(C.R.) Pillole conclusive per il mercato del Vicenza. Le abbiamo chieste a Paolo Cristallini, direttore tecnico del Vicenza che ha "guidato" il mercato del Vicenza assieme ai suoi collaboratori. Ecco il suo bilancio finale.
DIFFICOLTÀ ECONOMICHE. «È stato un mercato lungo e difficile, dove sono girati pochi soldi e inevitabilmente molte operazioni si sono protratte negli ultimi giorni, se non proprio nell'ultimo. Rispetto agli anni scorsi c'erano molti più giocatori senza squadra che, da soli o tramite i loro procuratori, si sono offerti a prezzi bassi. Per questo non è stato facile piazzare i nostri giovani in prestito».
OBIETTIVI RAGGIUNTI. «Crediamo di aver rimpiazzato i giocatori che se ne sono andati e di essere ben coperti un po' in tutti i ruoli con valide alternative. Per il resto siamo riusciti a chiudere il mercato con una rosa snella di 26 giocatori e questo consentirà allo staff tecnico di poter lavorare meglio. Nel contempo abbiamo garantito anche a chi non aveva trovato spazio l'anno scorso o ai nostri giovani della Primavera di mettersi in luce in Seconda Divisione. Noi li seguiremo attentamente».
OBIETTIVI MANCATI. «Con un pizzico d'orgoglio posso dire che non sono molti, anche se poi si cerca di fare sempre meglio. È mancata la ciliegina dell'ultimo giorno, nel senso che volevamo riportare a Vicenza Nicola Madonna e ci eravamo quasi riusciti: era d'accordo il giocatore e l'Atalanta ma alla fine si è opposto l'Albinoleffe (il club che detiene metà cartellino del giocatore, mentre l'altra metà è proprio dell'Atalanta, ndr.) e in dirittura d'arrivo si è bloccato tutto. Peccato, ma comunque come esterni di centrocampo abbiamo valide alternative in squadra».
ATTACCANTI. «In avanti ci sarà concorrenza, sono convinto che una sana competizione rappresenterà un vantaggio. L'arrivo di Arma nelle ultime ore di mercato ci ha consentito di coprire quel ruolo che ci eravamo prefissati: in altre parole cercavamo un giocatore, alto e ben dotato fisicamente, in grado di poter sostituire all'occorrenza Baclet e Abbruscato, ma anche di garantire al tecnico altre alternative sotto il profilo del gioco».
CENTROCAMPISTI. «Anche in questo reparto ci sono valide alternative, un mix di gente che conosciamo e di volti nuovi che sono convinto sapranno amalgamarsi. Confidiamo molto nel pieno recupero di Paro, un giocatore che può davvero garantire un salto di qualità alla squadra. Anche qui c'è concorrenza, tutti vorranno guadagnare il posto in squadra».
DIFENSORI. «Non è vero che ci è mancato l'ultimo colpo in difesa: con l'arrivo di Schiavi, elemento di categoria superiore, abbiamo ritenuto il reparto al completo. In questo reparto disponiamo di giocatori duttili, dico Martinelli e Giani visto che li conosciamo, in grado di essere schierati sia al centro che sulla fascia».
PORTIERI. «Mi dite che vi ha sorpreso l'arrivo del portiere Acerbis (per lui contratto biennale, ndr.)? Io dico che quello del numero uno è ruolo molto delicato, che necessita assolutamente di un terzo portiere visto che la serie B e la Primavera giocano in contemporanea. Noi abbiamo scelto Acerbis perché volevamo avere un terzo portiere di esperienza, in grado di aiutare i due giovani a crescere. Nel gruppo non si creerà nessuna tensione: abbiamo la fortuna di avere un ottimo preparatore come Biato che li saprà gestire e far rendere al meglio».
GIOVANI. «È ormai chiaro che anche per questioni economiche la serie B è costretta a puntare sui giovani. Alla fine del mercato, noi ci troviamo, con una squadra mediamente molto giovane e quindi con margini di miglioramento. Abbiamo portato a termine anche operazioni prestigiose come quella con la Juventus, che senza costi ci ha consentito di avere in comproprietà il centrocampista Rossi e di dare a loro, sempre con la stessa formula, Bianconi, che potrà mettersi in luce nella Primavera bianconera. Vorrei anche ricordare che il Vicenza è in possesso di metà dei cartellini di Nicola Rigoni e Gorobsov, che almeno sino a gennaio giocheranno in serie A con Palermo e Cesena».
BILANCIO ECONOMICO. «Non parlo mai di cifre e non lo farò neanche in questa occasione. Tuttavia devo dire che molte cifre, riportate sui giornali e riferite a nostre cessioni, sono molto lontane dalla verità. In ogni caso abbiamo chiuso il mercato in attivo, anche se una parte di questi soldi ricavati sono stati reinvestiti per prendere elementi promettenti. In ogni caso abbiamo un margine per muoverci nel mercato di gennaio».
VOTO FINALE. «Come al solito non voglio dare voti alle operazioni di mercato. Sarà il campo, come sempre, a dire se abbiamo operato bene o male. Io mi limito a dire che sono fiducioso in un campionato con un po' di soddisfazioni».
nr. 31 anno XV del 4 settembre 2010