NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Urbanistica: una rivoluzione sbagliata? Chi “ricatta” la maggioranza?

di Luca Faietti
faiettil@tvavicenza.it

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Urbanistica: una rivoluzione sbagliata? Chi “ricat

L'atto di accusa di Zocca è pesante: «Abbiamo già assistito in fase di PAT ai continui ricatti da parte di alcuni consiglieri di maggioranza sul piano di Casale, il Pp10 ora revocato -afferma Zocca- per non parlare della tangenziale nord. Tutto ciò è stato fatto al solo fine di venire incontro ai singoli amici elettori o comitati, senza mai considerare invece i diritti già acquisiti da anni dai privati e i molti benefici pubblici che da quei piani discendevano. Inoltre, questo modo scellerato di governare urbanisticamente sta dando avvio a forti contenziosi, da cui, come sul caso Lodi, il Comune è già uscito perdente». Esistono o sono esistiti davvero "ricatti" su PAT e tangenziale nord ed in genere sulle scelte portanti per città?

Pecori: «Il problema è più ampio ed investe la politica in generale. Non si riesce a capire che quando la nuova Amministrazione subentra alla precedente non ha il diritto di sconvolgere tutto quanto è stato fatto. Anche se non si condividono le scelte precedenti ci sono dei cittadini che hanno maturato diritti e legittime aspettative. Queste devono essere rispettate e considerate punti fermi.

Altrimenti, paradossalmente, ad ogni cambio di colore di una Giunta si dovrebbe sempre ripartire da zero, con grave danno per la Città e per i cittadini che non avrebbero più certezze. Senza contare, poi, le aziende e le imprese che potenzialmente potrebbero investire in Città: chi avvierebbe studi e progetti di riqualificazione investendo notevoli somme di denaro col rischio che a seguito di elezioni cambino i programmi e le priorità e tutto il lavoro fatto sia praticamente cestinato?».

Rucco: «Non sono in grado di dire se si tratti di veri e propri ricatti, ma una cosa è certa: su alcuni temi importanti come la tangenziale nord la Giunta non ha avuto il coraggio di assumersi l'onere di stabilire un tracciato rinviando ogni decisione, sicuramente pressata da alcuni consiglieri di maggioranza che devono coltivare il proprio elettorato nelle zone interessate dal futuro passaggio della nuova tangenziale nord. Ricordo però al Sindaco Variati che amministrare vuol dire assumersi onori e soprattutto oneri con decisioni a volte scomode finalizzate al bene della collettività».

Asproso: «Forse dovremmo intenderci sul significato dei termini in uso. Una cosa è la "moral suasion" che può svolgere un consigliere comunale nei confronti del sindaco e della Giunta; altro è la legittima azione di lobby di chi rappresenta un bisogno collettivo; altro ancora sono i ricatti - più o meno espliciti - di soggetti terzi che esprimono interessi prettamente privati. Ricordo un solo caso come quest'ultimo: la missiva, con preventiva richiesta di risarcimento danni, letta dall'assessore ancora in Consiglio comunale in occasione del voto sul PP4. Raccapricciante. Tutto il resto rientra nella normale dialettica politica. In merito ai così detti "diritti acquisiti" è il caso di chiarirci le idee:  "Quel che il Piano concede, il Piano può togliere". Infatti, occorre distinguere tra i Piani di lottizzazione già approvati, ma non ancora attuati - per i quali è possibile introdurre Varianti solo raggiungendo un accordo con i proprietari - e quei Piani (vedi Pp10) che non hanno mai concluso l'iter amministrativo e che possono essere revocati in qualsiasi momento. A conferma di ciò si legga una recente sentenza del Consiglio di Stato, secondo cui è facoltà del Consiglio comunale esercitare il legittimo diritto di annullare o modificare, le precedenti previsioni urbanistiche».

Cicero: «Difficile parlare di "ricatti", forse il termine più appropriato è "pressioni" fatte da chi per una ragione spesso personale, mette in difficoltà le scelte dell'amministrazione di turno che magari per portare a casa il risultato cambia parzialmente l'assetto precedentemente impostato, apparendo così, talvolta, un po' schizofrenica. Sulla tangenziale Nord ricordo a tutti che il disegno originale, quello redatto dal sottoscritto, risulta ancora oggi l'unico vero attuabile nell'interesse di tutti... Tanto è vero che dopo "intromissioni da destra e da manca", ora si sta lentamente ritornando su di esso».

Federico FormisanoFormisano, Rolando e Soprana: «Questo PAT di Vicenza è un atto di governo che la destra e Lega non sono stati in grado di produrre per l'alto tasso di litigiosità, perché quella ex maggioranza era pervasa dalla logica del do ut des, dello scambio e degli interessi di parte. Il PAT oggi in vigore è straordinariamente equilibrato sui tre temi fondamentali: infrastrutture, servizi sociali e nei rapporti pubblico-privati. Perché? Perché è guidato dalla logica dell'interesse generale preminente. Contro la logica, dunque, della destra e della Lega. Basta leggerlo. È tutto sul sito del comune e consultabile da tutti i cittadini. Al netto del livore personale che traspare dal comportamento quotidiano di alcuni consiglieri della minoranza, che dimostra come non sia ancora stata metabolizzata la bruciante sconfitta elettorale della Sartori ad opera del sindaco Variati, è evidente la diversità di impostazione - direi di cultura politica: da un parte Lega e destra, tu dai una cosa a me in cambio di ritorni elettorali, dall'altra, quella che oggi governa Vicenza, che fa emergere l'interesse al bene comune dell'intera nostra comunità. Sono d'accordo con l'on. Vice-capogruppo alla Camera di Deputati e Capogruppo del partito della Lega nord qui a Vicenza fra i nostri banchi di sala Bernarda, Manuela Dal Lago, su questo punto del BID, quando rileva che è stato un errore della precedente maggioranza non concludere l'operazione. Per scelta? Per incapacità? Un errore grave in ogni caso. E va dato atto di questa autocritica. Anche Zocca dovrebbe prenderne atto. È bene dirlo chiaramente: questa maggioranza non è soggetta ad alcun condizionamento di potere. Né in urbanistica né in altri campi del governo della cosa pubblica. Non subisce ricatti, ma ascolta tutti, in una dialettica proficua e aperta di legittimi interessi (Ingui. Maltauro, Cestaro, altri,...) e decide in autonomia politica senza subalternità a poteri più o meno forti od organizzati. Agisce con intelligente mediazione nell'interesse generale della città. Esempi? Il caso Cotorossi. Gli assessori Lazzari e Tosetto stanno lavorando a migliorare, in rapporto con la cittadinanza, quella autentica schifezza prodotta da Zocca e compagnia. Il PUA delle vie Fina e Remondina (proprietà Lodi) votato dall'ex maggioranza a febbraio 2008, poco prima delle elezioni e senza alcun riguardo alla viabilità e mobilità. Il PP10 di zona Laghetto. Il PAT e il BID non chiusi. Tutti esempi concreti che dimostrano in modo lampante il disastro della giunta di destra e Lega in tema di Urbanistica a Vicenza. Non a caso hanno perso le elezioni».

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