Da tempo, praticamente dall’inizio dell’estate e forse anche un po’ prima, che la città è bloccata dalle decine di cantieri stradali. Pare che lo sforzo messo in azione dalla Amministrazione sia meritevole di un applauso. Proprio per niente. Questo ultimo slancio di attivismo, così come quello di fine della legislatura precedente dimostrano anzitutto una improbabile capacità di programmazione.
Naturalmente allora come ora, la responsabilità non è degli amministratori e nemmeno dei tecnici preposti, ma sempre di soggetti o avvenimenti terzi. In pratica del fato, del 2destino cinico e baro”, come ebbe a dire, nel 1953 Giuseppe Saragat. La stampa locale parla, giustamente di traffico in tilt, di caos ovunque, per farsene una idea provate a passare dalle parti del Tribunale nuovo, ma non solo, prima e ancor più ora che si sono riaperte le scuole. Un esempio, minimo ma non per questo meno significativo, di come procede l’Amministrazione nel creare una viabilità che qualche giornale definisce selvaggia, è la collocazione di un paio di posti macchina, in pieno centro, a lato del Palazzo del Territorio, esattamente formando un imbuto in un senso di marcia e in realtà bloccando il traffico. Il Ponte degli Angeli e le immediate zone limitrofe, in questi anni, hanno vissuto di tutto e di più. Non so assolutamente tenere il conto di quante volte l’area è stata messa sopra sotto. Mai un briciolo di programmazione ma sempre all’insegna del “fare e disfare” (che si conclude con “e tutto un lavorare”). Eppure fatevi una passeggiatina sui marciapiedi del ponte e qualche brividino lo si può provare sentendo le lastre di pietra sotto le scarpe oscillare.
Riporto quanto ci dice la Assessore dott.ssa Cristina Balbi in relazione alla faccenda dei due ponti chiusi (Vicenza Piu’): “L'amministrazione comunale è dispiaciuta per i disagi patiti questa mattina sulle strade cittadine in occasione della riapertura delle scuole, ma la priorità è e deve restare la sicurezza stradale. Purtroppo, come abbiamo annunciato nei giorni scorsi, i lavori di riqualificazione di ponte dei Marmi e di ponte delle Barche si sono rivelati molto più complessi del previsto"."In entrambe le infrastrutture i cantieri hanno infatti messo in evidenza situazioni di criticità tali da mettere in discussione lo stesso transito in sicurezza. Di qui la decisione di procedere con un intervento radicale che si protrarrà per tutta la settimana alle Barche e per circa un mese ai Marmi. Chiedo pertanto a tutti gli utenti della strada di portare pazienza. Questi lavori, mai eseguiti prima, restituiranno alla città due ponti talmente fondamentali per la circolazione stradale da non poter essere assolutamente lasciati nella situazione di degrado che abbiamo scoperto grazie ai cantieri post alluvione”. Insomma lo sapevamo da anni, dice l’Assessore (l’alluvione è avvenuta nel 2010), siamo intervenuto ora, sei anni dopo, su delle stime, presumo fatte da tecnici, che si sono rivelate, in corso d’opera errate. Tanto errate che vi sono seri pericoli per gli utenti. Seri pericoli che vi sono stati quindi per tutti questi sei anni. Da qui l’appello accorato che ci viene inviato “portate pazienza”. Per quanto tempo ancora si dovrà pazientare con questa Amministrazione?
nr. 32 anno XXI del 17 settembre 2016