrupolosa e abbiamo accolto con favore la specificità riabilitativa accordata: personalmente non condivido e mi muoverò per impedire ogni ulteriore eliminazione dei già scarsi servizi della struttura; mi riferisco al reparto di analisi e radiologico. Ufficialmente tutto tace e la Giunta e il sindaco Boschetto nulla fanno trapelare: in occasione della presentazione delle liste che mi sostengono, verrà organizzata una raccolta firme a difesa dei servizi ospedalieri».

Lugi_Tassoni (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)TASSONI: «Partiamo dalla premessa che, da un lato, la programmazione sanitaria è di competenza regionale e, dall'altro lato, che il futuro della stazione ferroviaria di Lonigo deve essere giocato in sinergia e collaborazione con i comuni contermini cogliendo l'occasione della realizzazione della Tav come una  possibile opportunità. Riguardo al primo punto preso atto che la programmazione regionale ha individuato nell'ospedale di Lonigo il polo riabilitativo provinciale, non solo cardiologico, e che tale scelta è stata riconosciuta anche dalla stessa opposizione in consiglio regionale le come una importante occasione per Lonigo, credo che il compito della prossima amministrazione sia quello di pretendere la completa attuazione del programma regionale, con l'attivazione di tutti i posti letto previsti dal piano regionale e con l'attivazione dei servizi conseguenti, a cominciare dalle dotazioni di personale, di spazi e di attrezzature. Parallelamente a questo deve essere preteso un potenziamento dell'attività ambulatoriale specialistica per evitare ai cittadini leoniceni il doppio disagio della distanza per ricoveri ospedalieri  e per visite ambulatoriali. Per quanto riguarda la stazione ferroviaria credo che proprio  l'avvio dei lavori della Tav che interesseranno anche il territorio di Lonigo possa diventare l'occasione per pensare ad una nuova stazione che posta in località Dovaro ad Almisano riunisca le due attuali di Locara e Montebello».

andrea_dal_maso (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)DAL MASO: «Premetto che le tematiche relative alla linea ferroviaria ad alta velocità e all’ospedale non sono di competenza comunale ma nazionale e regionale. Ciò sta a significare che qualsiasi promessa da parte di chi si appresta ad amministrare Lonigo relativa alle questioni citate sono assolutamente fuorvianti per i cittadini. Personalmente non mi sento di promettere agli elettori che la volontà di un sindaco, possa contribuire efficacemente alla sospensione del progetto alta velocità o a ripristinare e addirittura migliorare servizi preesistenti per l’ospedale di Lonigo. Affrontando quindi separatamente le due questioni, per quanto riguarda il progetto alta velocità, l’attuale amministrazione ha già approvato il tracciato della linea alta velocità, secondo l’alternativa proposta dal Comune di San Bonifacio. La stazione di Lonigo secondo il progetto verrà distrutta e poi ricostruita, servita inoltre da un ampio parcheggio. Per quanto riguarda la questione ospedale, non si può certo far finta di niente di fronte al fatto che la Regione Veneto ha previsto la riduzione delle ULSS e occorre prendere una posizione. A tal riguardo, il mio impegno sarà quello di far si che ai cittadini di Lonigo venga garantito il miglior servizio possibile in termini di vicinanza e completezza compatibilmente con tale riduzione. Mi attiverò, inoltre, con gli enti di competenza per cercare di conservare presso l'ospedale di Lonigo i servizi che vengono erogati tutt'oggi e mi farò promotore per il potenziamento dei servizi offerti dal punto di primo intervento agendo in sinergia anche con le associazioni del territorio».

luca_lazzari (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)LAZZARI: «Per noi questa rappresenta una questione prioritaria. Le vicende ospedale e stazione ferroviaria, ma anche la stessa storia dell'acqua potabile, sono il termometro di quanto accaduto con la sconcertante complicità del sistema politico leoniceno, il quale trasversalmente, a parte noi, ha accettato quando accadeva. Da parte nostra, invece, non avremmo certo paura di battere i pugni in tutte le sedi per difendere il nostro territorio e i nostri cittadini. È ora di finirla di prendere gli ordini dagli altri a cominciare dai politici, ma anche da altro sindaci del Vicentino ai quali di Lonigo proprio non interessa nulla».

cristian_lovato (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)LOVATO: «Queste due importantissime questioni sono di competenza della Regione, abbiamo la grande opportunità di avere nostri rappresentanti del Movimento 5 Stelle direttamente in regione, una rete con un unico obbiettivo: il benessere del cittadino. Ogni taglio fatto alla sanità viene giustificato dalla solita frase “non ci sono soldi”; sono convinto che non appena il Movimento 5 Stelle siederà in regione, verranno scovate le falle “mangia-soldi” e in quel momento riusciremo prima a tapparle e poi a ripristinare questo servizio che deve essere un punto intoccabile per una società civile».

 

nr. 18 anno XIX del 9 maggio 2015

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