NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
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Menti, Briaschi, Baggio e altri: fratelli biancorossi

L'ultracentenaria storia del Vicenza Calcio propone tanti casi di giocatori con lo stesso cognome: il record spetta alla famiglia Menti con tre fratelli (Mario, Umberto e Romeo) e un nipote (Luigi) che hanno disputato almeno una gara in campionato

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Menti, Briaschi, Baggio e altri: fratelli biancoro

(C.R.) Una storia lunga quasi 109 anni (il prossimo compleanno cade a inizio marzo 2011) in cui si intrecciano grandi trionfi e traguardi (spicca su tutti la Coppa Italia 1997 e il raggiungimento della semifinale di Coppa Uefa l'anno successivo), periodi d'oro (il ventennio consecutivo in serie A tra la metà degli Anni Cinquanta e la metà degli Anni Settanta) e il lancio di grandi campioni, visto che dei cinque Palloni d'Oro italiani nella storia due sono cresciuti proprio a Vicenza, Paolo Rossi e Roberto Baggio. Ma anche di fratelli che sono innumerevoli, in parte collocati nei primi anni di attività del club. Ecco, in ordine cronologico, la storie dei fratelli in biancorosso (le presenze sono quelle ufficiali in campionato) più famosi, omettendo quella di Luca e Nicola Rigoni di si parla in un altro articolo di questo numero de "La Domenica di Vicenza"

I PRIMI DELLA STORIA. Secondo quanto riportano i libri storici, in particolare "I cento anni della Nobile Provinciale" i primi in assoluto furono i fratelli Veronese, che giocarono insieme nel 1912-1913: Domenico (I) era nato a Schio nel 1890 e giocò 17 partite dal 1912 al 1914 mentre Umberto (II) era nato nel 1893 ad Arzignano, con 2 sole presenze proprio nel 1912-13. Famosi anche i Capraro: Giovanni (I) era nato a Vicenza nel 1900 e dal 1922 al 1927 giocò 34 partite con 22 gol, mentre Tullio (II), nato in città nel 1904, giocò per ben dieci anni, dal 1922 al 1932, con 119 presenze e 5 gol.

MARIO, UMBERTO E ROMEO MENTI. Il record assoluto, o meglio quello più importante, spetta alla famiglia Menti che in biancorosso ha lanciato ben tre fratelli (Mario, Umberto e Romeo) a cui si aggiunse, nella generazione successiva, anche il nipote Luigi "Gigi" Menti, che nella storia è il secondo biancorosso con il maggior numero di presenze (314, quasi tutte in serie A), alle spalle del recordmen Giulio Savoini (317) e davanti ad Alfonso Santagiuliana (311).

Tornando ai tre fratelli Menti non c'è dubbio che il più famoso fu sicuramente Romeo, nato a Vicenza il 5 settembre 1919 e morto nella tragedia di Superga il 4 maggio 1949, quando perì con i compagni del grande Torino: dopo la sua morte gli sono stati intitolati tre stadi (Vicenza, Castellammare di Stabia e Montichiari) e qualche anno fa una strada di Isola Vicentina, il viale che conduce al Centro Tecnico. Romeo veniva chiamato Menti III poiché nel Vicenza avevano già giocato i fratelli maggiori Mario (Menti I) e Umberto (Menti II), che giocava allora nella Juventus: il primo smise di giocare dopo due gare nel Vicenza (stagione 1932-1933), così rimase la denominazione di Menti I per Umberto e di Menti II per Romeo, come è sempre citato negli almanacchi.

LIVIO E WALTER DE BONI. Un importante primato spetta ad altri due fratelli, Livio e Walter De Boni, nativi e poi residenti a Vicenza, che sono stati tra i pochissimi ad aver giocato contemporaneamente in biancorosso, quindi scendendo più volte in campo assieme, nel periodo precedente la seconda Guerra Mondiale. Un fatto questo favorito dal fatto che la differenza di età tra i due era di appena un anno e mezzo: Livio (I) era infatti nato il 14 aprile 1919, mentre Walter (II) il 18 settembre 1920. Il primo esordì in biancorosso nel 1937 (a 18 anni) per poi giocare sino al 1940 per complessive 31 partite, mentre il secondo debuttò a soli 16 anni, giocando in biancorosso per due periodi, dal 1936 al 1939 e poi dal 1945 al 1948, per complessive 50 partite. Particolare curioso: nessuno dei due ha segnato con il Vicenza.

WALTER E LUCIANO SPEGGIORIN. Tra i fratelli biancorossi un segno hanno lasciato anche gli Speggiorin, nativi di Camisano Vicentino, entrambi attaccanti e poi entrambi protagonisti di una brillante carriera, soprattutto Walter che successivamente giocò nella Fiorentina (vincendo anche una Coppa Italia), Napoli (in due periodi diversi) e Lazio e Perugia, dove fu tra gli artefici dello storico secondo posto. Walter (I), classe 1952, e Luciano II, nato nel 1955, non scesero mai in campo contemporaneamente pur facendo parte della stessa "rosa" nella stagione 1972-1973, in età molto giovane (Walter aveva 20 anni e Luciano 17).

MASSIMO E ALBERTO BRIASCHI. Altri fratelli storici sono i Briaschi, pur divisi da 6 anni di età hanno giocato, diciamo così, in epoche calcistiche diverse: Massimo, classe 1958 ai tempi del Real Vicenza (ma poi fece una grande carriera, vincendo anche Coppa Campioni e la Coppa Intercontinentale con la Juventus) in età giovanissima, mentre Alberto, classe 1964, ai tempi di Ulivieri e Guidolin a metà degli Anni Novanta nella seconda parte della carriera.

In realtà "Brix" (questo il soprannome di Briaschi junior), che alla fine totalizzò 134 presenze e 19 presenze, giocando in tre periodi diversi: dal 1983 al 1986, nella stagione 1987-1988 e dal 1992 al 1996, dove contribuì al passaggio dalla C1 alla A della squadra biancorossa. Dopo il debutto in massima categoria, chiuso da Otero e Murgita, passò nel novembre 1995 al Perugia, contribuendo alla promozione nella massima serie della squadra. Curioso ricordare che i fratelli Briaschi lavorano entrambi nel mondo del calcio: Massimo è procuratore di importanti giocatori mentre Alberto (per molti anni d.s. del Bassano Virtus dopo aver chiuso la carriera di calciatore in giallorosso) mentre dal giugno scorso è il direttore sportivo del Mezzocorona.

LUCIANO E FABIO MARANGON. Storia abbastanza simile a quella appena raccontata, riguarda i fratelli Marangon, con Luciano, compagno di squadra di Briaschi, Rossi, Lelj e Carrera nel Real Vicenza e Fabio in biancorosso all'inizio degli Anni Ottanta. Altro aspetto identico i sei anni di differenza: Luciano nato a Quinto di Treviso (così come il fratello) nel 1956, Fabio nel 1962. I due hanno lasciato segni diversi nella storia biancorossa: Luciano giocò per cinque stagioni, dal 1975 al 1980, totalizzando 128 presene e 5 gol, mentre Marangon II rimase a Vicenza solo un campionato, in serie C1, nell'annata 1981-82, con 25 presenze e nessun gol.

ROBY ED EDDY BAGGIO. Anche Roberto Baggio, il biancorosso più popolare nella storia assieme a "Pablito" Rossi rientra nella saga dei fratelli biancorossi. E se il "Codino" ha giocato nel Vicenza in età molto giovane, dai 16 ai 18 anni, prima di spiccare il volo alla Fiorentina il fratellino più giovane, Eddy, nato a Caldogno nel 1974, ha invece vestito la maglia biancorossa in età più matura.

A Vicenza è arrivato nell'agosto 2003 (aveva dunque 29 anni) proveniente dalla Salernitana dove aveva segnato 16 gol in 36 partite: nella stagione sotto i colli Berici, con Beppe Iachini in panchina, totalizzò 24 presenze e 3 reti, segnati tutti allo stadio Menti, contro il Bari (1-1), il Torino (suo il gol del 2-2) e la Salernitana (il centro del 3-1). Nonostante una buona stagione lasciò il Vicenza per giocare nel Catania, Pisa, Portogruaro e chiudere la carriera nella Sangiovannese 31 a 35 anni.

ROBERTO E LEANDRO VITIELLO. Prima di Luca e Nicola Rigoni, gli ultimi due in ordine di tempo sono stati due fratelli campani (nativi di Scafati, in provincia di Salerno), Roberto e Leandro Vitiello, che fanno parte della storia recente del Vicenza, quella degli Anni Duemila. Roberto, classe 1983, (che è stato anche nazionale under 20) ha giocato in biancorosso dal 2003 al 2006 (per lui 107 presenze e 10 gol), mentre Leandro, classe 1985, ha militato solo nella stagione 2006-2007, totalizzando appena tre presenze. Entrambi sono in attività e giocano in serie B: Roberto con il Siena e Leandro con il Grosseto. Fratelli contro dunque in occasione di questa sfida.

 

nr. 46 anno XV del 18 dicembre 2010

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